Monfils su Svitolina e il duro lavoro: "La ammiro, ma io non potrei comportarmi come lei"

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Monfils su Svitolina e il duro lavoro: “La ammiro, ma io non potrei comportarmi come lei”

Dopo la vittoria al primo turno a Dubai contro Cilic (“Fortuna. Se giochiamo domani magari vince lui”), Gael racconta la storia d’amore con Elina. “Siamo diversi, questo è il bello. E ora abbiamo motivazioni ulteriori per fare bene in campo”

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Elina Svitolina e Gael Monfils (foto via Instagram, @g.e.m.s.life)
 

dal nostro inviato a Dubai

Sono indubbiamente la coppia del momento, almeno in ambito tennistico: Gael Monfils e Elina Svitolina fanno parlare tabloid, social e media specializzati non solo per l’interesse glamour suscitato dall’amore tra due affascinanti giovani sportivi, ma soprattutto per quanto di buono stanno facendo nella loro professione. Si mormorava di una storia tra i due da qualche mese, ma solo a gennaio Gael ed Elina hanno deciso di farsi vedere pubblicamente e ufficializzare il loro amore. Una scelta che non ha pesato in negativo sul loro rendimento, anzi. Ma se la tennista ucraina da due anni è quasi ininterrottamente nella top 10, il francese era reduce da due stagioni travagliate per i vari infortuni muscolari che lo avevano costretto a giocare saltuariamente e fatto uscire dai primi dieci del ranking, zona nella quale aveva invece terminato il 2016.

Elina, vincitrice a Dubai due volte (2017 e 2018), ha giocato qui la settimana scorsa, fermata solo in semifinale, al tie break del terzo, da Belinda Bencic. Gael, dopo aver fatto semifinale a Sofia, ha vinto il torneo più importante della carriera a Rotterdam, appena dieci giorni fa. Con ogni probabilità per raggiungere la sua amata, il 32enne francese ha deciso quest’anno di giocare a Dubai per la terza volta nella sua lunga carriera. Ieri (martedì) ha ottenuto, grazie a un’ottima prova, una bella vittoria su Marin Cilic, 10 ATP, sconfitto per la quarta volta in altrettanti precedenti, una circostanza che Gael ha provato a sminuire in conferenza stampa: “Solo fortuna, si sa come è nel tennis: magari ci gioco contro domani e lui vince. Semplicemente, oggi ho giocato un pochino meglio di lui”.

Monfils si è fatto molto amare ieri sul Centre Court: la sua estrosità e generosità sono state molto apprezzato dal pubblico del torneo, che lo ha sostenuto durante tutto l’incontro. Chiaramente anche la stampa locale ha dedicato molto spazio alle sue dichiarazioni post match, come ha fatto anche Sport 360, il quotidiano sportivo in lingua inglese venduto qui a Dubai. Molte domande, inevitabilmente, sono state fatte riguardo la sua storia con Svitolina, e Gael non si è sottratto a soddisfare la curiosità dei giornalisti. Ha dato il suo punto di vista sulla relazione e sulla fidanzata, definita “troppo seria” per lui relativamente al modo con cui si approccia al tennis, ma sottolineando anche che proprio il loro modo diverso di vivere la professione (ne aveva parlato pochi giorni fa anche la stessa Elina) è uno dei segreti della loro relazione.

Ammiro quello che sta facendo, come lavora duramente, la mentalità che ha. Davvero è incredibile dove sia riuscita ad arrivare, ma le dico anche sempre che non riuscirei a comportarmi come lei, in maniera così seria. Però, ovviamente non ho nulla da criticare: facendo così è arrivata dove è adesso e probabilmente crescerà ancora”. Gael ha anche spiegato come i due si stimolino a vicenda: “Credo che adesso scendiamo in campo con la motivazione extra di rendere l’altro fiero dei nostri risultati. Sono felice quando vince”. 

Monfils non si è tirato indietro dal precisare il suo tipo di approccio al tennis: Chiaramente anche io sono professionale, come ogni tennista che arriva in alto. Per essere tornato alla classifica attuale ho dovuto impiegare tanto tempo e lavoro, sia col mio coach, che con me stesso, per trovare le giuste motivazioni. Ma non nascondo, ripeto, che il mio modo di vivere il tennis sia differente dal suo: entrambi proviamo a salire il più in alto possibile in classifica, ma attraverso modi differenti e diverse culture. Credo sia il bello di una storia come la nostra”.

Gael ha concluso dando un punto di vista sul suo modo personale di vivere il tennis, più rilassato e scanzonato di quello della maggioranza dei suoi colleghi. Non credo che tanti tennisti sarebbero capaci di fare i miei risultati con il mio modo di vivere il tennis. Non sono abituato e forse capace ad allenarmi come fanno loro, però penso anche che sarebbe più facile per me abituarmi al loro metodo che, piuttosto, per loro farlo col mio”. Oggi Monfils, ironia della sorte, opposto nel secondo turno a Baghdatis, affronterà proprio uno dei pochi tennisti capace di capire e condividere il suo stesso approccio alla professione.

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