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Nadal cede lo scettro anche a Barcellona. Thiem è implacabile
Maiuscola prestazione dell’austriaco che non cede mai il servizio in oltre 2 ore di gioco. Nadal resta a secco di titoli nel 2019. Il russo piega Nishikori dopo un match di altissimo livello

Dal nostro inviato a Barcellona, Federico Bertelli
Il tabellone completo
[3] D. Thiem b. [1] R. Nadal 6-4 6-4

TROPPO THIEM PER QUESTO NADAL – Sono da poco passate le 18.30 a Barcellona e scende il sole sulla pista intitolata a Rafa Nadal. E tramonta anche l’avventura del maiorchino nel torneo di casa. La partita può essere riassunta perfettamente in un gioco, l’ultimo: un game in cui c’è di tutto, la voglia di Nadal di non arrendersi, il ruggito del pubblico, la titubanza prima di Thiem di chiudere un match che avrebbe significato (e significherà) un ulteriore passo nel suo percorso di definitiva consacrazione come uno dei migliori giocatori sulla terra battuta. E la reazione dello stesso Thiem che si ribella alla storia, al contesto, e mette in chiaro la sua supremazia che oggi è stata evidente sia dal punto di vista tecnico che fisico. L’austriaco si va a prendere di prendere di prepotenza la vittoria rimontando da 0-40 e cancellando le uniche palle break concesse in tutto l’incontro.
Fin dalla compilazione del tabellone, questa era la partita che tutti aspettavano. E alla fine è arrivata. Dodicesimo incontro fra i due – e undicesimo su terra – per quella che sta diventando la rivalità più interessante degli ultimi anni su questa superficie. Thiem come noto è uno dei pochi ad aver battuto almeno tre volte Rafa su terra, impresa non riuscita neppure a Federer, il quale a onor del vero si è quasi sempre misurato con il miglior giocatore di sempre sulla terra battuta al picco della sua condizione psico-fisica. Fra i giocatori in attività per performance sulla terra battuta, Thiem si posiziona subito dopo i big 3 (Rafa-Nole-Roger, in ordine di performance sul rosso).
Nadal, dal canto suo, non arriva nelle migliori condizioni. La routine qua a Barcellona è quasi sempre stata un avvio discreto e da lì un crescendo poderoso, fino ad arrivare alla modalità ‘ciclonica’ a cui ci ha abituato ormai da più di dieci anni. Questa volta il motore continua a tossire e probabilmente anche i cavalli a disposizione non sono più gli stessi dei bei tempi. Ma Rafa rimane Rafa e, come sottolineato da Thiem ieri sera, affrontare Rafa su terra rimane una delle sfide più grandi che esistono. Le premesse per un grande match c’erano tutte, anche se sono state rispettate solo parzialmente, data la differenza di condizione e di fiducia fra i due: la versione odierna di Nadal è stata la migliore della stagione sulla terra battuta, ma Thiem si è dimostrato oggi di un altro livello.
Con questa sconfitta, Nadal arriverà a Madrid senza titoli in stagione per la prima volta dal 2004: staremo a vedere se sarà un campanello d’allarme preoccupante o un semplice ritardo nel percorso di avvicinamento al Roland Garros.
LA PARTITA – Nel primo set il dominio di Thiem è pressochè totale. Nei match persi contro Nadal in carriera la percentuale di punti vinti sulla seconda di Nadal era pari a poco più del 30%, oggi invece nel primo set si attestava intorno al 70%. Per dare un’idea di quanto sia cambiato il livello dell’avversario, fino alla semifinale un Rafa claudicante era comunque riuscito a vincere oltre il 69% dei punti sulla propria seconda di servizio. Il set si chiude con un 6-4 che in realtà va parecchio stretto a Thiem, considerando le sei palle break non sfruttate e l’assoluta intoccabilità sul proprio servizio (0 palle break per Nadal).
Nel secondo set, Thiem ha subito due occasioni di break immediato che però Rafa riesce ad annullare. Lo spagnolo non si da per vinto e le prova tutte, cercando di ingaggiare una guerra di top spin esasperati contro il rovescio di Thiem, che però ne esce con soluzioni pregevoli, venendo anche a rete a prendersi il punto. E ogni qual volta Nadal prova a spingere con maggiore intensità viene ricacciato indietro dall’austriaco, che disputa una prova perfetta sotto tutti i punti di vista. Arriva così inevitabile il break a favore di Thiem anche nel secondo set, con Nadal che allunga l’agonia cancellando altre quattro palle break (l’austriaco terminerà alla fine con una statistica di conversione di 2/12, a testimonianza dell’ardore agonistico comunque buttato in campo da Nadal).
