WTA NOTTINGHAM
BARTY SENZA STORIA – Nonostante sulla carta si prospettasse equilibrio, ci ha messo solo 66 minuti Ashleigh Barty per battere Naomi Osaka. Il gioco ad effetto dell’australiana è decisamente più adatto a questa superficie e la giapponese, con le sue bordate da fondo, non è stata in grado di impensierirla. Barty all’inizio della stagione sul rosso aveva detto: “Ogni settimana sulla terra è una settimana più vicina all’erba” e raggiungendo la quarta finale della carriera in due anni (la seconda sul verde) ha dato pieno significato a quella affermazione. Perdendo solamente nove punti alla battuta, la n. 17 del mondo ha vinto 6-3 6-4. Domani potrebbe avere un vantaggio non da poco. L’altra semifinale infatti è stata infatti interrotta per pioggia, e dovrà quindi concludersi in mattinata, poche ore prima del match per il titolo.
PIOGGIA PERMETTENDO – Johanna Konta e Donna Vekic si erano sfidate due volte lo scorso anno sull’erba spartendosi le vittorie: la prima era andata a Vekic in finale qui a Nottingham ma la britannica si era aggiudicata quella forse più prestigiosa a Wimbledon. La croata oggi è stata particolarmente fallosa con la battuta e con il rovescio, Konta invece non si è fatta distrarre neanche dal più piccolo spostamento di un filo d’erba e con due break ha chiuso il primo set 6-2. Vekic a quel punto è stata costretta a lasciare il campo per un medical time-out causato da un fastidio alla gamba sinistra e presto viene seguita dalla sua avversaria per via della pioggia che costringe gli organizzatori a sospendere il match. Dopo oltre un’ora di attesa riprendono le operazioni e come se nulla fosse accaduto Konta continua il suo imperterrito cammino verso la finale. Vekic si arrende 6-3.
Risultati:
[1] A. Barty b. [3] N. Osaka 6-3 6-4
[4] J. Konta vs [6] D. Vekic 6-2 6-3
WTA ‘S-HERTOGENBOSCH
Una finale per metà inattesa si profila domani tra Krunic e Flipkens nel torneo olandese di ‘s-Hertogenbosch, con la prima che ha vinto a sorpresa contro Vandeweghe, una tennista più esperta che non ha saputo gestire i momenti di nervosismo, mentre la belga per vincere la sua semifinale contro Kuzmova è stata brava proprio nel non farsi prendere dal panico dopo tutte le occasioni sciupate.
VANDEWEGHE TREMA… – La prima a venir sconfitta è stata la testa di serie n. 1 Coco Vandewhege la quale, dopo aver vinto tre tie-break tiratissimi in questo torneo, ne perde due consecutivi contro Aleksandra Krunic e incappa in una sconfitta dolorosissima, soprattutto se si considera che aveva dominato gran parte dell’incontro ed era arrivata anche a match point sul 5-4 nel terzo. La slovena ci ha messo parecchio ad entrare in partita e per sua fortuna si è ripresa in tempo: una volta trovata la giusta profondità e potenza, con il suo rovescio è riuscita ad impensierire l’americana allungando gli scambi e con merito ha raggiunto la seconda finale della sua carriera (la prima su erba). La 25enne Krunic, testa di serie n.7, occupa la 55esima posizione nel ranking e contro la n.16 Coco ha mostrato una solidità mentale inaspettata nei momenti decisivi.
… FLIPKENS NO – La seconda semifinale ha visto trionfare una Kristen Flipkens dalla doppia faccia, contro la 20enne slovacca Viktoria Kuzmova che si è sciolta sul finale. Nei primi due set era stata la belga a passare avanti considerevolmente nel punteggio ma se il primo era riuscito a chiuderlo arginando il tentativo di rimonta della sua avversaria, nel secondo ne ha subito l’aggressività e la pressione non riuscendo poi a concretizzare quattro match point, di cui tre nel tie-break. Nel terzo parziale la giovane tennista in forte ascesa (dalla prossima settimana sarà tra le prime 70) sembrava avere tutto in controllo ma un colpo di coda di Flipkens le ha permesso di trionfare con cinque game consecutivi e tornare così a giocarsi una finale dal 2016 (la quarta della carriera).
Risultati:
A. Krunic b. [1] C. Vandeweghe 2-6 7-6(4) 7-6(1)
K. Flipkens b. V. Kuzmova 7-5 6-7(7) 6-4