Tsitsipas audace: "Voglio essere protagonista anche negli Slam"

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Tsitsipas audace: “Voglio essere protagonista anche negli Slam”

Il fresco campione delle Next Gen Finals di Milano punta in alto per la prossima stagione. E promuove l’occhio di falco live

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Era il favorito della vigilia a Milano e alla fine ha rispettato il pronostico. Il greco Stefanos Tsitsipas, n.15 del ranking ATP, si è laureato campione della seconda edizione delle Next-Gen Finals. Il suo percorso nel torneo non è stato così facile come ci si potrebbe immaginare, data la distanza in classifica con la maggior parte dei suoi avversari (5 degli otto partecipanti erano fuori dai primi 50). Dopo aver sostanzialmente dominato il suo girone, Tsitsipas è stato costretto a stare in campo cinque mini-set dal russo Andrey Rublev. Durante la partita, l’ellenico ha mostrato evidenti segnali di nervosismo ma è riuscito a cavarsela. In finale a metterlo alla prova è stato il coriaceo australiano Alex De Minaur, in una sfida che rivedremo spesso in futuro. Dopo aver perso il primo set, Tsitsipas ha conquistato i tre successivi parziali e gli ultimi due al tie-break.

Tutti segni inequivocabili che il greco non è dotato solo di un grande talento ma anche di enorme tenacia e freddezza nei momenti che contano. Con onestà e perfino un pizzico di arroganza, è stato lui stesso a sostenerlo nella conferenza stampa di fine torneo. “In questa settimana ho imparato di essere un lottatore. Ho un grande cuore”, afferma Tsitsipas, “Specialmente in momenti come oggi la mia attitudine è stata quella giusta. Non mi sono fatto divorare dalla pressione nonostante due match point persi al servizio. Sono rimasto nel match. Ho combattuto. E ho vinto i due tie-break. Quindi si questa settimana ho imparato che sono un gran lottatore. Che so giocare bene sotto pressione. È stata una gran settimana”.

Di certo non basta il cuore per vincere i tornei. Servono anche i colpi. Tra le armi presenti nel suo arsenale, l’elegante ed efficace rovescio a una mano è quello che ha ricevuto più celebrazioni da appassionati e addetti ai lavori. Tsitsipas però ha a disposizione anche un ottimo servizio, che questa settimana ha funzionato alla grande nei momenti importanti. “Ho servito benissimo. Spero di servire così in ogni torneo il prossimo anno. Ho giocato le palle break sul mio servizio in maniera matura”, sottolinea il giovane greco.

È di buon umore Tsitstipas e quando gli viene chiesta una valutazione definitiva delle regole di gioco utilizzate durante le Next Gen Finals scherza: “Dato che ho vinto non ne posso parlare male”. Poi si fa serio ed esamina una per una le innovazioni dell’evento milanese. “Ad essere onesto sono confuso. Non saprei dire quali mi sono piaciute e quali no”, ammette l’ateniese, “I giochi sono molto stressanti, senza i vantaggi bisogna stare più concentrati. Però questo sistema di punteggio ti dà più opportunità di fare il break. Per quanto riguarda il let non ci sono stati problemi. Non sono un grande fan del coaching e lo avete potuto notare dalla mia reazione di ieri”.

La reazione di Stefanos durante il match contro Rublev, che gli ha procurato una ferita all’unghia

Niente di sconvolgente, secondo Stefanos, ma neanche nulla abbastanza meritevole da essere implementato anche durante il resto della stagione. Anzi no. In un atto di fede nei confronti delle macchine, Tsitsipas si schiera a favore dell’estensione dell’occhio di falco a tutte le palle. “L’occhio di falco funziona: nessun errore, molto preciso, molto rapido”, sostiene “Meglio dell’occhio umano. Quindi mi piace. Spero di vederlo in più tornei nel futuro e credo che sia l’innovazione che preferisco”. Nonostante la giovane età, il greco si è fatto già un nemico: i giudici di linea, come testimoniato dalla battuta durante la cerimonia di premiazione (‘Ringrazio tutti: ball-boy, organizzatori, giudici di linea. Loro no, sto scherzando‘) Forse era meglio tenerseli buoni.

Il titolo delle Next Gen è la ciliegina sulla torta, al termine di una stagione fantastica che lo ha visto vincere ben 56 partite e passare da n.91 a n.15. Tsitsipas non vuole però esagerare l’importanza di questa vittoria. “Ovviamente vincere questo titolo significa molto per me e mi dà fiducia per quando affronterò in futuro questi ragazzi. Ma non è tutto”, afferma con franchezza, “Non mi renderà un giocatore più completo ad esempio perché non giocherò con queste regole il prossimo anno. È un evento particolare. E io ho traguardi più grandi sui quali mi voglio concentrare il prossimo anno”. Il greco non ha problemi a dire quali, scoprendo le sue carte. “Il prossimo passo è giocare bene negli Slam. Dove ci sono tanti punti in palio. Sarò testa di serie immagino nella maggior parte di essi. Devo cercare di sfruttare questa situazione per andare più avanti possibile”. Dopo la vittoria alle Next Gen Finals dell’anno scorso, il coreano Hyeon Chung ha immediatamente ottenuto la sua prima semifinale Slam agli Australian Open sconfiggendo l’attuale n.1 del mondo Novak Djokovic. L’ambizioso Tsitsipas non vuole essere da meno. E ha tutti i mezzi per riuscire in una simile impresa.

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