Rolex Monte-Carlo Masters: una magia italiana (per un terzo!)

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Rolex Monte-Carlo Masters: una magia italiana (per un terzo!)

Presentata a Milano presso Sergio Tacchini l’edizione 2019 dello storico torneo monegasco. Il 33% del pubblico del torneo viene dal nostro Paese. Previsti molti big, prezzi simili a quelli del 2018

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Dal nostro inviato a Milano

Difficile trovare un evento più affascinante del torneo di Montecarlo nel calendario del tennis mondiale, i motivi li conosciamo tutti: dalla location alla Storia, dall’eleganza principesca dei dintorni allo sfondo incantevole del mare della Costa Azzurra. E poi naturalmente i grandi giocatori, molti dei quali nel Principato sono di casa. Ma di casa è sempre più anche il pubblico italiano che rappresenta il 33% del totale. Un numero impressionante per un torneo che, per quanto “vicino”, rimane estero. Per questo ormai da qualche anno, il direttore del torneo Zeljko Franulovic presenta la nuova edizione a Milano: anche oggi nella sede di Sergio Tacchini, uno degli sponsor principali dell’evento, è stata presentata l’edizione N.113 che si terrà dal 13 al 21 aprile 2019.

IL TORNEO 2018 – Naturalmente prima di presentare l’edizione che verrà è stata l’occasione per un bilancio sull’edizione 2018, l’undicesima vinta da Rafael Nadal. Un trionfo dal punto di vista mediatico con 300.000 followers sui social network, 482.000 sessioni web e 5.800 ore di copertura televisiva. Senza ovviamente dimenticare il pubblico sugli spalti con 136.671 spettatori di cui, come detto un terzo proviene dall’Italia: quest’ultimo un dato in leggera ma costante crescita.

 

LE NOVITÀ PER IL 2019 – Le novità principali per l’edizione 2019 riguardano gli spazi per giocatori e media con l’apertura di un nuovo edificio che ospiterà un nuovo ristorante per i giocatori e una nuova sala interviste più adatta agli standard dei tornei Masters 1000. Il problema degli spazi non è una novità al Country Club ma Franulovic non ne fa un dramma: “Se gli altri tornei possono espandersi in larghezza, noi cerchiamo di crescere in verticale andando sopra o sotto”. Nel 2018 infatti era stata creata una struttura sotterranea per le attrezzature dei media.

Le cifre straordinarie del torneo 2018

W L’ITALIA! – Il peso del pubblico italiano nell’economia del torneo monegasco fa sì che il direttore del torneo aspetti con ansia l’esplosione definitiva di un giocatore azzurro: “Cecchinato ha aspettato il Roland Garros quest’anno, peccato!” – ha detto sorridendo. Con ogni probabilità ci saranno almeno 3 o 4 azzurri nel tabellone del prossimo anno, capitanati ovviamente dalla coppia attualmente top 20 Fognini-Cecchinato. Franulovic non si sbilancia sui giocatori presenti, se non altro per una questione scaramantica: “Il nostro obiettivo è avere sempre i migliori al mondo, ma è inutile fare nomi adesso: basta un infortunio per cambiare tutto“. Si lascia però sfuggire qualche nome grosso come il padrone del Principato Rafael Nadal, ma anche Novak Djokovic e Sascha Zverev.

I BIGLIETTI – Ovviamente l’invito dell’organizzazione è quello di acquistare (QUI) quanto prima i biglietti per non perdere i posti migliori: i prezzi sono in leggero rialzo ma non in maniera significativa per un torneo di questo livello.

IL DIRETTORE – Al termine della conferenza stampa Zeljko Franulovic ha parlato ai nostri microfoni con l’orgoglio di chi dal 2005 dirige queste spettacolare torneo (oltre ad averlo vinto da giocatore nel 1970): “Scherzo sempre con Rafa perché ho iniziato proprio nell’anno in cui ha vinto la prima volta, quindi ci portiamo fortuna a vicenda”Non sembra nemmeno preoccupato per l’eterno ritorno dei 3 tenori del tennis: “Alla fine la natura ci verrà in soccorso: quelli giovani diventeranno un po’ più forti, quelli “vecchi” diventeranno un po’ più vecchi, e ci sarà il ricambio”. Franulovic già in conferenza stampa aveva assicurato di non essere preoccupato per i nuovi eventi in calendario come la nuova Coppa Davis, la nuova World Team Cup o la Laver Cup. “Noi avremo sempre i grandi giocatori in quanto torneo Masters 1000 però questa ampia scelta di eventi farà soffrire i tornei medio-piccoli. Di certo la data della nuova Davis la settimana dopo le Finals di Londra e un mese prima della World Team Cup in Australia, non mi pare che possa funzionare”.


