Wimbledon, Court 1: lavori in corso

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Wimbledon, Court 1: lavori in corso

Ancora dodici mesi e Wimbledon avrà finalmente il secondo stadio con tetto retrattile

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(dal nostro inviato)

A Wimbledon si sta lavorando sul Court 1 con l’obiettivo di avere a disposizione un nuovo grande stadio con copertura mobile. Insieme al Centre Court renderà più semplice per gli organizzatori affrontare l’instabile clima di Londra.
La completa riconversione del secondo campo più importante dei Championships è stata progettata dallo studio Grimshaw Architects. Ecco un rendering di come dovrebbe risultare l’impianto una volta completati tutti gli interventi:

La capienza finale arriverà a sfiorare i 13mila posti. L”inaugurazione è prevista per il 2019, ma nel frattempo i tecnici hanno dovuto trovare il modo di mantenere l’edificio in uso durante le diverse edizioni, dal 2016 in poi. Da questo filmato è possibile vedere che la parte inferiore della trasformazione è stata quasi del tutto completata, anche se mancano ancora gli elementi esterni di finitura:

L’aspetto più visibile dei lavori in corso nel 2018 non è dunque il Court 1 vero e proprio, dato che le grandi gru sono state provvisoriamente rimosse, quanto lo spazio adiacente. Nell’area compresa fra lo stadio e i campi di allenamento è stato infatti ricavato un “parcheggio” per le travi in acciaio che andranno a coprire il campo, ormai quasi pronte per essere montate.

E così la parte nord dell’area di Wimbledon offre ai visitatori la insolita immagine di un angolo di cantiere a ridosso dei percorsi dedicati al pubblico. Tutte le travi sono allineate una accanto all’altra, sospese da terra su grandi cavalletti provvisori, ugualmente metallici. Nei prossimi mesi queste strutture troveranno la loro collocazione definitiva, qualche decina di metri più in alto rispetto a oggi.

Come si vede da questo secondo filmato in time-lapse, le travi sono composte da sezioni minori realizzate altrove, trasportate a Wimbledon e poi assemblate sul posto, proprio dove si trovano ora. Quindi l’area non ha funzionato solo come zona di deposito, ma come spazio di montaggio e costruzione vera e propria:

Malgrado l’attenzione posta dagli organizzatori in questo periodo di transizione, chi andrà a vedere i Championships nei prossimi giorni dovrà comunque sopportare una rinuncia: sacrificati alle esigenze di cantiere, non ci sono più i due campi di allenamento aperti al pubblico, gli unici che venivano lasciati visibili di un’area altrimenti proibita ai visitatori.

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