Dallas, Texas (indoor – 135.400$ +H)
Torneo a stelle e strisce al cento per cento l’RBC Tennis Championships of Dallas. L’evento più ricco della settimana del circuito Challenger, con ben 110 punti ATP in palio, ha visto trionfare Mitchell Krueger, nato e cresciuto proprio sui campi del T Bar M Racquet Club, in un tabellone che accoglieva ben 25 tennisti statunitensi su 48. Krueger ha conquistato il suo primo titolo marchiato ATP di fronte alla famiglia e agli amici, rimontando un set e un break di svantaggio al connazionale Mackenzie McDonald per imporsi 4-6 7-6(3) 6-1 in oltre due ore di gioco. Dopo ventun anni di storia il torneo di Dallas può festeggiare il primo “campione della porta accanto”, mentre lui si gode a venticinque anni il nuovo best ranking alla piazza 160 della classifica. “Sono stato raccattapalle qui, poi ho giocato le qualificazioni, e infine il tabellone principale” ha detto Krueger durante la cerimonia di premiazione. “Per un paio di anni non ho partecipato, perché avevo difficoltà con il gioco indoor. Ma questa off season ho lavorato duro, ho cambiato racchetta e impugnatura di dritto, e ho lasciato la USTA per tornare ad allenarmi col mio vecchio coach Dave Licker a venti minuti da qui“. Un grosso rischio che nel suo caso ha già dato i primi frutti.
Chennai (cemento – 54.160$ +H)
Se la Francia del presente vivacchia, pur dignitosamente, è a quella del futuro che bisogna guardare con occhi bene aperti. Dopo Ugo Humbert è definitiva anche la conferma dell’altro Next Gen transalpino, Corentin Moutet (in foto in testa all’articolo), testa calda ma mano di gran talento. Il diciannovenne ha conquistato all’Open di Chennai, in India, il suo terzo titolo Challenger, ed è il primo teenager da oltre dieci anni a riuscire a ottenerne almeno uno in tre stagioni consecutive. Seconda testa di serie del tabellone, Moutet ha dovuto rimontare per due volte un set di svantaggio nel suo percorso verso la finale contro l’australiano Andrew Harris, battuto con un doppio 6-3. “Ho cercato di fare del mio meglio e continuerò così” ha detto Moutet ai microfoni dell’ATP. “Devo continuare a migliorare il mio gioco, il ranking verrà dopo. Se do il massimo, mi muoverò sempre in avanti“. Da questo lunedì è numero 131 al mondo.
Budapest (indoor – 46.600€ +H)
Ottima settimana senza lieto fine per Roberto Marcora, che deve accontentarsi del trofeo di consolazione allo He-Do Hungarian Challenger Open. A festeggiare è Alexander Bublik, al termine di un match per il titolo a senso unico, 6-0 6-3. Il risultato schiacciante vale al ventunenne kazako (naturalizzato) il quarto titolo Challenger in carriera, e un record perfetto nelle finali a questo livello, ma non annulla le grandi prestazioni di Marcora sotto il tetto del SYMA Sports and Conference Centre: tre teste di serie sconfitte dall’azzurro, nell’ordine Gregoire Barrere, Zdenek Kolar, e Oscar Otte, a cui si aggiunge anche lo scalpo dell’ex numero 80 del mondo Norbert Gombos. All’aggiornamento delle classifiche di stamattina, il ventinovenne di Busto Arsizio è rientrato tra i primi 250 del mondo. Bublik invece, dopo una stagione 2018 segnata dalla rottura della caviglia, è nuovamente in top 150.