Collezione 2019 Sergio Tacchini – Montecarlo Rolex Masters

SERGIO TACCHINI SINONIMO DI GRANDE TENNIS – La padrona di casa dell’evento è stata però come sempre in Via Savona, Patrizia Bolzoni, General Manager di Sergio Tacchini in Italia, che ha sfruttato l’occasione per presentare la collezione 2019 per i ball-boys nel Principato ma che ci ha anche confermato nell’intervista esclusiva qui sotto che l’azienda ha già pronte le collezioni sia per l’Australian Open che per il Roland Garros del prossimo anno: un’intervista che è stata l’occasione per rivivere la Storia di un marchio italiano leggendario che ha vestito leggende come John McEnroe, Mats Wilander, Pete Sampras, Martina Hingis, Novak Djokovic. E altri campioni del calibro di Pat Cash, Goran Ivanisevic, Juan Carlos Ferrero.

Oltre 50 anni di campioni Sergio Tacchini

McEnroe Style

Insomma si prospetta il consueto grande spettacolo in campo e fuori nella prossima primavera, sui campi del Montecarlo Country Club. Sicuramente ci sarà di che divertirsi…

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ATP

ATP Miami: Alcaraz scansa l’ostacolo Fritz e prenota l’appuntamento con Sinner

Taylor Fritz non può nulla contro l’esuberanza atletica e tecnica di Carlos Alcaraz. Si ripete la semifnale di Indian Wells con Jannik Sinner

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Carlos Alcaraz - Miami 2023 (foto Ubitennis)

(da Miami il nostro inviato)

[1] C. Alcaraz b. [9] T. Fritz 6-4 6-2

Esta es mi casa”, “questa è casa mia” sembra dire Carlos Alcaraz dell’Hard Rock Stadium. Continua l’imbattibilità del giovane spagnolo nello stadio dei Miami Dolphins, nel quale ha liquidato con la perdita di solamente sei game un Taylor Fritz che ha visto la partita allontanarsi all’orizzonte ancora prima di poterla attaccare veramente. Un break in apertura di ognuno dei due set ha messo Alcaraz nella condizione di poter giocare rilassato e di poter far partire i suoi potenti colpi da fondocampo.

 

Due demi volée di diritto da manuale hanno annullato le due palle break fronteggiate nel primo set, spegnendo le velleità di Fritz che è naufragato sulla sua seconda di servizio (solo 38% di realizzazione), troppo monotona e prevedibile per un ribattitore formidabile come Alcaraz.

PRIMO SET – Per terminare i primi tre giochi ci sono voluti quasi 20 minuti, costringendo svariate centinaia di spettatori ad aspettare fuori dalle porte d’ingresso con cibarie e bevande in mano, perdendosi l’unico break del set, realizzato da Alcaraz nel game d’apertura e figlio di una partenza piuttosto lenta di Fritz (solo due prime di servizio e 0-30 in poco più di un minuto) e di una risposta di rovescio lungolinea vincente di Alcaraz.

I due protagonisti usano bene il contropiede negli scambi da fondocampo, Fritz prova ad accelerare con il diritto, ma Alcaraz gli tiene testa. L’americano s’impegola in un game complicato sullo 0-2 nel quale non concede palle break ma deve sudare per 16 punti di prima di tenere il suo primo turno di battuta con due splendidi pallonetti liftati.

Alcaraz deve fronteggiare una palla del controbreak che però annulla con una demi volée di diritto smorzata su un serve and volley che ha probabilmente fatto sobbalzare sulla poltrona di cuoio verde John McEnroe seduto in prima fila. Due game più tardi la storia si ripete con un’altra demi volée di diritto che annulla la seconda palla del contro break.

