A Gstaad subito fuori Fognini, Thiem solido ad Amburgo

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A Gstaad subito fuori Fognini, Thiem solido ad Amburgo

Il n.1 del seeding e campione in carica in Svizzera cede all’estone Zopp in tre set. Persi i punti conquistati la scorsa settimana a Bastad. Fuori anche Coric

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ATP 250 GSTAAD

BRUTTO STOP PER FABIO – Incredibile upset a Gstaad: Fabio Fognini fuori all’esordio nel torneo che gli ha consegnato il primo titolo da papà. L’italiano, testa di serie numero 1, non è riuscito ad abituarsi alla superficie più veloce dopo la vittoria sulla terra di Bastad ed ha finito per capitolare 61 36 63 sotto i colpi più potenti (e fortunati) del suo avversario, il qualificato e numero 107 del mondo, l’estone Zopp. La tribuna, poco affollata nei match precedenti, inizia a riempirsi per l’italiano, con il clan Fognini al completo. L’italiano che ha vinto quasi tutti gli scambi lunghi del match, non è mai riuscito ad imporsi sull’uno due e soprattutto non ha mai sfruttato le seconde che il suo avversario, sovente, doveva servire. È finita come è iniziata con Fognini che non riusciva a spingere e il suo avversario abbonato alle righe sia servizio che con i fondamentali. Il primo set in controllo per l’estone che sale velocemente 3 a 0. I primi punti di Fabio arrivano con due scambi lunghi ben manovrati che valgono il 3 a 1, fugace perché l’italiano non trova mai le misure e finisce per sparare fuori palle che avrebbe dovuto controllare. Zopp dal canto suo macina punti son il servizio e il dritto ed è 6 a 1.

Sugli spalti si mormora, gli italiani soffrono e nel secondo set Fognini riesce a partire forte, sale 2 a 0 ma si fa subito recuperare a 2 a 1 lanciando la racchetta per la frustrazione. Zopp però non coglie l’attimo e si fa passare a rete da Fabio che si riporta avanti di un break. Con calma l’italiano sembra entrare bene in partita e si porta il vantaggio fino al 63 siglato con un ace. Quando nel terzo e decisivo parziale, l’inerzia sembra poter cambiare, Fabio non è concreto al servizio, Zopp tira sempre a tutta trovando ottime risposte che rimbalzano sulla riga. Con un errore gratuito di dritto nel sesto game, l’italiano cede il servizio e si prende un warning nel game successivo e da quel momento poco da aggiungere. Quando l’estone deve servire per il match, va sotto 15 30, ma recupera con servizio e dritto. Poco dopo il lob difensivo di Fognini è fuori: Gstaad perde il suo campione comunque nella parte alta del tabellone dove Berrettini può ancora dire la sua.

GLI ALTRI INCONTRI – In campo oggi anche la testa di serie numero 3, Borna Coric. Il croato, numero 21 ATP, non è sembrato assolutamente al meglio della forma soprattutto sotto l’aspetto mentale. Il suo avversario, il serbo Djere, non ha fatto altro che cercare di buttarla di là, Coric invece ha condito sapientemente errori di dritto e di rovescio, compreso un MTO per un presunto affaticamento muscolare ad inizio terzo set. Dopo un primo set buttato, il croato si è ripreso momentaneamente lasciando 14 punti al suo avversario nel secondo set. Nel set decisivo ancora Coric non è entrato in campo lasciando il torneo prematuramente con il risultato di 64 16 61. Tenta l’accesso al terzo turno anche il diciassettenne Felix Auger-Aliassime. Il canadese, numero 139 ATP ed in tabellone con una wild card, riesce a far suo il primo set per 63, ma smarrisce il servizio e finisce per perdere 36 64 62 contro il lucky loser Galovic, croato numero 267 ATP. Nell’ultimo mach in programma, il qualificato Bagnis numero 177 ATP ha estromesso la giovane wild card svizzera Marc Andrea Huesler, numero 402 del mondo al suo primo main draw di un torneo del circuito maggiore con il punteggio 76(10) 61. Il giovane svizzero si è difeso bene nel primo set, ma l’energia si è esaurita nel secondo parziale dove la maggiore esperienza dell’argentino ha di fatto deciso l’incontro. Il match ha avuto uno spettatore d’eccezione, il capitano di Davis della Svizzera Severin Luthi, che poi si è prestato per due ore di coaching session con pochi invitati nella VIP area dedicata ad uno degli sponsor del torneo.

