Un altro Slam senza i fratelli Bryan

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Un altro Slam senza i fratelli Bryan

Per essere precisi, un altro Slam senza l’infortunato Bob Bryan: “Nessuno è mai tornato in campo con un’anca artificiale. Ma rientrerò solo se posso vincere ancora”. Mike giocherà ancora in coppia con Sock

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Quello che alla vigilia di Parigi era un fastidio all’anca si è poi rivelato più grave del previsto, tanto da costringere Bob Bryan a un’operazione chirurgica che lo terrà fuori fino ai primi mesi del 2019. Al Roland Garros si era già interrotta una serie di 76 Slam disputati consecutivamente da Bob e Mike ma con il nuovo partner scelto da Mike, Sam Querrey, non è scattata la scintilla ed è arrivata un’eliminazione al primo turno; al Queen’s prima e a Wimbledon poi la scelta è ricaduta su Jack Sock e si è rivelata vincente. Mike ha vinto il primo Slam senza Bob, poi ha peregrinato un po’ nei tornei estivi in coppia con Tiafoe e Roger-Vasselin senza brillare granché.

Per l’appuntamento di Flushing Meadows, il terzo Major di fila che non vedrà i fratelli Bryan insieme al via, Mike farà coppia ancora con Sock e i due esordiranno contro gli italiani Bracciali e Cecchinato. A sostenere il compagno di 16 trionfi Slam ci sarà anche Bob, stampella e protesi metallica al seguito: “Nessuno è mai tornato in campo con un’anca artificiale, quindi c’è un obiettivo da raggiungere. Ma tornerò in campo solo se credo di poter vincere altri tornei: se non posso essere al 100%, mi chiamerò fuori“. 

A pochi passi dal campo 17, dove Mike si sta allenando, Bob racconta che la parte peggiore è stata tentare di recuperare dall’infortunio con la semplice riabilitazione, come gli era stato inizialmente consigliato dai medici, salvo poi rendersi conto dopo aver saltato già diversi tornei che l’unica soluzione era l’operazione chirurgica. “Certo, è un po’ strano essere qui senza giocare, ho disputato più di 20 edizioni consecutive (dal 1995al 2017, ndr). Ovviamente preferirei essere in campo ma ho molti amici qui, mi sto divertendo anche se in modo diverso. Quando passo io il metal detector suona: non ho la certificazione medica con me, così semplicemente mostro loro la cicatrice“.

L’umore sembra buono ma per rivederlo in campo quasi certamente servirà attendere la prossima stagione. Anche se Mike, come è facile immaginare, vuole bruciare le tappe: nei suoi piani non è ancora definitivamente esclusa la possibilità di giocare le ATP Finals. “Sarebbe un sogno. Per fortuna, Mike potrebbe qualificarsi anche con un altro partner (Jack Sock), cosa che non credo sia mai successa. Così anche se dovessi farcela potrebbe scegliere di non giocare con me…“.

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