WTA
Madrid saluta Svitolina e Muguruza, avanti le altre big
Svitolina non è ancora pronta per questi livelli, prosegue il momento no di Muguruza e Karolina Pliskova si salva di un soffio contro Yastremska

da Madrid, il nostro inviato
Continua a esserci il sole e un cielo terso a Madrid, ma la prima domenica del torneo vede, rispetto a sabato, diminuire di almeno un paio di gradi (nelle ore più calde si sono raggiunti i 22 gradi) la temperatura. Ci si avvicina a grandi passi a quello che, secondo il meteo spagnolo, sarà un lunedì molto nuvoloso. Per fortuna il vento oggi ha continuato ad essere un fattore pressoché inesistente e così ci sono state le condizioni ideali per giocare a tennis.
Oggi erano programmati ben ventidue incontri del primo turno di singolare femminile, con l’esordio nell’undicesima edizione del torneo di ben dieci teste di serie, tra le quali quattro tra le prime cinque giocatrici al mondo. Ci sono state cinque sconfitte eccellenti (Svitolina, Keys, Wang, Georges e Wozniacki, con quest’ultima ritiratosi dopo tre game contro Cornet), ma solo la sconfitta dell’ucraina può essere considerata come l’uscita dal torneo di una vera favorita alla vittoria. Da queste parti è stata accolta male anche la sconfitta di Muguruza, ma non può essere definita una vera e propria sorpresa. L’ex numero 1 del mondo e 20 WTA non ha mai fatto bene nel torneo di casa: in otto partecipazioni ha vinto appena sei partite. Oggi contro Martic, 36 WTA, Garbine ha combattuto e fatto del suo meglio, ma è venuta meno nei momenti decisivi dei due parziali, persi entrambi dopo un lungo equilibrio (la partita è durata poco meno di due ore).
Non ha problemi la numero 1 al mondo, Naomi Osaka: aprendo il programma sul Manolo Santana, è riuscita a esorcizzare il personale tabù con questo torneo nel quale nelle due precedenti partecipazioni non aveva mai vinto una partita. Non era un avversario semplice, il suo: Dominika Cibulkova ha vinto solo tre partite in questo 2019, ma qui nel 2016 fu finalista ed è giocatrice capace di esaltarsi contro le migliori (ha sconfitto ben cinque volte in carriera chi era al vertice della classifica). La giapponese, arrivata a Madrid reduce dall’aver vinto cinque partite nei quattro tornei giocati dopo Melbourne, ha vinto in 42 minuti un primo set lottato più di quanto faccia pensare il punteggio. Naomi si è poi trovata a rincorrere nel secondo set sino al 2-4, prima di rimontare e portare al tie-break l’esito del parziale. Nel gioco decisivo Osaka, trovatasi avanti 5-2, si è fatta prima rimontare sul 5 pari e poi annullare, con un bel dritto incrociato, un match point sul 6-5. La seconda palla match, sul 7-6, è stato quello buona: il rovescio di Dominika terminava lungo e Naomi portava così a casa la vittoria e la possibilità domani di continuare il suo torneo contro la 22enne spagnola Sorribes Tormo, 75 WTA.
Tra le teste di serie più alte, vincono senza soffrire più di tanto anche Simona Halep, Angelique Kerber e Sloane Stephens. La numero 3 del mondo, finalista qui nel 2014 e vincitrice nel 2016 e nel 2017, come sempre è stata sostenuta dalla comunità rumena che frequenta la Caja Magica (abbiamo visto diverse bandiere rumene anche nei campi secondari per Copil e Cirstea) nel suo match di primo turno contro la qualificata Gasparyan. Simona, in vantaggio 6-0 4-1, si è un pò rilassata permettendo alla russa di annullare un match point nell’ottavo gioco: la vittoria è stata solo rimandata a quello successivo, con la rumena che in un’ora e quindici minuti ha guadagnato il pass per il secondo turno.
Kerber aveva un esordio nel torneo da prendere con le molle: sulla superficie che meno ama (sulla terra rossa all’aperto non raggiunge una finale dal 2010) e in un torneo nel quale aveva vinto appena sette partite in sei partecipazioni, una top 30 come Tsurenko, che l’aveva già sconfitta in uno dei tre precedenti, era un’avversario davvero insidioso. Invece, la tedesca non ha incontrato particolari difficoltà a vincere il match con un netto 6-3 6-2 in 75 minuti di partita.
