Contro le Top 10, le "ammazzagrandi" del 2018 - Pagina 2 di 4

Al femminile

Contro le Top 10, le “ammazzagrandi” del 2018

Da Bertens a Svitolina, da Jabeur a Sabalenka: chi ha fatto meglio in stagione contro le prime della classifica

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3. Le prime venti
Se il 44,4% di vittorie di Krunic in carriera contro le Top 10 (vedi prima) forse a prima vista non sembra un dato eccezionale, ricordo che bisogna tenere conto che nei primi anni di circuito è difficilissimo costruirsi un rendimento accettabile contro le più forti. Tanto per fare un esempio, l’attuale numero 1 del mondo Halep ha un bilancio complessivo del 43,5%, proprio dovuto agli anni degli esordi. E il 2018 è risultata appena la seconda stagione che Simona ha concluso con un bilancio in attivo (l’altra era stata il 2014). A proposito di Halep: veniamo alla valutazione esclusiva delle primissime. Con la terza tabella è presentato il bilancio relativo alle prime venti del mondo:

Rispetto al passato quest’anno si nota una differenza abbastanza netta tra le prime dieci e le seconde dieci della classifica. E anche la migliore in assoluto, Svitolina, ne fa parte. Sembra scontato ma non è così: nel 2017 la miglior percentuale di vittorie era stata della numero 14 Goerges, mentre nel 2016 comandava la numero 13 Azarenka (vedi tabelle in chiusura di pagina).

Nel 2018 le uniche due Top 10 a chiudere con un bilancio in negativo sono curiosamente le ultime due vincitrici Slam: Angelique Kerber (Wimbledon) e Naomi Osaka (Us Open). Del resto Kerber nel suo percorso vittorioso a Wimbledon non ha affrontato Top 10; le avversarie più alte in classifica sono state Ostapenko (12), Kasatkina (14), Osaka (18). In finale Angelique ha comunque dovuto sconfiggere Serena Williams che, appena rientrante, non aveva ancora un ranking consono (era numero 181).

Situazione in fotocopia per Osaka: la giocatrice più alta in classifica affrontata agli US Open è stata la numero 14 Madison Keys; poi però anche lei in finale ha trovato Serena Williams (allora numero 26), ugualmente con un ranking sottostimato. Attenzione però ad affidarsi solo ai numeri: ricordo per esempio che Naomi a New York ha superato anche Sabalenka, in quel momento con un 33 di ranking lontanissimo dal suo reale valore (come abbiamo visto da tutti gli indicatori di fine stagione). Sul piano strettamente numerico, senza ponderare le circostanze, risulta più complicato il percorso che Osaka ha dovuto fare per vincere Indian Wells, dove ha sconfitto la numero 1 del mondo Halep e la numero 5 Pliskova.

4. Confronto storico
Per chi fosse interessato a un confronto con gli anni scorsi, ecco le tabelle degli anni passati (sempre relative alle prime venti). Stagione 2017 con Julia Goerges ai vertici:

E la stagione 2016. Come detto, anche in questo caso comanda una giocatrice fuori dalle prime dieci come Vika Azarenka:

a pagina 3: Le imprese di Kvitova e Bertens. Il rendimento delle giocatrici italiane

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