Roland Garros, la storia di Buzarnescu batte l’ambizione di Svitolina

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Roland Garros, la storia di Buzarnescu batte l’ambizione di Svitolina

L’ucraina, tra le favoritissime della vigilia, sfoga tutta la sua delusione: “Ho giocato veramente male”. Per la sua avversaria questo successo è un premio alla resilienza

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Elina Svitolina e Mihaela Buzarnescu, una partita, due facce della medaglia in conferenza stampa. La prima ha espresso tutta la sua delusione per l’ennesima delusione a livello Slam. La seconda invece ha potuto commentare la sua prima vittoria di prestigio a trent’anni suonati, dopo una carriera che sembrava finita per colpa dei problemi fisici. “Non la conoscevo molto perché ha scalato il ranking molto in fretta. Ho guardato un po’ di video di lei giocare”, ha premesso in conferenza stampa Svitolina che poi ha dovuto ammettere di non aver messo in campo una prestazione all’altezza. Ma oggi ho giocato veramente male e non riuscivo a trovare il mio ritmo. D’altra parte lei ha giocato un gran tennis. La 23enne tennista di Odessa, due volte campionessa al Foro Italico, ha poi proseguito la sua autocritica: “Avrei voluto giocare meglio, avrei voluto muovermi meglio e scegliere meglio i colpi. Ma oggi è andata male e non sono riuscita superare i momenti difficili”.

Non potevano che essere completamente diverse le parole di Buzarnescu, per una vittoria tanto importante quanto inaspettata. “È bello”, ha detto con una grande dose di moderazione. Ed è stata poi lei stessa a spiegare i travagli che non l’hanno permesso di arrivare prima a questi livelli. “Ho avuto due operazioni al mio ginocchio sinistro (nel 2012 ndr) e non ho giocato a tennis per due anni e mezzo e dopo due anni mi sono di nuovo dovuta fermare per sei mesi, congelando la mia classifica” ha affermato la rumena. In quel periodo di stop ha addirittura conseguito un dottorato di ricerca in scienze motorie a Bucarest. Ricominciare è stata per sua stessa ammissione molto dura in termini di risorse economiche. “Non è stato facile. Non avevo sponsor e quindi mi dovevo pagare tutto da sola a seconda di come andavo nei tornei”, ha continuato la Buzarnescu.

Tutto è svoltato per lei dall’estate del 2017. “Lo scorso anno non ho avuto una gran partenza perché sentivo ancora dolore. Poi ho cominciato a lavorare con il mio attuale coach lo scorso giugno che mi ha aiutato molto e mi ha dato buoni consigli e fiducia. Dopo tutto è cominciato ad andare per il verso giusto”, ha spiegato. E infatti in un anno, a suon di solidi vittorie sul circuito WTA è passata da n.374 a n.33 del mondo, che è la sua attuale classifica. E adesso, dopo questo clamoroso successo, può arrivare ancora più in alto.

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