Molto più sofferta la vittoria di Karolina Pliskova, che affrontava l’ancora diciottenne (ma top 40) Yastremska, in uno scenario, come quello dell’Arantxa Sanchez, nuovamente gremito di folla e ideale per una partita emozionante e per larghi tratti ben giocata. La numero 5 al mondo, dopo aver perso un primo set che conduceva sul 4-2, si è trovata a un passo dall’eliminazione. Nel corso di un decimo gioco del secondo set durato sedici punti, ha infatti annullato ben quattro match point alla sua giovanissima avversaria. Dopo essersi salvata dall’orlo del baratro, Pliskova ha ritrovato la fiducia nel proprio gioco, mentre l’ucraina ha calato un pizzico -per intensità e precisione- il livello dei suoi colpi. Karolina ha vinto di lì a pochi minuti il tie-break per sette punti a cinque, in un contesto in cui era chiaro come fosse ormai lei a condurre le danze. Dopo il gioco che l’aveva vista a un passo dalla sconfitta, il servizio tornava a funzionarle alla grande: la numero 5 del mondo sui propri turni di battuta non faceva mai arrivare Yastremska ai vantaggi. Bastava così un passaggio a vuoto da parte dell’ucraina, nell’ottavo gioco del set decisivo, per consegnare il match alla Pliskova.
Continua la maledizione Madrid per Elina Svitolina: la due volte campionessa del Foro Italico nel Mutua Madrid Open, in sei partecipazioni, ha vinto appena tre partite. Uno score incredibilmente negativo per la numero 6 del mondo, reduce da un periodo di inattività a causa di un infortunio al ginocchio, alla quale non è bastata la presenza nel suo box del fidanzato Gael Monfils per trovare la carica necessaria ad avere la meglio su Pauline Parmentier, 69 WTA. La 24enne ucraina non perdeva contro una giocatrice dalla classifica peggiore della francese da giugno 2017: davvero una brutta sconfitta per lei, partita malissima nel primo set (è stata sotto 1-5), compromesso irrimediabilmente. Indietro di un break anche nel secondo, Elina ha mostrato la sua proverbiale voglia di vincere rimettendolo in equilibrio e portandolo al tie-break. Ma oggi ha meritato Parmentier che, dopo essersi vista annullati due match point, con freddezza ha portato a casa, a 33 anni, la vittoria più prestigiosa della carriera (non era mai riuscita a eliminare una top 10) col punteggio di 6-4 7-6.
Tra le teste di serie, esce di scena anche la numero 16, Julia Georges, sconfitta da Kuzmova. La tedesca conferma di non stare vivendo un buon periodo di forma -quella di Madrid è la sua quinta sconfitta nelle ultime sette partite giocate- e dopo aver sempre vinto sulla slovacca, senza perdere nemmeno un set, le quattro volte che l’aveva affrontata, ha rimediato la terza eliminazione della carriera al primo turno di Madrid. Sul campo numero 4 della Caja Magica la ventenne slovacca ha confermato la sua esponenziale crescita ottenendo in poco più di un’ora e mezza una vittoria in due set, ottenuta con carattere col punteggio di 7-5 6-4, dopo essere stata sotto di un break nel primo parziale.
Non è’ una grande sorpresa nemmeno l’eliminazione di Qiang Wang: la 27enne cinese, al best career ranking di 16 WTA, era reduce dai quarti a Praga, miglior risultato in assoluto su un torneo sulla terra. Tuttavia Wang non ha la stessa esperienza su questa superficie, nonostante la maggiore giovinezza dell’avversaria, di una tennista in ascesa come Donna Vekic, trentacinquesima giocatrice al mondo e al 15 della Race WTA. La 23enne croata ha vinto due set combattuti (nel primo ha rimontato, nel secondo non si è disunita quando la cinese l’ha controbrekkata) e, col punteggio di 7-5 6-4 in 1 ora e 45 minuti, si è garantita l’accesso al secondo turno.
