WTA Madrid: bene Halep, benino Osaka, male Pliskova

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WTA Madrid: bene Halep, benino Osaka, male Pliskova

Tiene solo un set Johanna Konta contro Simona Halep, Naomi Osaka ne smarrisce uno con Sorribes Tormo. Eliminata Karolina Pliskova contro Kozlova. Ritiro Kerber

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Naomi Osaka a Madrid 2019 (foto Twitter @MutuaMadridOpen)
 

CHE CARATTERE, HALEP – Grande esordio nel torneo per Simona Halep, che esce da un complicato ed intenso primo set e riesce poi a chiudere in due contro Johanna Konta. Per metà parziale Halep ci ha capito davvero poco. Merito di una Konta in versione extralusso che l’ha rintontita di palle corte e vincenti imprendibili. La britannica è salita rapidamente 4-2, procurandosi addirittura una palla del 5-2, ma Halep si è ribellata al massacro, salvandosi. Lo scampato pericolo deve aver riacceso qualcosa in lei perché i colpi si sono fatti via via sempre più profondi ed efficaci. Ristabilita la parità sul 4-4, il set si è fatto combattutissimo: prima sono arrivati due set point per Halep, poi tre palle break per Konta e infine, ad un passo dal tiebreak, il set point decisivo, il quinto, che ha chiuso lo splendido primo set. Davvero un gran bello spot per il tennis. Lo stesso non si può dire invece del secondo parziale, nel quale Konta, visibilmente scoraggiata dalla grande occasione mancata, si è ritrovata sotto 0-4 in meno di venti minuti. Un effimero break le ha risparmiato l’onta del bagel, ma niente di più.

OSAKA A SCUOLA DI ROSSO – Avanti anche la numero uno del mondo, al termine di due ore e mezza abbondanti piene di smorfie, errori e sofferenza. Alla fine la giapponese d’America l’ha spuntata su Sara Sorribes Tormo più di tigna che di classe, ché quella, com’è noto, non sempre basta a cavarsi dai pasticci sulla polvere di mattone contro una cultrice della materia. Sorribes ha inteso sin da subito infilare granelli della suddetta polvere nei potenti ingranaggi di Naomi, con esiti portentosi, dobbiamo dire. Mai nel panico anche quando sarebbe stato lecito avere la tremarella, la ventiduenne da Castellon del la Plana ha recuperato per due volte il servizio smarrito nel primo set affidandosi a topponi, lift, infiniti recuperi e insomma all’intero guardaroba da rosso, trascinando infine al tie break dirimente Naomi – quest’ultima incline all’errore derivato dalla necessità di rischiare ogni colpo un po’ di più per lucrare un vincente – dopo essersi trovata peraltro più volte a due punti dal set tanto nel decimo quanto nel dodicesimo gioco.

Convinta dell’affidabilità delle proprie armi, per poco la spagnola non è riuscita a tirar su anche il tredicesimo game dall’uno a cinque, finendo però per soccombere intenta a servire per impattare sul sei pari, trafitta da un vincente di dritto della regina degli ultimi due Major disputati. Regina che però, poco disposta, o forse solo poco abituata, a impiegare più di un’ora per chiudere un singolo parziale corso a perdifiato, è pian piano precipitata in un vortice di errori e frustrazione, cedendo punti e fiducia a una rivale sempre più caliente e bravissima a meritarsi il terzo set. Che sarebbe potuto essere pericoloso, non fosse stato per il break ottenuto nel primissimo game del suddetto: la partita è sostanzialmente finita lì, con Sorribes esausta e incapace di conquistare alcun altro gioco. Per Osaka una discreta lezione e un ottavo contro Aliaksandra Sasnovich, brava a lasciarsi alle spalle un periodo con poche luci e a smarrire appena quattro game contro Anna Karolina Schmiedlova.

BUIO PLISKOVA, RITIRO KERBER – Sorprese in calce allama giornata, dunque, per speciale merito di Karolina Pliskova, quinta testa di serie già a casa dopo l’inopinata sconfitta patita contro Katerina Kozlova. Troppo poco incline a sprecare stille di energie ulteriori a quelle richieste per sprigionare le cannonate da fondo tipiche della casa, in panne negli spostamenti – horror, o nemmeno tentati, quelli in avanti – e tendente alla valanga di errori come le capita nelle giornate meno promettenti, la Pliskova destrimane era comunque riuscita a pareggiare facilmente il primo set perso e perdendosi, tuttavia, in un terzo giocato con superficialità e testa sulle nuvole. Carentissima in risposta e scentrata nei fondamentali, Pliskova nella frazione senza appello ha recuperato un pericoloso break di svantaggio fino al quattro a tre in suo favore, naufragando però sotto un parzialone di tredici punti a quattro quando la partita sembrava tornata nelle sue disponibilità.

Ritiro prima di mettere piede nella Caja Magica per Angie Kerber, la quale ha dovuto affidare alle agenzie la triste notizia della distorsione alla caviglia destra subita stamane in allenamento: arrivederci a Roma, forse, perché “sulla terra battuta occorre essere al cento per cento“. Al terzo round contro Vekic ci va Petra Martic.

con la collaborazione di Lorenzo Colle

Risultati:

[3] S. Halep b. J. Konta 7-5 6-1
[1] N. Osaka b. [WC] S. Sorribes Tormo 7-6(5) 3-6 6-0
P. Martic b. [4] A. Kerber W/O
[Q] K. Kozlova b. [5] Ka. Pliskova 7-5 2-6 6-4
C. Garcia b. [WC] S. Cirstea 6-4 3-6 6-1
D. Vekic b. [Q] Kr. Pliskova 6-4 6-4
A. Sasnovich b. [Q] A. Schmiedlova 6-2 6-2
S. Zheng b. A. Cornet 6-2 3-6 6-4

Il tabellone completo

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