Shanghai: Ebden d'altri tempi, Djokovic senza problemi. Cilic sciupone

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Shanghai: Ebden d’altri tempi, Djokovic senza problemi. Cilic sciupone

L’australiano elimina Thiem grazie a 60 discese a rete, Cilic fallisce due match point contro Jarry. Nole supera Chardy per la 12esima volta in altrettanti confronti, Basilashvili e Medvedev continuano la striscia positiva

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NOLE FORZA TREDICI – Inizia nel migliore dei modi la campagna asiatica di Novak Djokovic. Il serbo vince agevolmente il suo match d’esordio contro Jeremy Chardy e allunga a tredici la sua striscia di vittorie consecutive. Nole rimane dunque anche in corsa per scavalcare in classifica Roger Federer, il quale difende i mille punti della vittoria dello scorso anno. Il motivo dominante del match è quello che tutti si aspettavano: Chardy serve bene, ma Djokovic risponde meglio. Quando poi lo scambio si sposta sul rovescio, ecco che le cose per il francese peggiorano enormemente. Proprio due errori da quel lato, conditi da un doppio fallo, permettono a Nole di scappare avanti di un break. Chardy inizia a cercare sempre di più la via della rete, anche subito dopo il servizio. Inizialmente la scelta sembra giovare, ma le risposte profonde di Djokovic finiscono per imbrigliarlo sempre di più nello scambio prolungato, situazione dalla quale non può uscire vincitore. Un secondo break mette il sigillo di Nole sul primo set: 6-3 in 33 minuti. Nel secondo parziale, Chardy fatica ma rimane attaccato al match senza mai concedere palle break. Nell’ottavo gioco rischia un po’ quando si ritrova sotto 0-30, ma Djokovic lo aiuta a salvarsi con qualche errore di troppo. La prima chance di break del set per Djokovic è anche un match point, ben annullato da Chardy con un serve&volley. Il francese fallisce l’occasione di andare al tiebreak e sul secondo match point non è però altrettanto bravo a salvarsi. Finisce 6-3 7-5 in un’ora e 23 minuti.

THIEM OUT- Leggero passo indietro per Dominic Thiem dopo le prestazioni davvero convincenti a Flushing Meadows. Vero che si è arreso solo al tiebreak decisivo contro un Matthew Ebden davvero ispirato e che sui campi veloci riesce sempre a dare il meglio di sè, ma dopo il partitone con Nadal era lecito aspettarsi qualcosa in più. La prestazione di Thiem non è stata tutto sommato negativa, si è mosso bene e ha colpito forte come al solito. In finale di match ha anche trovato un punto pazzesco con un passante di rovescio lungolinea in recupero. Forse gli è mancata un po’ di continuità e di solidità in qualche occasione, considerando che ci sono stati break e contro-break senza mai un vero e proprio strappo in avanti in entrambi i set iniziali. Ebden ha giocato il suo tennis classico, con costante servizio e volée (schema che sul primo match point gli è stato rovinato dal nastro) e un gioco di anticipo a togliere il tempo, funzionale specialmente contro Thiem che ha bisogno di qualche frazione di secondo in più nel caricamento dei colpi. L’australiano è stato bravissimo a continuare a buttarsi in avanti senza paura (28 vincenti al volo e 39/60 a rete) anche nel tiebreak finale, quando il peso del match point mancato al servizio poteva invece condizionarlo non poco.

GLI ULTIMI CAMPIONI RIPARTONO – Ritorno in campo quasi in contemporanea per Daniil Medvedev e Nikoloz Basilashvili, i neo-campioni di Tokyo e Pechino, che in origine avrebbero dovuto disputare anche il torneo di doppio di Shanghai in coppia. Il georgiano ha cavalcato l’onda lunga del suo titolo e ha superato Denis Shapovalov in appena 57 minuti, giocando al meglio e approfittando di un pessimo saldo vincenti-errori del canadese per infliggergli un pesante 6-2 6-2. Più complicate le cose per Medvedev, che ha rischiato grosso contro il locale Ze Zhang (solo omonimo del tennista che aveva sfiorato il colpo grosso contro Andy Murray a Shenzhen qualche settimana fa). L’ottava vittoria di fila è comunque arrivata, ma la striscia di set consecutivi giocati rasentando la perfezione si è bruscamente interrotta: l’avversario ha giocato forse al di sopra delle proprie qualità, imponendo al russo un ritmo serrato che ha messo a nudo tutta la sua stanchezza già in apertura di match. Cavatosi senza annullare match point dal tortuoso tie-break del secondo set, Medvedev ha esultato sfacciatamente in polemica con il pubblico, colpevole a suo dire di sostenere in maniera eccessiva il giocatore di casa, prima di capovolgere l’incontro nel parziale decisivo. Chissà se il pensiero della prima volta contro Roger Federer lo stimolerà al punto da fargli ritrovare la brillantezza dei giorni precedenti, quando la pallina sembrava uscire dalle corde con una velocità quasi irreale. Ventiquattro ore sono davvero poche, ma in caso contrario sarà durissima.

