Confermarsi dopo una vittoria è sempre difficile, soprattutto se è la prima. Ma del resto una prova complicata da fronteggiare significa quasi sempre che c’è stato qualcosa di buono. È senza dubbio il caso di Matteo Berrettini, che la scorsa domenica ha conquistato sulla terra di Gstaad il primo successo ATP in carriera. Il prestigioso successo nella finale dello Swiss Open – replicato poco dopo anche in doppio, in coppia con Daniele Bracciali – è valso al ragazzo allenato da Vincenzo Santopadre 250 punti, il best ranking di numero 54 e la conferma che c’è vita dietro ai tre-quattro nomi italiani ai quali siamo stati abituati negli ultimi dieci anni.
La già accennata prova del nove adesso ha il nome e il volto di Gilles Simon, avversario di Berrettini al primo turno dell’ATP 250 di Kitzbuhel. I due scenderanno in campo tra poco, purtroppo sul Court Kuchenmeister, il secondo dell’impianto. L’organizzazione del torneo ha preferito infatti dare maggio risalto al tennista di casa Sebastian Ofner, opposto a Martin Klizan, sebbene la sfida tra Berrettini e Simon fosse senza troppi dubbi la migliore del programma di giornata. L’effetto tale programmazione è che l’incontro del classe 1996 romano non verrà trasmesso in televisione, in quanto il campo sul quale verrà disputato non è prodotto televisivamente (nessuna responsabilità di Supertennis, quindi). Il vincitore affronterà agli ottavi di finale il moldavo Radu Albot, vincitore sulla testa di serie numero 7 Jan-Lennard Struff. La metà di tabellone è quella presidiata da Philipp Kohlschreiber e Fernando Verdasco.
Pur nella sua per ora breve esperienza nel tour maggiore, Berrettini ha già affrontato l’ex numero 6 del mondo. Il loro unico precedente risale a poche settimane fa, sull’erba di Wimbledon. Dopo lo splendido successo contro Jack Sock al primo turno, l’azzurro era stato eliminato in tre set dal trentatreenne francese con il punteggio di 6-3 7-6 6-2. Il torneo di Kitzbuhel, l’ultimo su terra della stagione ATP, non può certo rivaleggiare con i Championships. Berrettini però ha l’occasione di sfruttarlo per prendersi una rivincita, testando insieme la propria crescita tecnica e soprattutto mentale nelle ultime settimane: Simon è un avversario sempre scomodo, astuto nell’appoggiarsi alle palle che riceve e giocare sul ritmo. Contro di lui gli scambi possono farsi davvero lunghi e frustranti, perciò mantenere la calma e non commettere errori sarà importante tanto quanto rimanere sufficientemente aggressivi, cosa che Berrettini sta facendo alla perfezione con servizio e dritto.
Se Berrettini dovesse riuscire ad accedere al secondo turno, allungando la propria striscia positiva, riuscirebbe nella piccola impresa mancata da Fabio Fognini e Marco Cecchinato, campioni due settimane fa a Bastad e a Umago ma sconfitti all’esordio nel tornei della settimana seguente. La stessa cosa è già capitata a anche Nikoloz Basilashvili, campione ad Amburgo la scorsa domenica – primo titolo in carriera come Berrettini – ed eliminato da Kitzbuhel proprio nell’incontro precedente. Gestire la stanchezza, ricaricare le energie mentali e non farsi prendere dall’euforia saranno tutti fattori fondamentali. Il carattere di “Berretto” sembra quello giusto.