I sorrisi di Roger e Felix. Avanti i gemelli diversi (Crivelli). Torino è al passo decisivo (Guerrini)

Rassegna stampa

I sorrisi di Roger e Felix. Avanti i gemelli diversi (Crivelli). Torino è al passo decisivo (Guerrini)

La rassegna stampa di martedì 26 marzo 2019

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I sorrisi di Roger e Felix. Avanti i gemelli diversi (Riccardo Crivelli, Gazzetta dello Sport)

L’arena è grande e un po’ rumorosa. Quisquilie. Roger Federer si è adeguato presto alla nuova location di Miami, l’Hard Rock Stadium e dopo i balbettii contro Albot, nella seconda uscita alza l’asticella e con 35 vincenti ammansisce un Krajinovic comunque eccellente. C’è un altro nato l’8 agosto che comincia a inanellare traguardi che contano. Ebbene sì, Felix Auger-Aliassime condivide lo stesso genetliaco del Divino, però con 19 anni di distanza. È un predestinato, e non solo per la data: lo si diceva già da quattordicenne, quando diventava il più giovane di sempre a qualificarsi per un Challenger e poi il primo giocatore del 2000 a conquistare un punto Atp. Con gli ottavi a Miami, adesso il figlio del togolese Sam, che lo ha avviato alla racchetta, e della canadese Marie, si è guadagnato l’ingresso nella top 50 e neanche a dirlo è il primo 2000 a riuscirci. E d’improvviso una nazione senza tradizioni almeno fino al 2007, quando venne inaugurato il centro federale di Montreal, si ritrova con due possibili futuri dominatori del circuito maschile (c’è anche Shapovalov) e con una ragazza, Bianca Andreescu, pure lei del 2000 (un’annata che rischia di diventare piuttosto interessante), già capace di vincere un torneo monumento come Indian Wells (anche se dopo le polemiche seguite alla vittoria contro la Kerber per quei time out medici un po’ troppo telecomandati, ieri si è ritirata per davvero per problemi alla spalla destra). Felix, che a inizio stagione era 108 del mondo, a febbraio ha giocato la prima finale in carriera, a Rio e secondo uno dei suoi coach, Frederic Fontang, l’esperienza gli è servita per crescere: «Aver messo insieme più vittorie nella stessa settimana ha accresciuto la sua confidenza, l’anno scorso soffriva la pressione, adesso è più tranquillo. E poi è un ragazzo educatissimo e sa che serve pazienza per arrivare in alto» […]

Torino è al passo decisivo (Piero Guerrini, Tuttosport)

Torino è al passo decisivo. Ottenute le garanzie dal Governo, dopo la pressione esercitata dalla giunta del sindaco Chiara Appendino, bisognava trovare l’ente che rilasciasse l’ornai nota fideiussione richiesta dall’Atp Tour alle candidate per ospitare quello che un tempo si chiamava Masters. E nelle ultime ore pare che le forze politiche abbiano trovato la soluzione. O che la stiano trovando, dipende da dove le voci arrivano. Del resto il tempo stringe, entro giovedì il board dell’Atp Tour annuncerà la propria scelta per la città ospitante le Atp Finals dal 2021 al 2025. Richiesta come detto una garanzia di 78 milioni di euro che in parte è stata coperta dal Governo, in parte dalle amministrazioni locali, ma anche dall’imprenditoria cittadina nei giorni in cui tutto sembrava perduto. C’è dunque fiducia. Le avversarie principali restano Londra (che però non vuole aggiungere cifre alle somme fornite in passato) e Tokyo che invece non sarebbe graditissima ai giocatori per la trasferta successiva al Masters 1000 di Parigi che chiude la stagione dei tornei e non è molto gradita neppure per una questione di orari televisivi. Torino avrebbe dunque incassato anche il sì della parte americana, visto che Manchester e Singapore non pare abbiano chance. Ma in questi casi e soprattutto se emergono indiscrezioni soltanto sul fronte italiano, è sempre bene tenere aperto il finale. Fatto è che ieri il Consiglio Regionale piemontese ha ufficialmente approvato la norma (nel ddl 366) per promuovere la candidatura del Comune di Torino all’organizzazione delle Atp Finals 2012-2025. Il contributo pluriennale complessivo è di 7,5 milioni di euro e concorrerà alle fonti di copertura per l’evento, era stato approvato in commissione il 5 marzo. Non una novità, ma un altro passo. Sapremo a ore se ha pesato in modo definitivo la posizione di Chiara Appendono, appoggiata dalla componente Cinque Stelle in Governo (con il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Simone Valente) […]

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