Lo spagnolo è pronto a seguire tutte le aperture che riesce a crearsi, ma è Fritz che è monotono sulla seconda di servizio, sempre posizionata al corpo di Alcaraz e mai creatrice di situazioni offensive favorevoli.

Le varianti alla battuta le prova invece Carlitos, che dopo essere punito da una risposta di rovescio vincente sul primo servizio esterno giocato da una posizione vicina al corridoio di sinistra, tiene il game del 5-4 con tre servizi slice da destra micidiali: dopo 47 minuti Alcaraz è a un set dalla semifinale.

SECONDO SET – Con il pubblico ormai tutto arrivato nei propri posti a creare una splendida cornice per una altrettanto splendida serata primaverile (24 gradi con bassa umidità, portata via dai violenti temporali della mattinata), il canovaccio del primo set si ripeteva in maniera ancora più brutale per Fritz: Alcaraz trovava tre grandi risposte nel game d’apertura e strappava a zero la battuta allo statunitense, ancora una volta nella posizione di inseguire fin dall’inizio del parziale.

Alcaraz è incredibilmente “clutch” sui punti importanti, chiudendo la porta in faccia a Fritz ogni volta che anche solo la prospettiva di una palla break potrebbe presentarsi. Sul 2-4 Fritz iniziava il game servendo con le palle nuove con un doppio fallo, un diritto lungo e una steccata sulla seconda di servizio. Alcaraz non esitava e con una risposta aggressiva andava a servire per il match chiudendo un 6-4, 6-2 in un’ora e 16 minuti.

Si tratta della decima vittoria consecutiva di Alcaraz in questo Sunshine Double, la diciassettesima della stagione su 18 match disputate, e con un record su suolo americano che racconta di 28 vittorie e due sconfitte nelle ultime due stagioni.

Si perfeziona quindi anche a questo Miami Open presented by Itaú la semifinale che (quasi) tutti volevano, ovvero la rivincita di quella di Indian Wells tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner che infiammerà il venerdì sera all’Hard Rock Stadium di Miami.

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Flash

WTA Miami: Kvitova piega Alexandrova al terzo, trova Cirstea in semifinale

La ceca non aveva mai raggiunto il penultimo atto in Florida e lo giocherà da favorita contro la rumena

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Dopo i ritardi causati dalla pioggia il tabellone femminile ha la sua seconda semifinale: Petra Kvitova ha battuto sul Centrale del Miami Open all’Hard Rock Stadium, Ekaterina Alexandrova dopo un match di grande tensione da parte di entrambe per la posta in palio. L’esperienza della ceca le vale un ruolo da favorità nella semifinale di venerdì contro Sorana Cirstea, pur reduce dallo scalpo prestigioso di Sabalenka. Si tratta della dodicesima stagione in cui la ceca raggiunge almeno una semifinale a livello di WTA 1000, un record da quando esiste la categoria

[15] P. Kvitova b. [18] E. Alexandrova 6-4 3-6 6-3

 

L’unico precedente (+ un walkover) tra le due giocatrici è ormai lontano 3 anni, pur dominato da Petra all’Australian Open 2020. Oggi le due ragazze sono molto più vicine in classifica e nel rendimento.

PRIMO SET – Primo game del match subito particolarmente lungo: Alexandrova sbaglia un dritto in diagonale e commette un doppio fallo, concede una palla break, ma la annulla con un meraviglioso rovescio lungolinea in controbalzo. La russa mette più volte la prima e riesce così a tenere il servizio. Kvitova ha altre due palle break per un altro doppio fallo della russa, ma la ceca sbaglia due dritti. La chance buona è la terza, con Alexandrova che concede ancora con il dritto. La tennista boema è solida con la battuta, meno la russa che rischia di lasciare ancora qualcosa per strada, ma tiene i successivi due turni. La ceca lascia andare i colpi avanti 5-3 in risposta, incide in un paio di casi con la risposta di dritto e la 28enne di Čeljabinsk commette un doppio fallo: è poi brava a risalire con un ace e uno splendido lungolinea di rovescio. Kvitova va a servire per il set e si conferma intoccabile, scagliando anche un ace di seconda e chiudendo il primo set per 6-4, tenendo la battuta a zero.