Oggi però la differenza in campo era troppa, con Thiem che ha giostrato il gioco a suo piacere. Se in occasione delle altre vittorie si era percepito come i due livelli fossero comunque molto vicini, oggi Dominic ha invece lasciato una sensazione di controllo pressoché assoluto. Di seguito le dichiarazioni di post partita di Nadal e Thiem.
LE PAROLE DI RAFA – “Oggi ho giocato sicuramente la miglior partita di questa stagione di terra. Questa settimana è stata complicata, ma ho fatto la parte più difficile. Oggi ho gettato delle basi e ho comunque avuto buone sensazioni dal campo, sono stato competitivo fino alla fine, ho giocato contro un avversario di grande livello. Thiem ha giocato molto bene, io non ho giocato male, ma avevo bisogno di più partite. Thiem lo vedo bene come sempre. Sono comunque contento perché la settimana scorsa non avevo cominciato bene la stagione e sto ritrovando le sensazioni; questa settimana le cose sono migliorate e sono fiducioso per il proseguimento della stagione. Per il resto congratulazioni a lui, e gli auguro il meglio per domani.
La differenza oggi a mio avviso l’ha fatta il servizio. Ho servito male, specie con la seconda, che mi ha limitato anche sulla prima perché avevo paura di sbagliare. Lui poteva quindi attaccarmi sulla seconda, oltre che ricavare dal servizio un vantaggio evidente. Arrivato a questo livello della mia carriera, so quello che posso fare e so che se sono in grado di arrivare a qualunque traguardo. Il fatto di aver perso contro Fognini mi ha dato fastidio perché avevo giocato ad un livello tale per cui avrei avuto problemi anche con il 500 del mondo. Oggi con Thiem almeno stavo bene in campo”.
LE PAROLE DI DOMINIC – “Non ci sono grosse differenze tra questa e le altre vittorie con Nada. La mia tattica non è stata diversa, sono stato offensivo.Sono stato in controllo della maggior parte dei punti. Alla fine nell’ultimo game ero un po’ nervoso e magari ho preso qualche brutto decisione e lui ha fatto dei bei punti. Trovarsi sotto con Rafa 0-40 non è mai piacevole, ma grazie al servizio sono riuscito a far girare il game e a chiudere la partita. Ho visto le sue partite (di Medvedev, ndr) a Montecarlo e qui a Barcellona, il suo rovescio è ottimo, non sbaglia praticamente mai. Sarà una partita molto diversa ma spero di poter dare il meglio e vincere. Spero di poter affrontare ancora Nadal, è sempre un grande onore e una grande motivazione affrontarlo”.
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Roland Garros: ribaltone Zeppieri! Bublik sconfitto al quinto set
Il romano Giulio Zeppieri vince per la prima volta in un tabellone Slam, venendo dalle qualificazioni. Eliminato al quinto kazako: ora sfida a Ruud

G. Zeppieri [Q] b. A. Bublik 6-0 4-6 4-6 6-3 7-5
Giulio Zeppieri vince il primo match in carriera nel tabellone principale di uno Slam! Alexander Bublik si arrende in cinque set dopo 3 ore e 20 di battaglia: bravissimo il romano a rimanere agganciato al match quando è stato sotto 2 set a 1 e a ribaltare tutto nel quarto e nel quinto set, tornando a giocare un tennis aggressivo e coraggioso. “Zeppo” che non si è fatto condizionare dalla pazzia del suo avversario, ma è rimasto concentrato sul suo tennis: adesso sfida nel secondo turno a Casper Ruud.
Approccio al match decisamente rivedibile da parte di Bublik che quasi prende come uno scherzo il match tra risposte con i piedi vicino alla linea del servizio, palle corte sconclusionate, doppi falli e qualche servizio da sotto. Dal canto suo Zeppieri non si fa distrarre, sul suo servizio non concede praticamente nulla e quando lo scambio si allunga in risposta arriva generalmente un errore da parte del suo avversario. Il primo set scorre via velocissimo con pochissimo spazio di riflessione tra un punto e l’altro e il tennista romano se lo aggiudica per 6-0 in poco meno di 20 minuti.
