Madrid concede una wild card a Ferrer. Sarà il suo ultimo torneo

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Madrid concede una wild card a Ferrer. Sarà il suo ultimo torneo

Il campione spagnolo scioglie le riserve. Concluderà la sua splendida carriera alla Caja Magica. Già pronto per lui un invito per il main draw

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Ora è ufficiale. La Caja Magica di Madrid sarà il teatro dell’ultima partita da professionista di David Ferrer. Il campione spagnolo già l’anno scorso aveva annunciato che gli US Open 2018 sarebbero stati il suo ultimo Slam e che avrebbe terminato la sua carriera nella primavera del 2019 a Barcellona o a Madrid. Il recente annuncio della wild card offerta a Ferrer dagli organizzatori del Mutua Madrid Open ha poi fugato ogni dubbio. 

David è uno dei giocatori più importanti nel nostro paese, con una carriera da incorniciare, ma soprattutto è una persona eccezionale, una delle migliori che ho trovato nel circuito“, ha detto Feliciano Lopez, direttore del Mutua Madrid Open, oltre che avversario e compagno di Davis di Ferrer. “Ho condiviso molti anni con lui e posso dire che è stato un grandissimo piacere. È un onore per noi sapere che giocherà l’ultimo torneo della sua carriera al Mutua Madrid Open. Sicuramente sarà un ritiro emotivo, a casa e davanti ai fan che si sono emozionati per la sua grinta, la sua passione e il suo impegno. Ferrer può andarsene tranquillo perché ha dato tutto ciò che aveva dentro.” 

Queste ultime parole di Feliciano probabilmente descrivono benissimo l’eredità che David Ferrer lascerà alle sue spalle, una volta concretizzatosi il suo ritiro. Cresciuto tennisticamente nell’era dei cannibali Federer, Nadal e Djokovic, per non trascurare i vari Murray, Wawrinka e del Potro, si è ritagliato un suo spazio e ha raggiunto risultati invidiabili (su tutti la finale al Roland Garros 2013 e il best ranking di numero 3). Poi però il fisico ha ceduto e senza la consueta velocità e resistenza, il suo tennis non è stato sufficiente a tenere il passo dei migliori.

Dopo due anni di flessione, che lo hanno portato anche a frequentare di nuovo il circuito Challenger (con tanto di titolo a Monterrey), anche il 2019 non è iniziato nel migliore dei modi. Ad Auckland, nel primo torneo della stagione, ha sì riportato una confortevole vittoria su Robin Haase, ma al turno successivo si è dovuto ritirare dopo appena due giochi per un problema al polpaccio. Il suo addio al torneo neozelandese è però stato piuttosto commovente. Un’uscita trionfale tra due fila di fan e addetti ai lavori che applaudivano lui che quel torneo lo ha vinto ben quattro volte. Sarà così in ogni evento che giocherà da qui a maggio, fino all’ultima meritata passerella di Madrid.

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