Il tennis canadese in questi ultimi anni, soprattutto sul versante maschile, ci ha abituato a tirar fuori dalle sue cantine prodotti di grande qualità, e raramente questo genere di cose è frutto di casualità e fortuna. Molto più spesso invece, c’è dietro un grande lavoro di organizzazione: chi per primo riesce a calcare i grandi palcoscenici ha il compito di far conoscere al grande pubblico questo sport, in modo da far aumentare l’interesse e far sì che possa crearsi una tradizione partendo da risultati concreti. Questo ruolo lo ha svolto in maniera più che encomiabile Aleksandra Wozniak, nata a Montreal nel 1987 da genitori polacchi, che ha deciso adesso di ritirarsi dopo una carriera in WTA lunga 13 anni che l’ha vista raggiungere la posizione numero 21 del ranking.
La 31enne ha vissuto il suo periodo d’oro in giovane età: il suo unico torneo WTA è infatti arrivato nel 2009 a Stanford, quando Aleksandra, partendo dalle qualificazioni, batté tra le altre Schiavone, Stosur, Serena Williams (per ritiro) e in finale Bartoli. Questo titolo è stato il primo vinto nella storia del tennis da una giocatrice nata in Quebec, ma i suoi record non si esauriscono qui: per cinque anni è stata eletta giocatrice dell’anno da Tennis Canada e in Fed Cup ha difeso la sua bandiera in 36 tie vincendo 40 incontri in totale (di cui 32 in singolare). Il miglior piazzamento nel ranking è stato come detto alla posizione numero 21 raggiunta nel 2009 (quarta miglior canadese di sempre e prima ragazza del Quebec ad entrare nella top 50) e proprio in quell’anno si registra il miglior piazzamento a livello Slam: un quarto turno al Roland Garros. L’ultima finale della carriera l’ha raggiunta sempre in quell’anno, a Ponte Vedra Beach, sulla terra californiana (sconfitta dalla sua quasi omonima Caroline Wozniacki).
Quest’anno ha preso parte solamente a due eventi vincendo una sola partita e il suo ultimo torneo, che risale all’inizio di aprile, è stato l’ITF da $25.000 di Jackson, Mississipi dove è stata sconfitta al secondo turno. La ragione di questa sua latitanza dai campi da tennis l’ha spiegata lei stessa con le sue prime parole da ex giocatrice: “Gli ultimi anni sono stati difficili con tutti gli infortuni, ma ho sempre continuato a lottare perché ero ancora appassionata del mio sport. Adoro il tennis, ma a causa delle mie ferite, il mio corpo non è più in grado di esibirsi al 100%. È tempo per me di voltare pagina”. Il suo futuro è però un’incognita. “Mi sono presa il tempo di riflettere attentamente prima di prendere questa decisione. Ora sono pronta a vivere nuove esperienze. Non so cosa mi aspetti, ma mi piacerebbe poter tornare al mio sport, visto che mi ha dato così tanto nel corso degli anni”.