Il kazako pone un po’ più di attenzione a inizio secondo set, Zeppieri si distrae un attimo e paga subito subendo il break in apertura di parziale con un paio di errori con il dritto. Il giocatore italiano recupera solidità con il servizio e sul 3-2 arriva il contro-break con un bel recupero di rovescio sulla palla corta, un errore di dritto di Bublik e una splendida risposta bassa che non permette al giocatore di origini russe di giocare una demi-volée competitiva. L’azzurro continua a giocare in modo troppo contratto e poco sciolto, cerca di uscire frettolosamente dallo scambio con la palla corta, ma il kazako gioca due punti con grande attenzione e si riprende il break di vantaggio, andando avanti 4-3. Un break che basta al numero 51 del mondo per vincere per 6-4 il secondo set: la smorzata funziona sempre meglio e sorprende sempre più spesso Zeppieri che ha perso sicurezze e tranquillità rispetto alla prima parte di match.
Terzo set che comincia sui binari nell’equilibrio: nessuno dei due prende il sopravvento dopo due set andati via rapidamente. Le prime possibilità ce le ha Zeppieri in risposta nel quarto gioco, andando sullo 0-40 con un doppio fallo e un errore a rete banale di Bublik, ma il kazako serve benissimo per annullare tutte e tre le palle break, compresa una seconda di servizio sulla riga. Il tennista romano commette qualche imperfezione sul 3-3, non viene aiutato dalla prima e concede una palla break, ma Bublik risponde con i piedi dentro al campo e non riesce a far partire lo scambio. Zeppieri incappa in un brutto game sul 4-4: sbaglia un comodo rovescio e una volée di rovescio sopra la rete e concede il break al giocatore di Gatcina che chiude senza problemi con la battuta il set sul 6-4.
Nel terzo gioco del quarto set, Zeppieri si ritrova in una situazione difficile, concedendo una palla break, ma gioca con coraggio, buttandosi avanti sulla prima di servizio e nei successivi due punti si prende rischi che pagano con il pressing di dritto. L’azzurro concede due palle break anche sul 3-3, ma le annulla aggrappandosi ancora al servizio e spingendo con i colpi di inizio gioco, riuscendo a far giocare Bublik in posizioni scomode e con i piedi fuori dal campo. Il ragazzo di Roma, dopo aver scampato il pericolo, ottiene il break che lo porta sul 5-3: una gran risposta e un dritto lungolinea e poi un brutto dritto in chop dell’avversario. Il kazako perde la pazienza, fracassa la racchetta Zeppieri trascina tutto al quinto set tenendo la battuta senza alcun problema a zero.
Anche nel quinto set Zeppieri inizia all’insegna del coraggio: una palla break da affrontare sotto 0-1 e un dritto all’incrocio delle righe dal centro del campo per annullarlo. In questa fase equilibrata della partita è proprio il dritto a dare soddisfazioni al giocatore romano anche in risposta, nel terzo game si ritrova 15-30, ma non riesce ad arrivare a palla break. Bublik ha un’altra palla break sul 2-1, ma ancora l’azzurro spinge con coraggio e spregiudicatezza sin dal primo colpo con il dritto e annulla la seconda chance del 3-1 con un errore di dritto del kazako che gioca con maggiore tensione rispetto agli altri momenti del match. I turni di battuta di servizio vanno via in maniera più rapida. La pressione si fa ancora sentire per il numero 51 del mondo: un errore di rovescio e un doppio fallo sul 5-5 per concedere due palle break all’azzurro che si prende l’occasione di andare a servire per il match con un altro errore dalla parte sinistra dell’istrionico kazako. Zeppo scaglia un ace, arriva benissimo sulla palla corta e Bublik affossa la risposta: l’italiano vince per la prima volta una partita nel tabellone principale di uno Slam.
