Goffin saluta l'Asia: niente Tokyo e Shanghai, Finals lontanissime

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Goffin saluta l’Asia: niente Tokyo e Shanghai, Finals lontanissime

Infortunio al braccio che potrebbe costare ben 1500 punti al belga: le Finals sono un miraggio ed è concreto il rischio di uscire dalla top 15. Tutta colpa della Laver Cup?

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Non è un 2018 fortunato per David Goffin. Dopo aver rischiato di compromettersi l’occhio con una maldestra volée in quel di Rotterdam, che gli è costata la partecipazione a Indian Wells, il belga dovrà saltare il resto della tourné asiatica a causa di un infortunio al braccio destro emerso a Cincinnati e probabilmente riacutizzatosi a cavallo tra la Laver Cup e Shenzhen, dove da campione in carica è stato eliminato all’esordio da Murray.

Goffin dovrà così rinunciare a difendere il titolo di Tokyo e non scenderà in campo neanche a Shanghai. Uno scherzetto da oltre 1500 punti complessivi, considerando che – oltre ai 500 punti di Tokyo – il braccio rattoppato gli è già costato 250 punti a Shenzhen e quasi certamente varrà lo stesso per gli 800 punti della finale persa contro Dimitrov a Londra. Con questo scenario e tre soli tornei a disposizione, ammesso che il belga sarà in grado di scendere in campo ad Anversa, Basilea e Bercy, gli sarà praticamente impossibile rimontare i quasi 1700 punti che lo separano dall’ottavo posto della Race attualmente occupato da Anderson. Un distacco destinato peraltro ad aumentare durante il suo stop forzato.

Niente Tokyo, né Shanghai né tantomeno Londra. Il belga fallirà quindi la terza partecipazione consecutiva alle Finals, dopo la presenza del 2016 in sostituzione di Monfils e la qualificazione diretta dello scorso anno. In termini di piazzamento in classifica, questo infortunio potrebbe addirittura proiettarlo fuori dalla top 15 a fine stagione. Facendo un raffronto con il ranking conclusivo del 2017, si può ipotizzare che per mantenere tale privilegio gli servirebbe arrivare in fondo a Bercy o piazzarsi sia nell’ultimo ‘1000’ stagionale che a Basilea, dove lo scorso anno ha ricevuto una sonora lezione da Federer.

Difficile da immaginare, al termine di una stagione piuttosto avara di soddisfazioni e con un infortunio da smaltire. Una stagione che l’ha visto giocare meno rispetto allo scorso anno – 25 tornei, quest’anno chiuderà al massimo a 19 – senza che le sue prestazioni ne abbiano però beneficiato.


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