ATP Challenger: Samarcanda porta bene a Vanni, si rivede Gulbis

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ATP Challenger: Samarcanda porta bene a Vanni, si rivede Gulbis

In Uzbekistan l’azzurro conquista il primo titolo Challenger dopo oltre due anni. L’imprevedibile lettone è in semifinale a Bordeaux

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Come di consueto durante i Master 1000 non si svolgono altri eventi del circuito ATP maggiore, ma questo non impedisce ai tennisti di competere nei tornei Challenger che anche questa settimana hanno avuto luogo in giro per il mondo.

Busan, South Korea. Cemento ($150,000 +H)

In Corea del Sud si disputa l’unico evento sul cemento della settimana e in finale, cosa inusuale per un torneo Challenger, sono giunte due teste di serie: la numero 1 Matthew Ebden (n. 85 del mondo) e la numero 3 Vasek Pospisil (n. 78 del mondo). I due hanno incrociato le loro racchette solo una volta, nel secondo turno del Australian Open del 2014 e a vincere fu il canadese Pospisil in quattro set.

Lisbon, Portugal. Terra (€43,000 +H)

Nonostante il montepremi non esaltante, il torneo portoghese è riuscito a suscitare molto interesse con un bell’assortimento di giovani dalle belle speranze (come De Minaur e Auger Aliassime) e giocatori un po’ più in là con l’età ma sempre piacevoli da vedere (come Rosol, Bellicci, Robredo). Prorpio quest’ultimo ha raggiunto il traguardo delle semifinali e giocherà con l’austriaco Sebastian Ofner. Dall’altra parte troviamo invece il tennista di casa Pedro Sousa e il cileno Christian Garin. Nel suo match di secondo turno, che lo ha visto vincere in tre set contro Broady, Robredo si è visto anche rifilare un tweener frontale messo a segno dal britannico. La sua esperienza gli ha comunque permesso di avere la meglio.

Samarkand, Uzbekistan. Terra ($75,000 +H)

Nella canzone “Samarcanda” di Roberto Vecchioni, il protagonista trovava la morte ad attenderlo una volta giunto nella città uzbeka. Mentre è proprio qui che Luca Vanni, 259 del mondo, trova il successo e conquista il primo titolo Challenger dal 2016, dando continuità al buon risultato di Glasgow dove era giunto in finale. L’italiano ha battuto nell’ultimo match lo spagnolo Mario Viella Martinez (22 anni, n. 321) con un doppio 6-4, perdendo un solo set in tutto il torneo.

Bordeaux, France. Terra (€106,000 +H)

In Francia, dopo l’uscita di scena di gran parte dei tennisti di casa, l’idolo indiscusso è diventato Ernests Gulbis il quale è tornato a giocarsi una semifinale dopo 3 anni (l’ultima risale all’ottobre 2015 a Vienna, mentre a livello Challenger non accadeva addirittura dal 2012). Il lettone, dopo aver vinto tutti i suoi match rimontando un set di svantaggio annullando addirittura quattro match point a Gimeno-Traver, si trova ora davanti il grosso – nel vero senso della parola – ostacolo rapprensetato da Reilly Opelka. Il 20enne americano, grazie ai suoi 211 centimetri può contare su un servizio poderoso ma Gulbis non è certo da meno con quel fondamentale. Dall’altra parte del tabellone c’è l’ultimo transaplino rimasto in gara, il n. 241 del mondo Gregoire Barrere che se la vedrà con l’argentino Guido Andreozzi.

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