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Roland Garros: il ritorno di Zverev è vincente, batte Harris in tre set. Avanzano Ruud e Paul
Il tedesco ha la meglio sul sudafricano n. 294 che non riesce a sfruttare le occasioni in due tiebreak. Vittorie anche del numero 4 del mondo e dell’americano, entrambe in 3 set

Non la miglior versione di Alexander Zverev ma è quanto basta per aver la meglio su LLoyd Harris con il punteggio di 7-6(6), 7-6(0), 6-1 in 2ore e 40′. Chissà cosa avrà pensato nel tornare in campo al Roland Garros da dove l’anno scorso uscì maledettamente sulla sedia a rotelle mentre era in lotta con Nadal per un posto in finale. Questo è ovviamente uno Zverev differente, ma vincere aiuta a vincere, anche se i sette doppi falli sono un dato su cui riflettere. Per continuare a essere protagonista nel torneo dovrà trovare più continuità con il servizio. Harris, da n. 294 del ranking, recrimina per le sette palle break non sfruttate che gli avrebbero dato un’altra prospettiva di gara.
IL MATCH – Primo set estremamente equilibrato, nel quale il tedesco va in sofferenza concedendo al suo avversario le uniche palle brek del parziale. Harris non riesce a concretizzare le occasioni avute con Zverev che si aggrappa alla sua prima di servizio ricavando anche 7 aces. Il sudafricano serve il 55% di prime di servizio ma con esse riesce a portare a casa l’88% dei punti. I brividi per Zverev arrivano nell’undicesimo gioco quando deve fronteggiare due palle break non consecutive. L’avversario gli dà una mano, ma riesce comunque a giocarsi le sue carte al tiebreak. Harris scappa via, ma commette un errore di rovescio che rimette in partita il suo avversario. Il tedesco ha due palle set consecutive, ma entrambe sorridono al sudafricano. Si gira 6-6, prima che Zverev cambi marcia e porti a casa il parziale.
Secondo set sulla scia del primo, con il grande rammarico per Harris di non aver sfruttato due setpoint consecutivi nel decimo gioco. Recrimina per un pizzico di sfortuna sul secondo punto set, con il nastro che rimette nello scambio Zverev e lascia di sasso Harris. Il pensiero del sudafricano rimane a quella grande occasione con la testa di serie n. 22 che riesce a recuperare da 40-15 e a portare a casa il break. Poi disfa tutto nel dodicesimo gioco, quando commette due doppi falli che rimettono in pista l’avversario. Grande scuola tedesca nel tiebreak con Zverev che infila un pesante 7-0 che vale il doppio vantaggio nei set conquistati. A cavallo tra la fine del secondo parziale e l’inizio del terzo, un Medical Time Out serve al sudafricano per farsi sciogliere tensione e cancellare un pò di stanchezza. Il problema fisico reale è al polpaccio della gamba sinistra che ne limita i suoi movimenti in campo. Molto più agevole il compito del tedesco nel terzo set: al servizio perde un solo punto nei primi suoi tre turni di battuta. Il break decisivo arriva nel corso del quarto gioco, alla seconda opportunità nel set capitata a Zverev: il sudafricano spara in corridoio un dritto non complicato da mettere in campo. E’ il preludio alla discesa del match, con Harris che ricorre al secondo Medical Time Out della gara, ricorrendo alla fasciatura al polpaccio sinistro. Conquistato il break anche nel sesto gioco, al servizio pasticcia un pò col solito doppio fallo e grazie a una palla corta chissà quanto voluta. La palla break in favore del sudafricano è annullata con la prima di servizio, poi basta un solo matchpoint per tornare ad alzare le braccia al cielo al Roland Garros. Per lui, adesso, la sfida con lo sloveno Alex Molcan che ha battuto in tre set Hugo Gaston, 6-1, 7-6(4), 6-4.
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Roland Garros: il ruggito di Fognini! Auger-Aliassime eliminato in tre set [VIDEO]
Eclatante risultato del ligure: battuto il n.10 del mondo, che non era al meglio fisicamente. Continua il bel Roland Garros degli azzurri

F. Fognini b. [10] F. Auger-Aliassime 6-4 6-4 6-3

Sesta vittoria su sei partite degli italiani al Roland Garros 2023. Grande impresa di Fabio Fognini: il ligure, pochi giorni dopo aver compiuto 36 anni, elimina Felix Auger-Aliassime, n.10 del mondo, in tre set. Fognini ha offerto un’ottima prestazione approfittando nel migliore dei modi di una condizione fisica non ottimale del canadese, che durante il match ha chiamato fisio e dottore. Ma questo nulla toglie alla partita di Fognini, sempre concentrato al netto di qualche piccolo passaggio a vuoto. Un gran colpo per il giocatore di Arma di Taggia, che approda al secondo turno dove affronterà l’australiano Jason Kubler in un match abbordabile.
