Cincinnati: segnali di Wawrinka, avanti Nole. Fuori Murray e Isner

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Cincinnati: segnali di Wawrinka, avanti Nole. Fuori Murray e Isner

Lo svizzero elimina Schwartzman confermando i progressi visti a Toronto, Djokovic in due set tirati su Johnson. Querrey vince il derby americano. Murray si arrende a Pouille

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STAN IS BACK, JOHN IS OUT – Altra vittoria convincente per Stan Wawrinka che già aveva dato segni di risveglio la scorsa settimana a Toronto, battendo Kyrgios e Fucsovics prima di arrendersi con grande onore a Rafa Nadal. Stavolta la vittima è stata Diego Schwartzman, testa di serie N.12 che sa il fatto suo sul cemento americano. Già dal primo set si capisce che i colpi di Stan sono ben assestati con un break in apertura che spezza immediatamente l’equilibrio. Schwartzman è costantemente in difficoltà al servizio, e nel quinto game evita per un soffio il secondo break dopo un game fiume. Ma lo svizzero è ispirato come certificato dal 6-2 in 35 minuti. Momento di flessione nel secondo per Stan che spreca un break di vantaggio e infine cede il parziale nel decimo gioco quando chiamato a servire per restarci. Il terzo set fila via liscia fino al fatidico settimo gioco quando alla quarta opportunità Stan ottiene il break che gli vale il match. Prossimo match di grande qualità contro Kei Nishikori, memorabili due loro sfide a Flushing Meadows nel 2014 e nel 2016, 4 pari i precedenti.
In un derby di grandi bombardieri americani Sam Querrey resiste al bombardamento di John Isner e vince al tie-break decisivo: Isner vince la battaglia degli ace 38 a 26 ma Sam avrebbe potuto chiudere già prima del jeu decisif quando ha servito per il match sul 5-3 del terzo perdendo per la prima volta volta il servizio nel match. Prossimo turno contro Khachanov o Ramos-Vinolas

NOLE DEVE SUDARE – Il ritrovato Novak Djokovic degli ultimi tempi ritorna per la dodicesima volta sui campi del Master 1000 di Cincinnati alla ricerca del suo primo trofeo in Ohio (5 le finali perse ad oggi) mentre il suo avversario Steve Johnson vuole evitare la terza eliminazione al primo turno nei tornei di preparazione allo US Open 2018. Parlando di prime volte, questo match è anche il primo scontro diretto tra Novak e Steve nel circuito. Le motivazioni non mancano ad entrambi i giocatori, la partita che offrono agli spettatori è una lotta senza esclusione di colpi che alla fine premia un Novak Djokovic in versione operaia, che ha gestito la situazione limitando i rischi e giocando i punti importanti con attenzione, Johnson ha cercato di difendersi ma purtroppo per lui la percentuale degli errori gratuiti lo ha fortemente penalizzato nei momenti cruciali del match. La cronaca del primo set si riduce ad una sequenza di turni di servizio tenuti con autorità da entrambi i contendenti, con la prima palla in favore di Johnson nel nono gioco, non sfruttata. Consapevole del rischio corso, nel gioco successivo Novak spinge con più decisione e ottiene il primo set point, che Johnson riesce ad annullare, ma sul secondo la difesa dell’americano è troppo debole e il primo set va in archivio. Johnson accusa il colpo e in avvio di seconda frazione perde subito il servizio, ma non si arrende e lotta ad armi pari con il suo avversario, riuscendo ad annullargli ben 5 match point nel decimo gioco prima di andare sul 5 pari. Per tutto il confronto Djokovic ha dato l’idea di fare fatica a fare la differenza, nel dodicesimo gioco ci sono altri 2 match point per lui che non riesce a sfruttare anche per la strenua resistenza del tennista americano. Nel tie break i primi 4 punti sono tutti mini-break, poi Nole riesce ad avvantaggiarsi e chiudere la partita dopo poco più di 2 ore di match e qualificarsi per il turno successivo dove avrebbe potuto cercare la rivincita del Roland Garros contro il nostro Cecchinato se non fosse che il siciliano è stato battuto ieri dal francese Mannarino.