Risultati:

[Q] J. Zopp b. [1] F. Fognini 6-1 3-6 6-3
[Q] F. Bagnis b. [WC] M.A. Huesler 7-6(10) 6-1
[LL] V. Galovic b. [WC] F. Auger-Aliassime 3-6 6-4 6-2
L. Djere b. [3] B. Coric 6-4 1-6 6-1

Il tabellone completo

da Gstaad, il nostro inviato Cesare Novazzi


ATP 500 AMBURGO

BASILASHVILI FOLLIA VINCENTE – Probabilmente, gli spettatori che hanno assistito al secondo turno, e ottavo di finale, dell’ATP 500 di Amburgo andato in scena come primo match di oggi, devono aver avuto il dubbio di avere davanti una sfida tra Paire e Kyrgios, o qualcosa del genere. Tutto, comunque, meno che una partita tra Pablo Cuevas e Nikoloz Basilashvili. Da un gran “clay court player”, pur se ben adattabile ai terreni duri, come l’uruguaiano Pablo, opposto a uno splendido colpitore da cemento come il georgiano Nikoloz, che sul rosso non se la cava male, ci si aspetterebbe un tennis di pressione, corsa, attenzione alle percentuali, il gioco da terra insomma. E invece. Primo set a dir poco folle, con allungo iniziale di Cuevas, e rimonta a furia di pallate di Basilashvili che arriva a due set point sul 5-4., facilitato da un doppio fallo dell’uruguaiano. Qui, come fosse nulla, Pablo ne annulla uno con ace di seconda palla, l’altro con un dritto vincente a tutto braccio. Poco dopo, si arriva al 6-6. Nel tie-break, Nikoloz va sotto 6-1, 5 set point consecutivi contro, mettendone una dentro e due fuori, poi si accende, e con una sequenza impressionante di manate vincenti piazza 7 punti di fila e si prende il parziale. Immagino Nick e Benoit che guardano il match e pensano beh, ma allora di pazzerelli che giocano a tennis ce ne sono, in giro. Nel secondo set, i due ritornano nei loro corpi, e si mettono a manovrare con regolarità e maggior raziocinio. Buona la pressione sulla diagonale sinistra di Basilashvili, che riesce spesso a prendere campo per affondare il lungolinea, e brekka al settimo gioco. Sul 5-3 Cuevas affronta due match-point e li annulla con il servizio, ma nel game successivo una gran prima esterna di Nikoloz sul 40-30 chiude la contesa. Il georgiano raggiunge i quarti di finale da qualificato, come lo slovacco Kovalik. Affronterà Carreno Busta, nessun precedente. Tra i primi otto anche il Lucky Loser brasiliano Monteiro, tabellone decisamente sorprendente.

CARRENO SENZA FATICA, RITIRO BEDENE – Il match dura in sostanza tre game, giusto il tempo per Pablo Carreno Busta di annullare tre palle break consecutive sullo 0-1, strappare il servizio all’avversario Aljaz Bedene, e poi prendere il largo. Non gioca male Bedene, fa anche vedere belle cose di tocco e potenza, ma Pablo gli è superiore in praticamente ogni aspetto del gioco, soprattutto a livello di regolarità. 6-2 per lo spagnolo il primo set, poi Carreno smette di trovare resistenza, vola 4-0, e stringe la mano ad Aljaz, che si ritira per un problema alla gamba sinistra, speriamo solo muscolare e senza interessamento dell’articolazione dell’anca. Pablo arriva così al quarto di finale contro Basilashvili senza affanno, sicuramente cosa gradita per lui dopo la tremenda battaglia vinta al primo turno, 7-6 al terzo, con Florian Mayer.

THIEM SOLIDO – Nessun problema per il favorito del torneo, la testa di serie numero 1 Dominic Thiem, che elimina in due rapidi set l’australiano John Millman. Non c’è molto da fare oggi per John, che è un bel lottatore, spinge e corre, non a caso l’ultima partita contro Thiem, allo US Open 2016, era stata una lotta finita con la vittoria dell’austriaco solo al quinto set, dopo essere stato sotto 2 a 1. Ma era cemento, ed era anche un Dominic non ancora migliorato come il grande picchiatore visto in questa stagione, inferiore su terra rossa forse solo a Rafa Nadal. Legnate super-cariche da fondocampo, anticipi lungolinea, tremendi kick con il servizio da raccattare sulle tribune: il livello di Thiem su terra rossa è inavvicinabile per Millman. 6-2 il primo set, punteggio giusto, un unico momento di distrazione per Dominic quando recupera da 0-40 sotto al servizio nel settimo game, ma era già avanti di due break. Nel secondo set, subito in fuga 3-1 Thiem, John ci prova rischiando a tutta i lungolinea, ma l’austriaco resiste e controbatte da campione, anche a rete, conservando il vantaggio. Ancora break per lui, e ancora 6-2, bravo Dominic. Contro il cileno Jarry ai quarti (nessun precedente), che ha usufruito del ritiro di Richard Gasquet, e anche per quanto riguarda il torneo in generale, Thiem rimane il grande favorito.

Luca Baldissera

Risultati:

[1] D. Thiem b. J. Millman 6-2 6-2
N. Jarry b. [7] R. Gasquet W/O
[3] P. Carreno Busta vs A. Bedene 6-2 4-0 rit.
[Q] N. Basilashvili b. P. Cuevas 7-6(6) 6-4

Il tabellone completo

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