FOGNINI DRITTONE DEL MATCH-POINTPrimo set: partenza lenta di Auger, ne approfitta Fabio
Inizia bene Fabio Fognini che dopo aver pareggiato i conti sul 1-1 vola fino ad aggiudicarsi il 4-1 pesante. Un gioco costante e con pochi errori quello dell’italiano che mettendo sotto pressione Auger sul rovescio porta a casa diversi punti, inoltre il tennista ligure tiene molto bene anche da fondo campo gestendo lo scambio. Al contrario molti gli errori del canadese che forza spesso il servizio incappato in doppi falli.
Al quinto game Auger si dà una scrollata breakkando Fognini e portando il punteggio sul 4-2, grazie anche a due doppi falli dell’atleta tricolore. Aliassime cerca di scuotersi ma il servizio non lo aiuta più di tanto. Si abbassa la qualità di gioco di Fabio che sul 4-3 e servizio perde lucidità concedendo una palla break che rischia di fare rientrare definitivamente nel primo set il canadese. Ma l’azzurro riesce a salvarsi. E successivamente non si fa pregare, chiudendo il primo set per 6-4.
Secondo set: pesano le condizioni non ottimali di Auger-Aliassime
Il primo game della ripresa è tenuto agevolmente dal canadese. Quello successivo di Fabio è complicato: Aliassime si guadagna due palle break che converte dopo un errore di misura di Fognini. La reazione del sanremese non si fa attendere: dopo un doppio fallo di Aliassime l’italiano controbreakka il canadese alzando la parabola dei colpi e inducendo Auger all’errore. Altro game e altre difficoltà per il n.10 del seeding: nel quinto gioco Fabio martella sul rovescio di un Aliassime spento per arrivare a palla break. Con l’errore successivo del canadese Fognini mette la testa avanti. Auger-Aliassime qui chiede un medical time out confermando la sensazione di non essere al meglio della condizione fisica.
Fabio prende il largo dopo aver salvato due palle del potenziale contro break (4-2). Nell’ottavo gioco altro capovolgimento di trama con Aliassime che infila il passante del 4-4, recuperando il break di svantaggio. Ma la brutta giornata canadese continua nel nono gioco con Fognini che brekka guadagnandosi la possibilità di servire per il match sfruttando le vistose difficoltà – fisiche e mentali – di Auger. Fabio si porta a tre set point, basta il secondo. Due set a zero per l’azzurro.
Terzo set: Fabio rimane concentrato e vince con punti di alta scuola
Il terzo set si apre con l’ennesimo break tricolore: un passante lungolinea di Fognini coglie impreparato il canadese che si ere lanciato a rete. Aliassime cerca adesso l’uno-due per abbreviare gli scambi. L’ennesimo break di Fabio nel terzo game sancisce di fatto la fine dell’incontro. Aliassime ci prova ma è chiaro ormai che non sia nelle condizioni di poter competere quest’oggi. Nel nono game Fognini delizia il pubblico del Court Simonne-Mathieu con una prodezza a rete, un colpo di polso di puro istinto. Auger finisce per concedere l’ennesima palla break a Fognini che rappresenta il primo match point. Fabio se lo prende con un tracciante di dritto in recupero.
LE PAROLE A CALDO – “Sono contento per la vittoria – ha detto a caldo Fognini nell’intervista in campo –, specialmente perchè è arrivata contro un giocatore come Felix. Si vedeva che in campo non si muoveva bene e gli auguro il meglio. Quanto a me, non so quanti altri Roland Garros giocherò quindi questa vittoria vale tanto”. Su questo, l’italiano aggiunge: “Devo pensarci, magari sono vecchio, ne ho giocato tanti. Ma sono fortunato, voglio vederla così, ho qualche anno in più ma mi posso ancora divertire a competere contro giocatori di questa generazione. Questo potrebbe anche essere l’ultimo Roland Garros, ma me lo voglio giocare al meglio, ora l’obiettivo è recuperare al meglio fisicamente”.
a breve il servizio completo
Damiano Cavallari – Matteo Beltrami