Papà Janowicz è di nuovo in pista: "Obiettivo stagione su erba". E punge la federazione

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Papà Janowicz è di nuovo in pista: “Obiettivo stagione su erba”. E punge la federazione

Dopo la sfilza di infortuni al ginocchio, il polacco si prepara al rientro: “L’obiettivo è restare in salute, altrimenti mi ritiro”. Poi punge la Federazione

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Jerzy Janowicz - ATP Challenger Bergamo 2017 (Credit Antonio Milesi)
 

Jerzy Janowicz ha deciso di tornare. Dopo l’ultimo (si spera) intervento al ginocchio il 28enne polacco è pronto a riprendere in mano la racchetta da tennis già dal mese di aprile, come ha dichiarato in un’intervista al quotidiano locale Sport.pl. È dal novembre del 2017 che non scende in campo in un incontro ufficiale, quando si ritirò a partita in corso contro Mikhail Kukushkin nel challenger di Bratislava. Da allora i problemi al maledetto ginocchio non gli hanno permesso di tornare ad allenarsi, ma un post su Instagram del 25 marzo rassicura gli appassionati: “Oggi ho fatto l’ultimo trattamento, incrociamo le dita affinché questo incubo sia finalmente finito”.

Durante il lungo periodo trascorso fuori dal campo l’ex semifinalista di Wimbledon è diventato padre in gennaio, ma sarà sufficiente questo enorme cambiamento nella sua vita per limare gli eccessi del suo carattere esuberante? Di certo non mancheranno gli stimoli per il prossimo rientro alle competizioni: “C’è ancora un po’ di dolore, ma nulla di terribile. Spero di tornare intorno a Wimbledon. Nel primo mese di allenamento mi dedicherò alla preparazione fisica con il preparatore atletico e il fisioterapista, poi inizierò a dedicarmi solamente al tennis, lo farò in Austria assieme a Guenter Bresnik“. Janowicz attualmente non ha punti ATP e assieme all’ex coach di Dominic Thiem dovrà ripartire dai tornei minori per tentare una nuova scalata alla classifica.

OBIETTIVI – Ma dove vuole arrivare il “nuovo” Jerzy? “L’obiettivo è solo uno: restare sano” ha detto il polacco. “Non provo ansia per il tennis, solamente per la mia salute. Se starò in salute, farò naturalmente dei passi in avanti in classifica, non credo ci dovrebbero essere problemi in termini di tennis. Mi è già capitato di stare fuori per sei mesi e poi tornare alle Olimpiadi di Rio. L’unico problema sarà il timore che possa di nuovo farmi male. In quel caso sarà molto difficile continuare“. 

In questi giorni ha anche scherzato pubblicando un pesce d’aprile su Instagram, in cui annunciava che la Federtennis Polacca gli avesse donato 700.000 Zloty (circa 165.000 €) per la riabilitazione. Una chiara frecciata alla Federazione, che l’ha abbandonato dopo i problemi fisici degli ultimi anni: “È triste che dopo aver giocato per otto anni con la nazionale polacca mi abbiano trattato così. La mia carriera è andata in rovina dopo la partita con la Slovacchia nel 2015. Il fisioterapista e il medico della squadra mi diedero l’ok per giocare, ma il mio ginocchio non era a posto. Dopo le due partite di singolare il dottore mi disse che avevo delle lesioni ai legamenti lunghe fino a 1,8 centimetri. Al di là di questo sono comunque triste per essere stato dimenticato da loro“.

Di recente il polacco ha anche commentato alcuni incontri in televisione, ma una volta ritirato probabilmente non imboccherà la strada delle telecronache: “L’ho fatto per curiosità, me l’ha suggerito un mio amico, Marek Furjan. Ho commentato due tornei, ma se dovessi farlo professionalmente sarebbe un bel problema con gli eventi in Australia a a causa del fuso orario!”

Infine Janowicz ha parlato di un giovane emergente con cui condivide i natali, il 22enne Hubert Hurkacz: “In verità non sto seguendo molto i tornei. Il 98% dei risultati che conosco me li comunicano i miei amici. Ho visto giocare Hubert e ho visto anche che di recente ha cambiato stile di gioco. Ha iniziato a essere più aggressivo in campo, prima restava troppo dietro al linea di fondo, ma considerando il fisico che ha stava sprecando il suo potenziale. Sono contento che abbia cambiato”.

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