Se qualcuno temeva che Bianca Andreescu, assoluta protagonista del torneo di Auckland sebbene sconfitta da Goerges in finale, potesse perdere in fretta la verve dimostrata in terra neozelandese, è arrivato il prima torneo 125k di stagione a rimarcare le qualità della tennista canadese. A Newport Beach la 18enne di origini rumene ha vinto il suo primo torneo di categoria (l’equivalente dei challenger maschili) dopo i nove allori nel circuito ITF: Andreescu si è persino permessa di stendere ai quarti di finale la connazionale Bouchard, segnalata in ripresa nelle ultime settimane, e dopo essere sopravvissuta a Maria in semifinale ha rimontato Jessica Pegula in finale, contrapponendo i suoi 6-4 6-2 al bagel subito nel primo set.

I punti conquistati con la vittoria del titolo permettono ad Andreescu di entrare in top 100 per la prima volta in carriera, diventando così la quinta tennista nata dopo il 2000 (Bianca è una classe 2001) a rompere questa barriera dopo Danilovic, Potapova, Ansimova e Yastremska; queste ultime tre vi sono ancora comprese.

SOGNANDO LA CALIFORNIA – Il torneo di Newport Beach è coinciso anche con la terza tappa delle Oracle Challenger Series 2019, mini-circuito che assegna una wild card maschile e una femminile per il combined di Indian Wells. La contesa è riservata ai tennisti statunitensi, e al termine di questo torneo la lotta sembra restringersi a due giocatrici: Lauren Davis e Jessica Pegula, che sono già scese in campo a Houston e hanno collezionato una finale e una semifinale a testa, tanto da ritrovarsi adesso appaiate a 153 punti. Sarà l’ultima tappa di Indian Wells – altro 125k che precede il torneo – a decidere chi riceverà l’invito per il primo Premier Mandatory stagionale. Chi farà più punti chiuderà in testa, salvo miracoli delle inseguitrici Vickery e Lepchenko costrette ad arrivare in fondo al torneo e sperare che le prime due facciano poca strada.