A Eastbourne c'è solo Murray: dominato Wawrinka. Seppi out

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A Eastbourne c’è solo Murray: dominato Wawrinka. Seppi out

Nella sfida tra i campioni al rientro, l’idolo di casa convince. Stan raccoglie 4 giochi. Undicesima sfida tra Seppi e Istomin: quarta vittoria per l’uzbeco. Fuori anche Berrettini

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COME STANNO MURRAY E WAWRINKA? – Se un anno fa qualcuno ci avesse detto che ad una settimana dall’inizio del torneo di Wimbledon avremmo assistito ad una sfida tra Andy Murray e Stan Wawrinka al primo turno di un ATP 250 come wild card, sarebbe quasi certamente stato preso per matto: invece è quello che è successo oggi pomeriggio a Eastbourne, dove l’ex numero 1 e l’ex numero 3 del mondo sono scesi in campo nella loro diciannovesima sfida (10-8 Murray ma ultima vittoria al Roland Garros 2017 per Wawrinka) per testare definitivamente la loro condizione ed avere un’idea realistica delle loro chance ai Championships di Church Road. Quello che si è visto nel primo set potrebbe fare pensare che uno solo dei giocatori fosse reduce da un infortunio che lo ha tenuto a lungo lontano dai campi, mentre l’altro, pur non essendo in forma smagliante, potrebbe anche reggere per qualche turno nel prossimo torneo dello Slam. È Murray che si aggiudica in modo perentorio il primo set per 6-1. Lo svizzero ha messo in mostra il tipico atteggiamento dei giorni peggiori, incostante, falloso, quasi stizzito nelle reazioni come in occasione del primo doppio fallo, determinato da hawk-eye, chiamato a confermare la chiamata del giudice di linea. Dall’altra parte della rete Andy Murray ha fatto il necessario per testare la situazione fisica dopo il lungo stop, anche se la mancanza di continuità nel gioco del suo avversario svizzero non l’ha certo aiutato. Si percepiva ad occhio nudo la cautela in certi movimenti del giocatore scozzese, il rischio di ricadute è stato analizzato nel dettaglio e sono state fornite ad Andy tutte le contromisure per gestire il suo rientro al meglio.

STAN NON C’È, VINCE ANDY – Nel secondo set Wawrinka cerca di reagire, trovare nuove soluzioni che gli consentano di prendere il comando del gioco senza necessariamente dover contare sui colpi “pesanti” di cui dispone nei momenti migliori, ma purtroppo per lui il Murray di oggi non pare in vena di concessioni. Anzi è lesto ad approfittare dell’unica occasione concessa dallo svizzero nel sesto gioco per guadagnare il vantaggio necessario per continuare a giocare in controllo senza rischiare. Stan non pare in grado di riprendere in mano la partita e cambiarne l’inerzia; riesce ad avere quattro occasioni nell’ottavo gioco ma ad Andy basta premere leggermente l’acceleratore per mettere in cassaforte il risultato e suggellare la sua prestazione strappando nuovamente il servizio al suo avversario, chiudendo il suo match dopo poco più di settanta minuti di gioco. In prospettiva Wimbledon possiamo dire che non vedremo sicuramente il miglior Murray, ancora troppo legato nei movimenti per poter cambiare radicalmente in meno di una settimana, ma vedremo sicuramente in giocatore in crescita. Stan deve invece sperare di riuscire in questi pochi giorni ad elevare la sua condizione mentale a livello di quella fisica, perché in caso contrario la sua strada sui verdi prati inglesi rischia di essere non molto lunga.

SEPPI DIESEL – Eastbourne, ultimi ritocchi alla condizione prima dei Championships per quei giocatori che sui prati quest’anno non hanno avuto grosse soddisfazioni. Della folta rappresentanza italiana che ha affrontato le qualificazioni, ha centrato l’accesso al tabellone principale il solo Matteo Berrettini, mentre per Viola e Bega gli avversari si sono dimostrati troppo forti, anche se Alessandro ha lottato per tutto l’incontro ad armi pari contro il tedesco Brandts. Nel tabellone principale aveva già trovato posto Andreas Seppi (43 ATP), che sempre bene ha fatto sull’erba, alla ricerca di conferme dopo la buona settimana di Halle (sconfitto dal futuro vincitore Borna Coric) e le non esaltanti prestazioni in terra d’Olanda. Ed è proprio con il suo incontro sul campo principale che si apre il programma odierno: il suo avversario è Denis Istomin (91 ATP) che dall’inizio del 2018 non ha realizzato prestazioni rilevanti e quindi potrebbe essere alla portata del tennista altoatesino. I precedenti tra i due sono ben dieci: l’azzurro ha trionfato in sette circostanze, ha vinto le ultime due e non perde contro l’uzbeco dal 2014 (Dusseldorf). Purtroppo per Andreas l’inizio non è dei migliori, visto che deve fronteggiare ben quattro palle break: ne annulla tre ma la quarta gli è fatale e lo costringe a dare strada ad Istomin. Seppi tenta di riequilibrare il match già nel successivo turno di battuta del kazako, ma l’impresa non riesce e Istomin conferma il break portandosi sul 3-0. Da lì alla fine del set poche emozioni, se non delle preoccupanti perdite di controllo con il dritto di Andreas che non gli consentono di mettere pressione sull’avversario e che non gli permettono di cambiare l’inerzia del match. Frazione chiusa sul 6-3 dopo 43 minuti.