Andrea Franchino

ANDY COMBATTE MA CEDE –  Rientro e sconfitta per Andy Murray. Un lunedì veramente saporito sui campi di Cincinnati, con Murray, Wawrinka e Djokovic programmati tutti nella giornata odierna. Lo scozzese è il primo dei grandi a entrare in partita, sebbene i primi games giocati contro Lucas Pouille, testa di serie numero 16, non sono esattamente sfolgoranti. Il francese, in crisi di risultati da due mesi a questa parte, scappa via col doppio break. Non c’è partita, un primo set a senso unico tutto in favore del giocatore d’oltralpe.  Murray commette sei doppi falli nel set, infila uno o due scambi dei suoi, ma è impalpabile in questa prima frazione. Ricordiamo che il buon Andy non ha disputato il 1000 di Toronto dopo le fatiche, e non solo quelle di Washington. Messo in archivio un primo set orribile, Murray entra per davvero in campo e piazza subito il break. Ma il suo problema oggi è la seconda palla di servizio, tenera e molto attaccabile da Pouille. Match sicuramente più godibile, scozzese salito di livello, strappa altri due break in fila e incamera la seconda partita con lo stesso punteggio del primo. Bravo Murray a tornare concentrato sull’incontro, meno il francese che dopo aver perso il primo turno di battuta, ha sciolto. Questo altalenante primo turno si decide al terzo set, dove Pouille strappa il servizio a Murray dopo un primo game fiume. Lunghi scambi e pregevoli recuperi caratterizzano questa frazione di match, ma è sempre il francese avanti nel punteggio. Il transalpino tiene duro e chiude partita e incontro per 6-4, capitalizzando al massimo il break ottenuto in apertura. Non così male Murray, ma la strada per tornare agli antichi fasti è lunga.

Corrado Boscolo

DAY 1 NEXT GEN – Altri due match di rilievo si sono giocati nella prima parte della giornata: il primo in apertura di programma ha visto affrontarsi Andrey Rublev e Kei Nishikori. Il giovane russo ha sempre giocato ad inseguire ritrovandosi sotto 4-1 in pochi minuti prima di abbozzare una rimonta quasi riuscita fino al 5-5, cedendo poi sanguinosamente il servizio nel dodicesivo gioco. Nel secondo set scambio di break iniziale e poi zampata decisiva del giapponese nell’ottavo gico con un break a zero che ha chiuso di fatto l’incontro.
Scontro tra promesse tutto americano, Shapovalov-Tiafoe potrebbe essere una classica del tennis dei prossimi anni: una sorta di ping pong in cui c’è poco spazio persino per un barlume di pensiero tattico. Shapovalov, il cui DNA non prevede mezze misure, spedisce un paio di saette alle ortiche e regala subito un break in apertura. Tiafoe amministra fino al controbreak del canadese che arriva dopo tre-quattro arrembaggi pirateschi dovuti più alla garra che alla riflessione. Il tie-break vede i due scambiarsi favori, con Shapovalov che affossa 3 set point prima di chiudere il primo set 8-6 grazie a un’incauta discesa a rete dell’avversario. Sull’onda del successo il canadese si porta più spesso a rete, ma continua a regalare: Tiafoe attende e aggancia la preda sul filo di lana conquistando il secondo set 6-3. Il canadese è sempre impeccabile nella parte di un Babbo Natale fuori stagione, ma Tiafoe rivela limiti fisici e psicologici e Shapovalov finisce per chiudere 7-5 dopo che Tiafoe aveva servito per il match sul 5-4. Il canadese sfiderà Kyle Edmund in un incontro che si preannuncia di grande interesse.

Milena Ferrante

Risultati:

[13] P. Carreno Busta b. R. Gasquet 6-3 2-6 6-3
K. Nishikori b. A. Rublev 7-5 6-3
P. Gojowczyk b. J. Sousa 2-6 6-4 7-5
[16] L. Pouille b. [WC] A. Murray 6-1 1-6 6-4
D. Shapovalov b. [WC] F. Tiafoe 7-6(6) 3-6 7-5
[Q] B. Klahn b. M. Marterer 7-6(1) 6-4
L. Mayer b. [Q] M. Mmoh 6-4 1-6 6-4
B. Paire b. D. Ferrer 6-2 6-2
S. Querrey b. [9] J. Isner 6-4 6-7(5) 7-6(5)
J. Chardy b. F. Verdasco 6-1 6-2
[WC] S. Wawrinka b. [12] D. Schwartzman 6-2 4-6 6-3
[10] N. Djokovic vs S. Johnson 6-4 7-6(4)

Il tabellone completo

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