Miami: Federer versione super-lusso, è ancora semifinale

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Miami: Federer versione super-lusso, è ancora semifinale

Altra grande prestazione di Roger Federer, Kevin Anderson si batte ma non può nulla. Semifinale contro Shapovalov

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Roger Federer al Miami Open 2019 (foto Twitter @ATP_Tour)
 

[4] R. Federer b. [6] K. Anderson 6-0 6-4

Da Miami, il nostro inviato

Non capita spesso che Federer inizi a giocare in uno stadio per tre quarti vuoto. È capitato stasera al Miami Open, quando la maggior parte degli spettatori della sessione serale sono stati colti di sorpresa dal rapido epilogo della prima semifinale femminile e dieci minuti prima dell’inizio di Federer-Anderson erano ancora invischiati in file bibliche ai ristoranti e ai bar. I primi tre game della partita sono stati accompagnati da un continuo sciame di persone che andavano dalle aree ristoro dello stadio alle tribune temporanee in mezzo al prato, tanto che gli uscieri hanno dovuto lasciare entrare tutti quanti anche durante il secondo e il terzo game per smaltire la folla.

Ci sono voluti quasi tutti i 26 minuti del primo set per riempire l’arena che se da un lato non ha certo avuto in offerta un parziale combattuto, dall’altro ha potuto gustare (almeno quelli che non erano in fila al bar) uno dei migliori Federer da parecchio tempo a questa parte: centratissimo nei colpi, soprattutto con il rovescio, mobilissimo da fondo, ispirato nelle palle corte e micidiale con il rovescio tagliato a far scendere dal terzo piano il fenicottero Anderson, ha consegnato all’archivio degli highlights un paio di punti memorabili, oltre che il primo “6-0” nella carriera del sudafricano nel primo set.

Appena Federer è tornato in dimensione umana iniziando a sbagliare qualcosa, ecco che Anderson ha subito iniziato a pungere con servizio e risposta, conquistando il suo primo game dopo oltre tre quarti d’ora di match sullo 0-6 0-2 e addirittura contro-breakkando lo svizzero poco dopo passando a condurre per 4-3. Ma nel successivo turno di battuta, in un game-record da 22 punti, Anderson ha ceduto di nuovo il servizio, per la quinta volta nella serata, nonostante un gran cuore e il suo miglior tennis probabilmente di tutto il torneo, ma alla fine è dovuto capitolare.

Terza grande prestazione di fila per lo svizzero, che nella sua settima semifinale al Miami Open incontrerà Denis Shapovalov in una sfida inedita tra due giocatori di generazioni diverse: quando Shapovalov nasceva, il diciassettenne Federer era già n. 128 della classifica ATP e si stava preparando a giocare il suo primo torneo di Montecarlo.

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