Il piccolo Humbert 'salva' la Francia a Marsiglia: nell'altra semi Tsitsipas e Goffin

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Il piccolo Humbert ‘salva’ la Francia a Marsiglia: nell’altra semi Tsitsipas e Goffin

Ugo Humbert, classe 1998, giocherà la prima semifinale della sua carriera. Sfiderà Kukushkin. Dall’altra parte Tsitsipas festeggia il best ranking e vede la top 10

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Ugo Humbert - Parigi-Bercy 2018 (foto @Sport Vision, Chryslène Caillaud)
 

Nell’edizione dell’Open 13 di Marsiglia che sembrava ormai rassegnata a concludersi senza un francese impegnato nelle fasi calde, con Simon e Paire braccati – e poi sconfitti secondo pronostico – da Goffin e gli altri eliminati prima del previsto, ci ha pensato Ugo Humbert a sventare la ‘minaccia’ che il torneo di Marsiglia ha dovuto fronteggiare solo quattro volte da quando, nel 1993, è entrato in calendario. Le ultime semifinali senza giocatori francesi si erano viste nel 2011, quando Soderling e Cilic giocarono la finale dopo aver sconfitto due russi, rispettivamente Tursunov e Youzhny.

Humbert, anni 20, mancino longilineo dotato di buon servizio e tennis non convenzionale, ha approfittato dell’incrocio non impossibile con il tedesco Bachinger per raggiungere la prima semifinale della sua carriera nel circuito maggiore, dopo aver già vinto un torneo questo mese (il challenger di Cherbourg). Il risultato gli permette di festeggiare già il best ranking: mal che vada da lunedì sara n.63 del mondo. Non esplode colpi potentissimi il buon Ugo, che sfiora il metro e novanta e sa sfruttare molto bene la curva del servizio, ma tocca bene la palla e ha buone geometrie. Banalmente, gioca bene a tennis. Potrebbe però non bastare contro il furioso Kukushkin che ha respinto Rublev. Il giocatore che tira più piatto di tutti ha accettato solo un set di lotta con il russo, che qui a Marsiglia ha dato timidi segnali di ripresa dopo un 2018 funestato da infortuni e delusioni; poi Kukushkin ha trovato il modo di non far colpire da fermo il suo avversario e gli ha concesso pochi punti e un solo gioco.

Nell’altra semifinale si sfideranno Tsitsipas e Goffin, entrambi vittoriosi senza grossi patemi su Stakhovsky – lucky loser – e Simon, sesta testa di serie. L’incrocio tra il belga e il francese avrebbe potuto essere interessante, come già accaduto e per ragioni che abbiamo discusso qui, ma in realtà per via della scarsa vena di Gilou la partita non è mai davvero iniziata. Dopo aver vinto qualche scambio estenuante, prerogativa che lo accompagna anche nelle giornate peggiori, Simon si è fatto sfilare il servizio in un quinto game giocato secondo geometrie perfette da Goffin e di fatto non ha mai saputo abbozzare una rimonta né guadagnarsi una palla break.

Ha dispensato qualche perla qui e lì Stakhovsky, ma è stato troppo penalizzato dall’incapacità di rispondere al servizio solido di Tsitsipas. Il greco ha concesso i vantaggi solo nel primo game, poi ha veleggiato tranquillo attendendo l’occasione che si è presentata nel game finale del primo set, portato a casa con un bel passante di rovescio. Anche Tsitsipas può già festeggiare un miglioramento di classifica. Diventerà presto numero 11 del mondo, e vincendo il torneo andrebbe addirittura a soli 130 punti dalla top 10.

Risultati:

[1] S. Tsitsipas b. [LL] S. Stakhovsky 6-4 6-3
[3] D. Goffin b. [6] G. Simon 6-2 6-4
M. Kukushkin b. A. Rublev 6-4 6-1
[WC] U. Humbert b. [Q] M. Bachinger 6-3 6-3

Il tabellone completo

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