Federer combatte anche contro se stesso: semifinale n.11 a Dubai

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Federer combatte anche contro se stesso: semifinale n.11 a Dubai

Lo svizzero non particolarmente centrato da fondo campo rimonta nel primo set e poi chiude nel secondo su Fucsovics. Il 100esimo titolo ora non è lontano

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Roger Federer attore in campo e fuori: in questo spot è lui l’anima della festa

dal nostro inviato a Dubai

Più gioca, meglio si esprime: vedendo il cammino di Federer nella ventisettesima edizione del torneo di Dubai, viene da pensare così, anche se in conferenza stampa, quando Ubitennis gli ha chiesto cosa ne pensasse a riguardo, ha minimizzato. “Credo di sì, di aver giocato meglio, ma è anche normale. È molto raro il contrario, che si giochi un match orribile nei quarti o in semifinale. Più si va avanti nel torneo, più ti abitui alle palline, a come la palla viaggia nell’aria, ti sai muovere anche meglio nel campo prendendo i giusti riferimenti. Inoltre, qualche volta dipende da chi affronti nei primi turni o dopo, anche questo può farti giocare meglio o peggio. Oggi c’erano buone condizioni di gioco e il tennis di Marton, senza top spin e con rovescio a due mani, mi ha fatto lavorare molto stasera. Credo che questa partita alzerà di una tacca il livello del mio gioco”.  

Non è ovviamente ancora il Federer visto nei primi mesi del 2018 o, tantomeno, stiamo avendo a Dubai una versione di questo campionissimo minimamente vicina a quella ammirata a ottobre a Bercy con Djokovic. Però, lo svizzero ha portato a casa la terza vittoria di fila contro un buon giocatore, un tennista, tra l’altro, che non regala nulla e può dirsi soddisfatto di come stia avvenendo il ritorno nel circuito in un torneo dal tabellone non facile.

Anche Fucsovics, dunque, terzo top 40 sconfitto in questa settimana, si deve arrendere al sette volte campione del torneo, che conquista la sua undicesima semifinale negli Emirati Arabi (ne ha poi vinte tutte meno una, perse solo nel 2013 da Berdych). Roger, sebbene la classifica dicesse il contrario (Verdasco e Kohlschreiber sono qualche posizione avanti di Fucsovics) affrontava quello che sin qui era l’avversario per certi versi più difficile in questa sua quattordicesima avventura a Dubai. Non inganni l’unico precedente tra i due, risalente agli Australian Open 2018, con lo svizzero vincente in tre set: tredici mesi fa Roger era 2 ATP vinceva il suo ventesimo Slam, mentre l’ungherese era 80 del mondo. Soprattutto, a differenza dei trentacinquenni avversari affrontati lunedì e ieri, il campione di Wimbledon juniores 2010 non è in un periodo di crisi di risultati, né in fase calante della carriera: al contrario, è un giocatore in ascesa. La 35esima posizione nel ranking è il suo attuale best ranking, confortato dalla finale di Sofia e dai quarti poi raggiunti a Rotterdam nelle ultime settimane.

Ci sono ventuno gradi nella sera di Dubai, rinfrescata da una leggerissima brezza e da un cielo coperto: alla fine del decimo gioco una improvvisa quanto davvero inusuale – per queste latitudini – pioggia interrompe il gioco dopo quaranta minuti di buona partita, ancora non entrata però nel vivo. Poco da raccontare prima di questa interruzione: l’unico game che va ai vantaggi è il primo. Roger non parte brillantemente come nei due precedenti turni superati e deve fronteggiare una palla break, dalla quale si cava d’impaccio con il servizio. Non può piovere per sempre, tantomeno a Dubai: si riparte dopo appena 15 minuti dell’inizio della pausa. Roger inizia nuovamente peggio e rischia, trovandosi 0-30, ma si cava d’impaccio. Il tie-break regala tutte le emozioni che i precedenti dodici game non avevano dato: un errore di dritto di Federer dà mini break a Fucsovics, che poco dopo si ritrova sotto 4-6.

In questo frangente, l’ungherese ricorda al mondo del tennis perché non abbia ancora mai vinto sinora (nei sette precedenti tentativi) contro top 10. Sul primo set point Marton affossa in rete un brutto dritto, facendo rientrare in gara Roger, che annulla il secondo set point venendo a prendersi a rete un bel punto. Un altro servizio vincente e un nuovo dritto  affossato a rete da Fucsovics, regalano, dopo un’ora di gioco, il primo set al campione svizzero. 

Fucsovics commette probabilmente l’errore di pensare troppo alla grande occasione sprecata e subito, in avvio di secondo set, concede, ancora sbagliando col dritto, il break a Federer. La partita sembra finita, considerando il rendimento al servizio di Roger, la sua esperienza e l’inerzia dell’incontro. Deve pensarla così lo stesso Federer, che si distrae il giusto che basta per smarrire il servizio nel corso del quarto gioco, affossando in rete il dritto. Lo svizzero si rende conto dell’errore commesso e si innervosisce: nel corso del settimo gioco subisce anche un warning per word abuse (a causa di una parolaccia). Roger in questi minuti della partita guarda molto verso il suo angolo (c’è anche mamma Lynette a sostenerlo in tribuna).

Si arriva al nono game, il più lungo dell’incontro (e non solo per la seconda interruzione per pioggia, questa volta di dieci minuti). Questo gioco dura venti punti e Roger ha quattro palle break e su tre ha più di un rimpianto per come se le gioca. Sulla quinta lo aiuta però Fucsovics, che spedisce in corridoio il dritto lungolinea. Nel decimo gioco, quando il venti volte campione Slam serve per il match, arriva ancora qualche brivido di adrenalina per i suoi tifosi: Roger prima si ritrova 0-30, poi si vede annullare brillantemente dal magiaro il primo match-point. Due servizi vincenti risolvono però la pratica: venerdì giocherà contro Borna Coric. Sarà ancora più difficile per lo svizzero, ma se il suo livello continuerà a salire, resta il favorito.

Certo la semifinale contro Borna Coric, vittorioso per la terza volta consecutiva al tie-break decisivo su Basilashvili, non può lasciar tranquillo lo svizzero. Il croato ha vinto gli ultimi due precedenti: la finale sull’erba di Halle e la semifinale sul cemento di Shanghai 2018. La costanza di Borna da fondo campo potrebbe mettere in crisi la tenuta fisica e mentale del vecchio leone mai domo.

Risultati:

[5] S. Tsitsipas b. H. Hurkacz 7-6(4) 6-7(1) 6-1
G. Monfils b. [Q] R. Berankis 6-1 6-7(3) 6-2
[6] B. Coric vs N. Basilashvili 4-6 6-2 7-6(1)
[2] R. Federer b. M. Fucsovics 7-6(6) 6-4

Il tabellone completoI

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