Safin scopre Cecchinato: "Non è come gli altri italiani, tira forte!"

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Safin scopre Cecchinato: “Non è come gli altri italiani, tira forte!”

Esaudito il desiderio di Marco, che non aveva mai incontrato il suo idolo. Marat a Ubitennis dichiara: “Contro Thiem può vincere. Ha talento e una buona mano”

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Quando sei un semifinalista al Roland Garros, basta poco per esaudire un desiderio. Marco Cecchinato, dopo aver battuto Novak Djokovic, rispondendo alle decine di domande che gli sono piovute addosso ha confessato anche quale sia stato il suo idolo di gioventù: Marat Safin. “Non credo mi cercherà per complimentarsi“, sosteneva l’azzurro. E invece la stretta di mano tra i due, complice l’organizzazione del torneo, è arrivata a brevissimo giro come testimoniato in questo video.

È il mio idolo sin da quando ero giovane“, esordisce un Marco visibilmente emozionato. Subito Marat interviene: “Ma sei ancora giovane, quanti anni hai?“, e alla risposta di Marco – 25 anni – replica con un’espressione eloquente, come a dire che a quell’età tutto può essere ancora scritto. “Sono rimasto molto impressionato, ammetto di aver visto giocare Marco per la prima volta contro Nole – ha raccontato l’ex numero uno del mondo, due volte campione Slam -, nel match c’è stato un momento in cui sembrava poter perdere, lì ha mostrato grande forza come un guerriero dell’antica Roma. Adesso credo che possa creare qualche problema a Thiem, hanno un modo di giocare simile ma il carattere è differente: la regolarità della ‘macchina’ austriaca contro il maggiore estro italiano”. Appuntamento per la semifinale. Safin sarà in tribuna, l’ha promesso. Adesso ho qualcuno da guardare!“, ha detto il russo, sottintendendo probabilmente che tiferà per Marco. Vincere cinque partite di fila in uno Slam – le prime in carriera – e ritrovarsi il proprio idolo di gioventù a fare il tifo in tribuna per la semifinale: difficile immaginare un cambiamento tanto radicale e speciale in soli dieci giorni.


Marat Safin ha parlato anche in esclusiva con Ubitennis: qui sotto qualche stralcio dell’intervista rilasciata al Direttore Scanagatta e l’audio integrale.

Marat, cosa pensi della storia di Cecchinato?
Ha talento come molti giocatori italiani, ma a differenza degli altri è offensivo, non rimanda la palla ma la colpisce bene. Quindi non è il classico giocatore italiano, non gioca solo per difendersi. Sì, Fognini è il primo che ha cominciato un po’ a giocare offensivo ma prima c’erano giocatori come Furlan, Volandri. Con tutto il rispetto, colpivano troppo piano. Penso che Cecchinato possa davvero arrivare in alto, ha talento, una buona mano e non sta lontano dal campo.

Hai visto il match con Djokovic? Andrei Medvedev ha detto che non si aspettava che un giocatore all’esordio a quei livelli non sbagliasse una palla nel tie-break decisivo. Djokovic un paio di errori li ha fatti…
Sì, ma d’altronde devi cogliere al volo le occasioni, devi essere coraggioso anche se è completamente diverso dallo stile classico dei giocatori italiani.

Eri sorpreso quando hai scoperto di essere il suo idolo?
Sì, sono rimasto sorpreso e gliel’ho detto quando l’ho incontrato, è un ragazzo molto umile.

Cosa pensi che succederà contro Thiem?
Ha una possibilità, sì. Se gioca come ha fatto contro Djokovic ha una possibilità di vincere…

Ma non ci scommetteresti?
Io non scommetto in ogni caso ma penso che abbia una possibilità.

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