da Madrid, il nostro inviato

Giornata purtroppo negativa quella di martedì al Mutua Madrid Open per Marco Cecchinato: nel giro di poche ore il siciliano ha rimediato due eliminazioni al primo turno. Verso l’ora di pranzo ha perso in singolare contro Diego Schwartzman, nel tardo pomeriggio, assieme a Marton Fucsovics, è uscito dal tabellone di doppio: i due sono stati sconfitti con un duplice 6-3 dalla coppia composta da Stefanos Tsitsipas e dallo specialista Wesley Koolhoff. Proprio dopo quest’ultima partita il numero 2 azzurro si è concesso in esclusiva per qualche breve dichiarazione.

Il nostro tennista non sa darsi spiegazioni per questo periodo in cui perde facilmente il primo set (prima che con l’argentino, era capitato anche con Wawrinka e Fucsovics): “Non so dare una motivazione certa al ripetersi di questa circostanza, ma voglio parlarne con il mio allenatore, stasera ne parleremo e resetteremo tutto”. Marco ha anche tranquillizzato sulle sue condizioni di salute: “Dopo Montecarlo ho avuto una settimana di febbre, non è stato facile, ma ora sto molto meglio. Per fortuna ho tanti giorni per allenarmi sino a Roma e provare a dare il meglio di me al Foro Italico”.

Il palermitano aveva sconfitto facilmente Schwartzman lo scorso febbraio in Argentina, ma è il primo ad ammettere come in quel periodo fosse tutto diverso: “A Buenos Aires c’erano innanzitutto condizioni diverse di gioco e poi ero in fiducia, abbiamo giocato contro nella finale del torneo. Qui invece ero reduce da una settimana con la febbre a 39. Sto ritrovando la condizione ma non sono riuscito a dare il meglio di me”. Cecchinato dice di non pensare alla grossa cambiale di punti che tra qualche settimana lo attende: “La pressione c’è sempre, ogni settimana si prova a fare bene. Volevo fare bene qui a Madrid, ci tengo tanto a Roma, ma non penso con ansia al Roland Garros, sarebbe sbagliatissimo farlo“.

Prima di salutare, ci lascia un commento sul torneo madrileno: “Fantastico, era l’unico Masters 1000 che non avevo mai giocato. Spero di tornare qui tante altre volte”.