La schiena ferma Halep a Pechino, Stephens riesce a rimontare

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La schiena ferma Halep a Pechino, Stephens riesce a rimontare

“Sento dolore, sono davvero preoccupata” dice la n.1 del mondo, costretta al ritiro dopo un set. Si salva la campionessa in carica Garcia, bene Kerber e Keys

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MALCONCE – La schiena continua a tormentare Simona Halep. A Pechino la n.1 del mondo incappa nella terza sconfitta di fila all’esordio ma nelle ultime due sembra aver giocato un ruolo decisivo l’infortunio nato in una sessione di allenamento con Petra Kvitova prima del torneo di Wuhan. “Mi si è bloccata completamente la schiena, non so come mai” aveva confessato la rumena prima dello sfortunato match contro Cibulkova, che almeno era riuscita a concludere. Sui campi dell’Olympic Green Tennis Center ha invece dovuto alzare bandiera bianca dopo aver perso nettamente il primo set contro la qualificata Ons Jabeur, tunisina all’apparenza poco atletica ma capace di produrre un tennis raro e spettacolare.

Sento dolore, non riesco a muovermi correttamente. Sono davvero preoccupata” ha detto Simona poco dopo il ritiro, senza nascondere il timore che possa trattarsi di qualcosa di serio. La n.1 del mondo – il cui primato al momento non è in discussione, miracoli di Kerber permettendo – tornerà a casa per sottoporsi a ulteriori esami dopo il fallimento delle terapie tentate tra Wuhan e Pechino. Costretta al ritiro anche Daria Kasatkina, che lasciando Pechino rinuncia anche alle residue speranze di qualificarsi per le Finals di Singapore. La russa entra in campo già in cattive condizioni e cede il primo set a Laura Siegemund, in tabellone grazie al ranking protetto, e si arrende a un paio di game dalla conclusione dell’incontro per un malessere di carattere generico (pressione bassa).

CONVINCENTI – Esordio agevole per Madison Keys, promossa a testa di serie dopo il forfait di Barty, e Angelique Kerber, che raggiungendo la semifinale nell’ultimo Mandatory stagionale può superare Wozniacki in classifica e lanciarsi all’inseguimento di Halep. Oppone poca resistenza Bernarda Pera nel derby statunitense ma se possibile ne oppone ancor meno Mladenovic contro la tedesca. Per entrambe l’asticella si alzerà al prossimo turno: Keys affronterà l’ottima Sevastova che ha spazzato via Cornet, Kerber si troverà di fronte Putintseva o Suarez Navarro. Entrambe, per motivi diversi, sono avversarie da non sottovalutare.

Conferma l’ottimo momento di forma anche Dominika Cibulkova sconfiggendo nettamente una delle tre wild card cinesi impegnate oggi, Ying-Ying Duan, ma la più veloce di tutte è Kiki Bertens, che quasi preoccupata dall’incombere della mezzanotte rifila una severissima lezione alla lucky loser Sorana Cirstea e fa in modo che il programma si concluda prima delle ore piccole. L’olandese riprende a marciare dopo il meritato riposo e grazie a questa vittoria scavalca momentaneamente nella Race Karolina Pliskova (che farà domani il suo esordio contro Stosur), toccando per la prima volta l’ottava piazza, ultima utile per andare a Singapore.

IN LOTTA – Nel tennis i ricordi positivi funzionano eccome. È infatti molto probabile che questa partita, Caroline Garcia, in un altro torneo avrebbe finito per perderla. Il ricordo della splendida cavalcata di dodici mesi fa, sebbene le Finals quest’anno siano impossibili da raggiungere, ha aiutato la francese ad aver ragione di una Yafan Wang terribilmente combattiva. La cinese si è rialzata dopo un primo set tanto lungo quanto intenso, ha forzato un altro tie-break e ha costretto la campionessa in carica a tirare fuori gli artigli nel terzo. L’ha fatto, e in premio riceverà un secondo turno sulla carta morbido contro la slovena Hercog, che ha passeggiato sulla svogliatezza di Vandeweghe che ormai non fa più notizia (95esima nella Race, senza l’exploit di Stoccarda chissà dove sarebbe).

Viene a capo di una partita molto complicata anche Sloane Stephens, nona testa di serie, che sembra recuperare energie e soprattutto dedizione quando la posta in gioco si alza. L’avversaria di oggi, quell’Anastasija Pavlyuchenkova che pochi giorni fa è stata capace di vincere una sfida di pallate con Kvitova, si conferma in un grande periodo di forma e parte alla grande. Il match-up con Stephens in generale le è però più sfavorevole, perché la statunitense è giocatrice più equilibrata capace di prolungare lo scambio e indurla all’errore. Stephens infatti non si scompone, rimonta e si porta tre volte a set point in due game diversi; la tenacia di Pavlyuchenkova vale un tie-break in cui la buona sorte e il coraggio premiano la russa al diciottesimo punto. Stephens comprende che il margine è stretto e dall’1-2 del secondo set non sarà più in svantaggio nel set né in quello successivo, rischiando solo nel game di chiusura del secondo set nel quale annulla un break point. Un’opera di progressivo logoramento spingerà Pavlyuchenkova, comunque mai doma, fuori dalla partita e Stephens a conquistare punti utili per consolidare un posto a Singapore (con l’ultimo aggiornamento è sesta nella Race). Una vittoria che pone fine  alla striscia di sei sconfitte asiatiche consecutive iniziata lo scorso anno a Wuhan. Al prossimo turno la statunitense affronterà Saisai Zheng.

A.S.

Risultati:

[Q] O. Jabeur b. [1] S. Halep 6-1 ret.
A. Sevastova b. A. Cornet 6-4 6-2
[17] M. Keys b. [LL] B. Pera 6-3 6-4
[9] S. Stephens b. A. Pavlyuchenkova 6-7(8) 6-4 6-4
[WC] S. Zheng b. [Q] D. Yastremska 6-4 6-3
D. Cibulkova b. [WC] Y. Duan 6-3 6-2
[3] A. Kerber b. K. Mladenovic 6-2 6-2
T. Babos b. S-W. Hsieh 6-2 6-2
L. Tsurenko b. [Q] A. Petkovic 6-2 7-6(2)
[Q] P. Hercog b. C. Vandeweghe 6-2 6-1
[4] C. Garcia b. [WC] Y. Wang 7-6(10) 6-7(4) 6-3
K. Flipkens b. [Q] K. Boulter 4-6 6-2 7-5
[11] K. Bertens b. [LL] S. Cirstea 6-2 6-0
[PR] L. Siegemund b. [13] D. Kasatkina 6-3 4-2

Il tabellone completo


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