Risultati:
[1] N. Osaka b. D. Cibulkova 6-2 7-6(6)
[WC] S. Sorribes Tormo b. [WC] L. Arruabarrena 6-4 3-6 6-1
[Q] A. Schmiedlova b. E. Mertens 7-5 7-6(5)
B. Bencic b. A. Van Uytvanck 6-4 6-3
[Q] K. Kozlova b. S. Zhang 6-3 6-2
[5] Ka. Pliskova b. D. Yastremska 5-7 7-6(5) 6-3
[3] S. Halep b. [Q] M. Gasparyan 6-0 6-4
J. Konta b. A. Riske 6-4 6-1
C. Suarez Navarro b. M. Sakkari 6-3 6-3
V. Kuzmova b. [16] J. Goerges 7-5 6-4
D. Collins b. [Q] V. Zvonareva 6-1 6-4
P. Parmentier b. [6] E. Svitolina 6-4 7-6(4)
S. Zheng b. Y. Wang 7-5 7-6(3)
A. Cornet b. [11] C. Wozniacki 3-0 rit.
D. Vekic b. [15] Q. Wang 7-5 6-4
[Q] Kr. Pliskova b. [Q] M. Kostyuk 3-6 6-3 6-2
P. Martic b. G. Muguruza 7-5 7-6(2)
[4] A. Kerber b. L. Tsurenko 6-3 6-2
M. Buzarnescu b. A. Tomlajanovic 6-3 6-2
[WC] S. Cirstea b. [13] M. Keys 3-6 6-4 6-1
[Q] K. Mladenovic b. B. Strycova 6-3 6-1
ATP
Italiani in campo sabato 30 settembre: a Pechino Arnaldi sfida Jarry, esordio per Trevisan e Cocciaretto
Matteo Arnaldi cerca un posto nei quarti. Cocciaretto e Trevisan nel main draw, Bronzetti al turno decisivo delle qualificazioni

Chissà se Nicolas Jarry ha ancora gli incubi notturni in tonalità azzurra. Fatto sta che incrocerà nuovamente i colori italiani anche all’ATP di Pechino. Sarà Andrea Arnaldi il suo avversario agli ottavi del torneo. Per il sanremese la speranza di procedere spedito in questa competizione.
Come al solito, in terra cinese, week-end denso di appuntamenti e il sanremese avrà modo di mettere in difficoltà il n. 1 di Cile. La sfida tra questi due tennisti è la prima in assoluto. Start alle ore 6.30 italiane di sabato.
Le quote pendono dalla parte del cileno favorito a 1.75 contro i 2.20 dell’azzurro sui principali bookmaker, con qualche oscillazione, nelle ultime ore, in favore dell’azzurro.
In campo femminile, Elisabetta Cocciaretto sfiderà Marta Kostyuk nel primo turno WTA 1000 di Pechino. L’azzurra sarà in campo alle ore 6.30 contro l’ucraina apparsa in gran forma nell’ultimo periodo. Unico precedente tra le due tenniste è quello del torneo 2023 di Miami, con l’azzurra sconfitta 6-3 6-2. Cocciaretto sfavorita a 2.85, mentre la vittoria dell’ucraina è quotata 1.39. Martina Trevisan, invece, sfiderà Tatjana Maria nel primo turno del WTA di Pechino. Unico precedente tra le due tenniste risale al 2019 al torneo di Acapulco. Tedesca che vinse in due set. Quote pressoché alla pari, con il divario più ampio offerto da bwin: Martina 1,87, Tatjana 1,90.
Sempre a Pechino, si completeranno le gare per l’ingresso nel tabellone principale del torneo. In campo l’azzurra Lucia Bronzetti alle ore 8.00 italiane. La n. 65 del ranking affronterà Ashlyn Krueger. Non ci sono precedenti tra le due, con le quote che vanno da 1.64 di Eurobet per l’americana a 2.18 per l’italiana.
Flash
Wim Fissette scarica Qinwen Zheng: ritorno con Naomi Osaka?
La notizia emerge a margine dell’oro agli Asian Games della cinese: “Ha infranto il contratto”

Brutte notizie arrivano per Qinwen Zheng dopo la medaglia d’oro conquistata in singolare agli Asian Games (vittoria le dovrebbe valere la qualificazione per Parigi 2024). La numero 1 cinese si dovrà separare dal suo allenatore Wim Fissette con cui aveva iniziato una collaborazione nello scorso giugno: il coach, capitano del Belgio in Billie Jean King Cup, avrebbe infatti deciso di tornare da Naomi Osaka, che rientrerà nel circuito nel 2024 dopo la pausa per la maternità.
Una collaborazione che è stata discretamente proficua in questi mesi, considerato che Zheng ha conquistato a Palermo il suo primo titolo a livello WTA e il primo quarto di finale a livello Slam allo US Open. Una vera e propria beffa per la classe 2002 di Shiyan che aveva dato il benservito a Pere Riba, insoddisfatta dei risultati con l’allenatore spagnolo. L’iberico di lì a poco si sarebbe “accasato” con Coco Gauff, portandola insieme a Brad Gilbert a vincere Washington, Cincinnati e lo US Open.