SECONDO SET – Alexandrova rischia già qualcosa all’inizio del secondo set con una risposta vincente di Kvitova, ma la numero 18 del mondo si salva aggrappandosi alla prima di servizio ai vantaggi. La due volte campionessa di Wimbledon concede per la prima volta palla break nel match con un doppio fallo, ma la annulla prontamente con una curva da sinistra al servizio e con un dritto debordante in lungolinea. L’attuale numero 12 del mondo concede un’altra palla break, annullata da un’altra prima vincente. Aumentano però gli errori per la ceca che commette un secondo doppio fallo nel quarto gioco, ma la russa sbaglia la risposta e Kvitova riesce ad uscire da un turno di servizio avendo annullato ben quattro palle break. Alla fine il break per la russa arriva con una splendida smorzata e una risposta in allungo stretta di rovescio, per salire al comando sul 4-2. La russa non concede più chance sul suo servizio, è fredda e chiude il secondo set con il punteggio di 6-3.

TERZO SET – Il terzo set, iniziato dopo una lunga pausa, fila via liscio come l’olio fino al 3 pari e come spesso accade è la seconda metà del set decisivo a condensare tutte le emozioni di un match così teso ed equilibrato. Kvitova annulla una delicata palla break nel settimo gioco ed esulta come se avesse vinto quando tiene il turno di servizio: di fatto lascia intendere che il turning point del match è appena passato. Sarà così sul serio, dopo il cambio di campo la tensione tradisce Alexandrova che commette due doppi falli gravissimi prima di cedere la battuta ai vantaggi. Sul 5-3 la russa è incredula quando un suo dritto in ginocchio esce di pochi millimetri e scaglia a terra la racchetta con rabbia. Anche Kvitova si concede un doppio fallo sul primo match point, ma il secondo è quello buono per centrare la semifinale e sfoderare il suo classico, bellissimo sorriso.

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ATP

ATP Miami: Khachanov travolge uno spento Cerundolo

Francisco Cerundolo dura solo pochi game poi è un assolo di Khachanov. Nella sua quarta semifinale ‘1000’ sarà derby con Medvedev

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Karen Khachanov - Australian Open 2023 (Twitter @AustralianOpen)

Francisco Cerundolo lotta per pochi giochi poi, dal 3-2 nel primo set, sprofonda in un vortice di errori ed esitazioni, facendosi così travolgere da un Karen Khachanov solido, aggressivo ed estremamente efficace. Il russo chiude un match a senso unico con lo score di 6-3 6-2 in un’ora e 15 minuti, accedendo alla sua quarta semifinale in un torneo ‘1000’. Dall’altra parte della rete ci sarà un altro russo, Daniil Medvedev (vittorioso contro Eubanks), che sale a 27 vittorie stagionali (con sole 3 sconfitte).

[14] K. Khachanov b. [25] F. Cerundolo 6-3 6-2

Un avvio di match dagli scambi prolungati ed estenuanti quello tra Karen Khachanov (16 ATP) e Francisco Cerundolo (31 ATP). L’argentino cerca di ubriacare il russo con i suoi palleggi martellanti e, alla terza occasione di break, gli strappa la battuta portandosi sul 3-2 e servizio. Nonostante una buona resistenza da fondocampo, Karen non sempre riesce a fronteggiare il ritmo frenetico del tennis avversario. Tuttavia, il russo reagisce nel migliore dei modi, dimostrandosi sempre molto aggressivo e propositivo, tanto da infliggergli il controbreak e il sorpasso sul 4-3.

 

Da questo momento, l’argentino perde totalmente il controllo del proprio gioco, produce un tennis disordinato e disattento, subendo l’aggressività di Khachanov. Cerundolo continua a snocciolare errori mentre Karen realizza un rapido sprint di quattro giochi consecutivi, intascando il primo parziale 6-4 in 37 minuti.

Il secondo set è del tutto a senso unico. Continua il festival degli errori da parte dell’argentino, totalmente in confusione e, in men che non si dica, Karen prende il largo sul 4-1 per poi chiudere l’incontro 6-2 grazie al settimo ace. Si tratta per lui della quarta semifinale in un Masters 1000, la prima dall’Open del Canada del 2019. Nel penultino round affronterà il connazionale e amico Daniil Medvedev.

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