Challenger Cordenons: Lorenzi in semifinale, battuto Robredo

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Challenger Cordenons: Lorenzi in semifinale, battuto Robredo

Terza semifinale Challenger dell’anno per l’azzurro, che ora affronterà il portoghese Domingues. L’altra sfida sarà tra la rivelazione del torneo, l’ungherese Valkusz, ed il brasiliano Clezar

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Nella giornata dedicata ai quarti di finale del Challenger “Internazionali del Friuli Venezia Giulia – Acqua Dolomia Cup”, il match clou all’Eurosporting di Cordenons – circolo organizzatore e sede del torneo –  era rappresentato dalla sfida serale tra la testa di serie n. 1 Paolo Lorenzi e l’ex top 10 spagnolo Tommy Robredo. Partita che ha un po’ deluso le attese di chi si aspettava un incontro equilibrato ed emozionante tra due ottimi interpreti di lungo corso del tennis sulla terra battuta, visto che il 36enne azzurro si è imposto con autorità per 6-3 6-3 sul coetaneo spagnolo, confermando che i problemi al piede destro che l’hanno tormentato per tutta la prima parte della stagione sono ormai solo un brutto ricordo.

Robredo ha creato qualche grattacapo a Paolo nel primo set, in cui si era trovato in vantaggio per  3-1 grazie ad un break al terzo gioco. Ma non è riuscito a sfruttare alcune occasioni (tre palle consecutive per il 4-2 e poi per il controbreak del 4-5) ed ha finito per subire un parziale di cinque giochi a zero a favore del tennista italiano. Vinto il primo, nel secondo parziale Lorenzi era bravo a non dare alcuna chance di rientrare in partita all’ex n. 5 del mondo. Conquistato infatti il break al terzo gioco, il tennista senese lo difendeva senza problemi (nessuna palla break concessa nel secondo set), chiudendo al nono gioco con un altro break.

Tra Paolo e la sua terza finale Challenger negli ultimi due mesi – dopo L’Aquila (sconfitto da Facundo Bagnis) e Sopot (vittorioso su Daniel Gimeno-Traver) – c’è ora il portoghese Joao Domingues, che ha avuto agevolmente la meglio sul qualificato francese Enzo Couacaud per 6-2 6-1.

In semifinale anche la grande sorpresa del torneo friulano, il 20enne ungherese Mate Valkusz. Conquistata non senza qualche difficoltà (al secondo turno delle qualificazioni l’aveva spuntata solo al tie-break del set decisivo contro l’italiano Fabrizio Ornago) la prima qualificazione al tabellone principale di un Challenger – l’unica partecipazione precedente era infatti dovuta alla wild card concessagli quest’anno dagli organizzatori del torneo di Budapest – il tennista magiaro ha infilato tre vittorie consecutive senza perdere un set. Le ultime due addirittura lasciando per strada un solo game: 6-0 6-1 al lucky loser svedese Eriksson negli ottavi ed un doppio bagel, ieri, alla testa di serie n. 6 il ceco Zdenek Kolar, n. 219 del mondo.

Valkusz – che con questo exploit si avvicinerà sensibilmente alla top 300,  lui che è entrato solo da un paio di settimane tra i primi quattrocento del  ranking e fino a metà maggio non era nemmeno tra i primi seicento – si giocherà l’accesso alla sua prima finale in un Challenger ATP contro il brasiliano Guilherme Clezar, che nel derby sudamericano ha sconfitto in tre set (6-4 4-6 6-2)  l’argentino Facundo Bagnis, ex n. 55 ATP e testa di serie n. 2 del torneo.

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