Basilashvili magistrale, vince a Pechino: del Potro si deve arrendere

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Basilashvili magistrale, vince a Pechino: del Potro si deve arrendere

Secondo ATP 500 dell’anno per Basilashvili al termine di un match perfetto. Raggiunge anche il best ranking al numero 23. Niente da fare per l’argentino, debilitato da tosse e sintomi influenzali

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Nikolaz Basilasvhili corona la migliore stagione della carriera con la vittoria più importante della carriera, sconfiggendo il numero 4 al mondo, Juan Martin Del Potro, con un doppio 6-4 nella finale del 500 di Pechino:  a ventisei anni, conquista il secondo titolo dell’anno, e della carriera, dopo l’altro ATP 500 vinto quest’estate sulla terra rossa di Amburgo contro Leonardo Mayer, e si avvicina a grandi passi ai primi venti: sarà numero 23 da domani. Poco da fare per l’argentino, impotente difronte al continuo martellamento di dritto del georgiano, e indebolito da una tosse continua che non gli permette di giocare con le energie necessarie a contrastare il gioco ispirato del georgiano.

PRIMO SET – BASILASHVILI MANOVRA, DELPO A MARCE BASSE – Bastano tre giochi a Nikoloz Basilashvili per effettuare il primo allungo su un Juan Martin del Potro lento, legnoso, debilitato da tosse e sintomi influenzali, ed incisivo solo con la prima di servizio. Bastano un paio di prime lunghe, e Basilashvili può fare bello e cattivo tempo da fondo campo, manovrando di dritto e martellando sul rovescio dell’argentino, colpito nell’80% dei casi con un back di rimessa utile solo a far giocare una palla in più al georgiano. Il break quindi arriva in fretta, alla seconda occasione disponibile sull’uno a uno. Il set continua sugli stessi ritmi: Basilashvili detta il gioco, e Del Potro si aggrappa al servizio, soffrendo in quasi tutti i turni di battuta, e salvandosi con ace (5 nel primo set) e prime vincenti, ma il georgiano è troppo costante, e il set si conclude 6-4. 

SECONDO SET – L’ORGOGLIO DI DELPO, IL BRACCINO DI NIKOLAZ Del Potro non ci sta però, come di consuetidine, a lasciar andare senza lottare. L’argentino prova a raccogliere tutte le poche energie in corpo, opponendo una resistenza più solida e più lunga rispetto a quella presentata nel primo set. Il rovescio acquista quel poco in più di consistenza necessaria a non capitolare dopo due attacchi del georgiano, e la percentuale di prime aumenta dal 57% al 70%. Basilashvili dal canto suo però non lascia troppo spazio al servizio, se non con qualche sporadico doppio fallo che dà qualche speranza di break all’argentino. Il georgiano è il primo ad avere l’opportunità di fuga: nel settimo gioco, Del Potro annulla una palla break con un attacco garibaldino, chiuso da una voleé di rovescio che tocca la riga quanto basta. Nel gioco successivo Basilashvili inizia a tremare, rimette in gioco punti morti e sepolti, e commette i primi errori davvero gratuiti della sua partita. DelPo ha tre palle break per andare a servire per il set, ma la prima di servizio viene in soccorso del georgiano. L’argentino sembra aver dato tutto negli ultimi due giochi nel tentare il sorpasso, e sul 4-4 cede il servizio alla prima occasione, tornando a quei corti back difensivi di rovescio che gli erano già costati il primo set. Chiamato a chiudere l’incontro, Nikolaz trema: spreca la prima palla match con un doppio fallo, e concede altre due palle break all’argentino, una guadagnata da DelPo con un pregevole passante di dritto incrociato d’annata. Il servizio aiuta ancora il georgiano a difendere la battuta, e al secondo match point può portare le mani al cielo. 

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