CROAZIA SÌ, CROAZIA NO – In chiusura di programma sono scesi in campo a mezz’ora di distanza Borna Coric e Marin Cilic, i due alfieri croati che tra poco più di un mese proveranno a portare in patria l’ultima Coppa Davis della storia. Il più giovane dei due ha saputo rialzarsi qui a Shanghai dopo due sconfitte consecutive a Shenzhen e Pechino: battuto ieri Wawrinka, ha ripetuto la prestazione solidissima contro il ben più abbordabile Klahn e si è qualificato per gli ottavi di finale dove troverà uno tra del Potro e Gasquet. Il più anziano, che poi dovrebbe essere anche il più esperto, ha invece confermato tutta la ruggine e la scarsa fiducia di questo periodo lasciandosi rimontare dal rampante Nicolas Jarry, che tra due giorni compirà 23 anni e si è regalato la seconda vittoria in carriera contro un top 10.

Al cileno vanno grandi meriti. Per essersi rialzato dopo un cattivo primo set (6-2 con appena tre punti vinti in risposta), per aver dimostrato il coraggio che è mancato al suo più quotato avversario e per aver trovato ottime soluzioni anche con il suo colpo debole, il rovescio. Non si può, però, fare a meno di attribuire a Marin Cilic una buona metà delle colpe per questa sconfitta. Dopo aver fallito un match point in risposta sul 5-4, il croato ha avuto un’altra occasione di chiudere l’incontro al tie-break – questa volta col servizio a favore – e ha perso tre punti di fila, finendo per galvanizzare Jarry che ha riaperto l’incontro grazie a un gran passante di rovescio in corsa. C’era comunque modo e maniera di resettare tutto e vincere ugualmente la partita, ma Cilic si è sciolto ancora una volta al momento di servire per il match sul 5-4. Di match point non ne ha visti ed è invece capitolato alla seconda occasione che il cileno si è costruito sul 6-5, sfoggiando quel pizzico di incoscienza che in questi casi non guasta. Servizio (15 ace oggi) e dritto sicuramente, ma Nicolas Jarry sta dimostrando di essere un buon tennista anche aldilà delle sue armi migliori. Con un’ulteriore vittoria – agli ottavi sfiderà Seppi o Edmund – avrebbe la certezza di migliorare il suo best ranking (n.42); Cilic chiude invece senza vittorie lo swing asiatico e tornerà in campo a Basilea con il compito di evitare la quarta sconfitta consecutiva.

ECCO GLI AVVERSARI DEGLI AZZURRI – Giornata di doppio e di studio per Marco Cecchinato e Andreas Seppi, unici italiani in tabellone nel Masters 1000 d’Asia dopo il forfait di Fabio Fognini e la caduta di Matteo Berrettini nel turno decisivo di qualificazione. Sconfitti al super tie-break dalla coppia sudamericana formata da Peralta e Zeballos, i due azzurri hanno appreso quali saranno i loro avversari negli ottavi di finale: Seppi affronterà la testa di serie numero undici Kyle Edmund, vincente in due set su Filip Krajinovic, per un rematch dell’ottavo di finale per lui amaro degli ultimi Australian Open; Cecchinato invece dovrà vedersela con Hyeon Chung, che però contro il qualificato polacco Hubert Hurkacz non ha brillato, cedendo anche il parziale centrale. In caso di vittoria il palermitano ritroverebbe Novak Djokovic, l’avversario che gli ha cambiato la vita in quell’incredibile giorno a Parigi. L’ex n.1 avrà fame di riscatto, considerato anche che un titolo lo riporterebbe a una manciata di punti dalla prima posizione di un Nadal fermo ai box sia nel ranking che nella Race, ma per Cecchinato per il momento è molto meglio pensare un passo alla volta.

Risultati

Secondo turno:

M. Ebden b. [6] D. Thiem 6-4 6-7(8) 7-6(4)
P. Gojowczyk b. M. Fucsovics 6-4 6-7(3) 7-6(5)
[2] N. Djokovic b. J. Chardy 6-3 7-5
[13] B. Coric b. [Q] B. Klahn 6-4 6-2
N. Jarry b. [5] M. Cilic 2-6 7-6(6) 7-5

Primo turno:

R. Gasquet b. L. Mayer 1-6 6-2 6-1
[Q] B. Paire b. [15] P. Carreno Busta 6-3 6-4
A. de Minaur b. [Q] V. Pospisil 6-4 7-6(4)
N. Basilashvili b. D. Shapovalov 6-2 6-2
[Q] M. Kukushkin b. A. Ramos-Vinolas 6-4 6-2
H. Chung vs [Q] H. Hurkacz 6-4 2-6 6-1
D. Medvedev b. [WC] Z. Zhang 3-6 7-6(7) 6-4
[11] K. Edmund b. F. Krajinovic 7-5 6-3

Il tabellone completo

La Race to London aggiornata 

a cura di Raoul Ruberti e Lorenzo Colle

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