REAZIONE ANDREAS MA NON BASTA – L’inizio del secondo set vede un Seppi meno falloso, che tiene il servizio e si guadagna una palla break: Istomin si salva e nel gioco seguente strappa il servizio all’italiano. La reazione di Andreas è quella di un esperto giocatore erbivoro, immediato contro break e match nuovamente in equilibrio. Nel nono gioco Seppi ha anche un set point che non trasforma e nel game successivo rischia di mandare Istomin a servire per il match ma alla fine si arriva al tiebreak, che il nostro giocatore si aggiudica di autorità per 7 punti a 4. L’andamento della terza frazione rispecchia la partita precedente: Seppi in difficoltà all’inizio, sotto di un break, recuperato nel gioco successivo, poi equilibrio fino al nuovo tiebreak. Anche nel gioco decisivo l’andamento è la fotocopia di quanto avvenuto in precedenza, con la differenza che Istomin riesce ad essere più solido e conquistare i punti decisivi che gli consentono di avanzare nel torneo. La sconfitta lascia un po’ di amaro in bocca ad Andreas, forse una minore imprecisione nel primo set avrebbe potuto portare ad un esito diverso, tuttavia la condizione del nostro giocatore pare buona e Wimbledon è alle porte.

FERRER FA FUORI BERRETTINI – Nel pomeriggio assolato di Eastbourne, dopo la sfortunata partita di Seppi, scende in campo Matteo Berrettini (80 ATP), proveniente dalle qualificazioni. L’azzurro affronta in una sfida inedita il vecchio leone David Ferrer, attualmente 38 ATP ma per tante stagioni solido top ten. Matteo parte con autorità e mette pressione allo spagnolo tanto da riuscire a guadagnarsi e trasformare la prima palla break del match, che gli consente di salire sul 3-1. A questo punto Ferrer comincia a macinare gioco, diventa il solito motorino che corre, corre e non si ferma mai, lottando su ogni punto. Lentamente ma inesorabilmente lo spagnolo prende il comando delle operazioni e riesce ad aggiudicarsi il primo set brekkando per due volte consecutive il nostro giocatore. Nel secondo set, David gioca di esperienza e non lascia spazio a Berrettini, che però non smette di lottare. Primo gioco e immediato break per Matteo, ma come detto prima Ferrer non vuole correre rischi e prima riequilibra il match, poi cerca di premere ancora sull’acceleratore, mentre le difese del nostro portacolori cominciano a cedere. Grande gioco in risposta e ancora un break per lo spagnolo: da lì in avanti l’esperienza ha la meglio sulla freschezza e l’incontro scivola senza sussulti verso lo scontato finale. La prestazione di Berrettini può e deve fare ben sperare. L’avvio di partita dimostra come con il passare dei match la consapevolezza dei propri mezzi sia sempre più in crescendo, e sicuramente la strada imboccata è quella giusta.

GLI ALTRI INCONTRI – Da segnalare la bella prestazione di Jay Clarke diciannovenne britannico ripescato in tabellone come lucky loser e capace di mortificare in due set (lasciandogli solo cinque giochi) il numero 50 del mondo Ryan Harrison – e la sconfitta di Gilles Muller, giustiziere di Nadal a Wimbledon lo scorso anno, che non riesce a superare l’australiano John Millman. Match equilibratissimo tra i due americani Jared Donaldson e Taylor Fritz, con due tiebreak e vittoria finale di Donaldson dopo quasi due ore e mezza di partita.

Risultati:

D. Istomin b. A. Seppi 6-3 6-7(4) 7-6(4)
J. Donaldson b. T. Fritz 6-7(8) 6-3 7-6(3)
J. Millman b. G. Muller 6-7(5) 6-3 6-2
[LL] J. Clarke b. R. Harrison 6-4 6-1
[6] D. Ferrer b. [Q] M. Berrettini 7-5 6-3
[WC] A. Murray b. [WC] S. Wawrinka 6-1 6-3

Andrea Franchino

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