Serena a Montreal con una wild card. E continua la polemica con USADA

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Serena a Montreal con una wild card. E continua la polemica con USADA

Tennis Canada le ha assegnato un invito. In Quebec Williams non ha mai vinto. Intanto accusa l’agenzia antidoping di discriminazione

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Tennis Canada ha deciso di omaggiare Serena Williams con una wild card per la Rogers Cup di Montreal. Gli organizzatori, come capitato anche a Roma con Francesca Schiavone, sfrutteranno la possibilità di offrire un invito alle giocatrici che abbiano chiuso la precedente stagione tra le prime venti del mondo, alle ex campionesse Slam/WTA Finals oppure alle ex numero uno del mondo, tramite la cosiddetta WTA top 20 wild card. In questo modo sarà possibile riservare tre wild card a giocatrici canadesi.

Serena tornerà dunque a Montreal per la terza volta in carriera, dopo le partecipazioni del 2000 (sconfitta da Martina Hingis in finale) e del 2014 (sconfitta in semifinale dalla sorella Venus). Più in generale Serena ha riportato tre titoli in Canada, ma tutti a Toronto (2001, 2011 e 2013). “Siamo, ovviamente, molto lieti di poter annunciare la partecipazione di Serena Williams dato che le abbiamo assegnato una wild card” ha detto Eugène Lapierre, direttore del torneo della Rogers Cup. “Dopo aver annunciato la nostra lista dei giocatori qualche settimana fa, ci mancava solo Serena per completare il nostro torneo dei sogni. Serena ha impressionato tutti con la velocità alla quale è riuscita a tornare ad un alto livello di gioco. Lei è sempre stata una combattente e lo sta dimostrando ancora una volta. So che i tifosi saranno felici di vederla in azione a Montreal. Non vediamo l’ora di darle il benvenuto“.

Williams sarà in azione anche la settimana che precede la Rogers Cup. La tennista statunitense ha infatti annunciato che prenderà parte al torneo di San José che da quest’anno sostituisce il torneo di Stanford. Nel frattempo Serena continua a far parlare di sé anche fuori dal campo di gioco: a distanza di un mese dalla polemica con l’agenzia di controllo antidoping degli Stati Uniti, scaturita a seguito di un controllo antidoping saltato (“sono perseguitata”, aveva dichiarato Williams), Serena torna ad attaccare la USADA, sostenendo di essere la tennista più controllata e parlando apertamente di “discriminazione”. Ricordiamo che secondo l’articolo pubblicato lo scorso mese da Deadspin, Serena sarebbe stata sottoposta, soltanto nel 2018, a cinque controlli antidoping, un numero decisamente superiore rispetto a quanto successo ad altre tenniste americane (soltanto un controllo ad esempio per Madison Keys e Sloane Stephens). Tra tutti i tennisti è dimostrato che sono quella che viene sottoposta a più test. Discriminazione? Io penso di sì. Almeno posso mantenere lo sport pulito”, ha twittato Serena.

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