Con tutti questi successi che stanno arrivando sul versante maschile, c’è un dato che questa settimana va registrato e non fa certo sorridere pensando all’avvenire del movimento tennistico italiano al femminile. Tra la 39 tenniste presenti nel tabellone della Rogers Cup e le 48 giocatrici che a partire da oggi disputeranno le qualificazioni, non è presente una sola tennista azzurra. A guidare il seeding del tabellone cadetto è la spagnola Carla Suarez Navarro che dall’alto della sua 27esima posizione nel ranking è certamente favorita contro la wild card Anastasia Rodionova. La russa naturalizzata australiana, ex numero 62, attualmente è n. 1128 e a 36 anni sta tentando un rientro nel tennis che conta, anche se questo è solamente il suo terzo torneo dell’anno e non vince un incontro da aprile 2017. Sempre sul campo centrale ad aprire il programma ci penserà Samantha Stosur opposta alla giovane promettente Sofia Zhuk, in quello che è un vero e proprio scontro generazionale con 16 anni di differenza tra le due. L’altro grande nome che calcherà l’IGA Stadium di Montreal è quello della campionessa olimpica Monica Puig, anche lei fortunata nel sorteggio: affronterà la wild card locale Carson Branstine (17 anni, n. 1169).
Spesso i match di qualificazione sono una buona occasione per gettare lo sguardo su quelle tenniste che potrebbero diventare le campionesse del futuro, e questa edizione della Rogers Cup non è da meno. I nomi da tenere d’occhio sono senza dubbio quello delle due 19enni Caroline Dolehide, impegnata nella sfida proibitiva con Wickmayer, e Sofia Kenin, che nel derby tra teenager giocherà contro la 17enne canadese Alexandra Vagramov. Restano invece ancora grossi interrogativi su come si risolverà la questione che coinvolge Donna Vekic, Magda Linette e Yulia Putinseva, ancora in corsa nel torneo di Washington (tartassato dalla pioggia) ma presenti nel programma di gioco del Premier 5 canadese.