Nadal: "A Toronto condizioni diverse dallo US Open". Dimitrov: "Non si vince col talento"

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Nadal: “A Toronto condizioni diverse dallo US Open”. Dimitrov: “Non si vince col talento”

Le dichiarazioni di Nadal, Dimitrov e Cilic nel media day. Nadal: “A 32 anni vedo la vita in modo diverso”. Dimitrov: “Il talento non basta per vincere”

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Alla vigilia della Rogers Cup, i “big” della gara hanno rilasciato le consuete dichiarazioni pre-torneo. Una leggera autocritica da parte di Grigor Dimitrov, a proposito dei risultati insufficienti di questo 2018: “Ritengo che il talento aiuti ma per vincere le partite e, in particolare, i match del Grande Slam, è necessario avere molte altre cose, in particolare un’ottima concentrazione. Non sto pensando al ranking ma ad avere la giusta concentrazione. Non è stato facile perdere al primo turno a Wimbledon contro Wawrinka ma voglio rimanere positivo. Questa è una delle cose più difficili per un tennista, rimanere sempre in fiducia“.

Le condizioni a Toronto sono molto diverse rispetto allo US Open” ha detto invece Rafa Nadal, che a Montreal lo scorso anno era stato sconfitto da un rampante Denis Shapovalov. “Se si gioca bene qui e a Cincinnati ovviamente si va fiduciosi a New York e la vittoria è sempre importante. Tuttavia, non credo che la sconfitta in questi tornei abbia un grande impatto poi sullo US Open perché le condizioni sono molto diverse. Oggi ho 32 anni e non 18. Vedo la vita in modo diverso e affronto le varie cose in maniera alquanto differente. Però in campo sento la stessa voglia e la stessa passione che avevo quando ho cominciato a giocare“. I bookmaker continuano a ritenere lo spagnolo il favorito del torneo, nonostante le dichiarazioni attendiste.

Fiducioso il campione dello US Open 2014 Marin Cilic, che sembra aver completamente superato la brutta delusione di Wimbledon dove è stato sconfitto in modo piuttosto inaspettato da Guido Pella al secondo turno: “Mi sono preparato bene nelle ultime settimane e le prossime che verranno sono molto importanti per me. Ma, in generale, sento che sto facendo le cose giuste per affrontare poi gli slam“.

Insomma il Masters 1000 di Toronto è certamente un torneo di prestigio ed è considerato l’avvio della seconda parte di stagione, ma l’occhio lungo dei big è sempre proiettato verso gli Slam. Viceversa, non li chiameremmo ‘big’.

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