Miami: Shapovalov quanto basta, sarà sfida con Federer

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Miami: Shapovalov quanto basta, sarà sfida con Federer

Match bruttino tra Denis e Frances Tiafoe. Terza semifinale “1000” per il canadese

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[20] D. Shapovalov b. [28] F. Tiafoe 6-7(5) 6-4 6-2

da Miami, il nostro inviato

Partita molto più importante che bella tra Denis Shapovalov e Frances Tiafoe, che scendono in campo sul Grandstand invece che sul centrale a causa della pioggia del pomeriggio. I precedenti sono 1-1, entrambi sul duro l’anno scorso, le premesse per un match equilibrato ci sono. Fin dall’inizio, quello che cerca di fare gioco è Denis, che tira forte e comanda gli scambi appena può, dall’altra parte Frances molla le sue frullate di dritto “alla Sock”, e si mette a palleggiare di regolarità, sbagliando praticamente nulla.

Le uniche variazioni di Tiafoe sono alcune palle corte, anche ben piazzate a volte, ma è chiaro che chi ha preso il centro del ring è Shapovalov. Nell’undicesimo game, però, è il canadese a scricchiolare per primo, annullando palla break con un bel servizio, subito dopo tocca a Frances salvarsi a sua volta da una palla break che ovviamente era anche un set point (drittaccio in corridoio di Denis). Nel tie-break, le incertezze di Shapovalov aumentano, Tiafoe continua a stare solido e a manovrare bene da fondo, ed è 7-5, un set a zero per lui, per quanto visto finora più regalato da Denis che conquistato da Frances.

Nel secondo set le cose non cambiano, ma Tiafoe inizia a commettere diversi errori, cedendo due volte il servizio e andando sotto 5-1. Qui è Shapovalov ad avere un altro passaggio a vuoto, che consente allo statunitense di riavvicinarsi fino al 4-5, ma poi Denis si concentra con la battuta e il dritto e chiude 6-4. Onestamente, una partita bruttina, giocata a sprazzi da Shapovalov, e di pura regolarità da Tiafoe, che certo è un gran difensore e corre come una lepre, ma sta davvero facendo vedere poco oltre a qualche botta estemporanea e a un paio di smorzate. Simpatiche, a ogni buon conto, le interazioni tra i due durante il match, si vede che hanno un buon rapporto, come quando si danno il “cinque” dopo una schermaglia ravvicinata a rete.

Nel terzo set, Shapovalov pare essersi scosso definitivamente, brekka due volte spingendo alla grande e incassando una buona quantità di gratuiti dell’avversario, e vola 5-2 in meno di mezz’ora. I lungolinea del canadese, anche se non arrivano a grappoli come contro Tsitsipas, sono sempre un piacere da vedere. Da parte sua, Tiafoe ha la colpa di non star tentando di fare nulla di più che rimettere e al massimo contrattaccare: il che può anche andare bene, ma se inizi a sbagliare prima tu, come si suol dire casca il palco.

Un minuto dopo, è 6-2 per Shapovalov, e terza semifinale “1000” in carriera, dopo Montreal 2017 e Madrid 2018. Come detto all’inizio, anche saper vincere partite non straordinarie, ma di gran peso, è molto significativo a questa età. Due canadesi tra i primi quattro, complimenti, in due tra l’altro fanno 37 anni, l’età del prossimo avversario di “El Shapo”. Bravo Denis, ora l’affascinante prima volta contro Roger Federer.

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