“Fissette ha infranto il contratto, ed è stato molto immorale – sono le parole della cinese riportate da diversi media dopo la finale vinta contro la connazionale Zhu Lin – capisco la sua decisione, ma io e la mia famiglia ci sentiamo feriti. In questo momento, non voglio parlare di questa persona”. Una situazione davvero spiacevole per una giovane come Zheng che aveva investito le sue risorse in un allenatore esperto come il belga e ora si ritrova a piedi in una condizione piena di incognite: il talento è grande, ma ancora la cinese deve trovare una figura stabile che riesca a incanalare il suo grande potenziale. Evidentemente non sarà Fissette.
Flash
WTA Ningbo: in finale Jabeur e la sorpresa Shnaider, sconfitte Podoroska e Linda Fruhvirtova
La tunisina disinnesca con attenzione il dritto dell’argentina, la russa si impone facilmente nella contesa tra giovanissime

Al Ningbo Open le due semifinali emettono verdetti positivi per la testa di serie numero uno Ons Jabeur e per la sorpresa russa Diana Shnaider.
D. Shnaider b. L. Fruhvirtova 6-4 6-1
Diana Shnaider prevale nella sfida tra teenager contro Linda Fruhvirtova nella prima semifinale del Ningbo Open. La classe 2004 russa supera in poco più di un’ora e mezza la ceca più giovane di lei di un anno imponendo il proprio robusto forcing con il dritto ma giocando anche alcune traiettorie di rovescio in particolar modo incrociate che sono risultate molto importanti per neutralizzare le risorse della rivale. Fruhvirtova si è trovata in tal modo spesso impegnata a rincorrere: il suo gioco di contenimento le ha permesso di rimanere a galla per quasi tutto il primo set. Poi la moscovita ha dilagato.
Nella prima frazione l’atleta di Praga trova per prima il break nel secondo gioco, approfittando di un dritto lungolinea di poco largo di Shnaider. Il vantaggio dura poco e la ceca lo rende mettendo in rete uno smash a rimbalzo. Sullo slancio la russa sale 4-2 strappando nuovamente il servizio alla rivale alla sesta palla break del game. Diana è sempre più in palla e dimostra i suoi miglioramenti in fase difensiva annullando una palla per il controbreak con un dritto lungolinea in corsa irraggiungibile per l’avversaria.
Le è sufficiente tenere ancora un turno alla battuta e il primo set è suo: tre ace a testa ma cinque doppi falli per chi ha perso contro due per chi ha vinto. Il secondo parziale conferma la tendenza degli ultimi game e Shnaider infila 5 giochi consecutivi prima di subire un break che non fa male: al termine è un 6-1 in 37 minuti.
Per Fruhvirtova un torneo che le ha comunque consentito di rompere la serie negativa di 9 sconfitte consecutive con relativo crollo in classifica oltre la centesima posizione. Per Shnaider una vittoria che vale la prima finale nella carriera e il miglior piazzamento nel ranking, vicinissimo alla sessantesima posizione. Che ovviamente può ancora migliorare…
[1] O. Jabeur b. N. Podoroska 6-3 1-6 6-2
La testa di serie numero 1 del tabellone Ons Jabeur “riempie il contratto” ed entra in finale superando l’Argentina Nadia Podoroska con il punteggio di 6-3 1-6 6-2.
La numero 87 del ranking non sfigura e oltre a conquistare nettamente il secondo set, nel resto del match riesce a tratti a mettere alla frusta le qualità difensive in back della settima giocatrice del mondo, che è però brava a non perdere la concentrazione e a giocare con buona continuità i due parziali vinti.
Jabeur cede in apertura la battuta e la recupera nel quarto gioco: la tennista sudamericana fa ottimo uso del dritto e conduce spesso gli scambi da fondo campo, ma una volta subita la rimonta, perde smalto e subisce un secondo break nell’ottavo gioco, che l’atleta nordafricana conquista con un portentoso dritto inside-out. Chiusa la prima partita nel game successivo, Jabeur, quasi soddisfatta del successo parziale, lascia l’iniziativa a Podoroska, che in poco più di mezz’ora pareggia il conto dei set lasciando un solo gioco all’avversaria.
L’inizio del set decisivo è forse il momento più delicato per Jabeur, che sul punteggio di 2-1 manca una palla break e si fa nuovamente raggiungere dall’argentina. Da qui in poi però il rendimento di Nadia cala nettamente e Ons trova il break a zero per un 4-2 che diventa 6-2 poco dopo.