Roma da incubo per Thiem: perde contro Verdasco e si infuria con gli organizzatori

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Roma da incubo per Thiem: perde contro Verdasco e si infuria con gli organizzatori

“Il modo in cui vengono trattati i giocatori è inaccettabile. Ieri ci hanno tenuti qui fino alle 19:30 e oggi mi hanno programmato alle 10. Sono molto incazzato”

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Dominic Thiem - Madrid 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Spazio sponsorizzato da FEDEX

Su un Pietrangeli stracolmo e finalmente assolato, Fernando Verdasco fa saltare il banco mandando a casa Dominic Thiem. Il campione di Indian Wells e Barcellona – ritenuto uno dei favoriti per il titolo – si scioglie al termine di quasi tre ore di battaglia contro la sua autentica bestia nera. Nelle quattro sfide tra i due, dal 2015 a oggi, ha sempre vinto lo spagnolo. I due break strappati per conquistare il primo set avevano dato l’illusione di una partita a favore d’inerzia per il numero quattro del mondo. Si capisce presto, in ogni caso, di non avere a che fare con un match lineare.

Nel secondo set Verdasco riesce a dar peso alla palla come sa, diminuendo allo stesso tempo il numero degli errori. Con il passare dei game (e l’avanzare della stanchezza) Thiem perde incisività in risposta e profondità nei colpi. Nel settimo game, quando serve sul 3-3, l’austriaco si scioglie fino a ritrovarsi spalle al muro sotto di un break. È il momento in cui Verdasco potrebbe prendere il comando delle operazioni anche sul piano nervoso, ma un virus infetta il software del servizio di entrambi. La partita diventa un romanzo. Il contro-break di Thiem è immediato, con lo spagnolo – dieci anni in più sulla carta d’identità – che sembra ammettere segnali d’affanno. Il nono game infiamma il Pietrangeli: Thiem va sotto 0-40 ma risale con enorme forza mentale portandosi dalla sua parte il pubblico fino al 5-4. Per la seconda volta nel giro di pochi minuti, Domi risale dagli abissi e trova sugli spalti il sostegno anche della fidanzata Mladenovic (che nel frattempo ha sbrogliato sui campi secondari la pratica Bencic).

Si va avanti spalla a spalla, sembrerebbe in direzione tie break. Ma i colpi di scena non sono finiti. Sul 5-5 e 30 pari Verdasco affossa a rete un drop shot improbabile quando avrebbe potuto spingere il dritto, lo stesso che riesce però a incrociare magistralmente nello scambio successivo. Pur in un crescendo di intensità agonistica, non mancano i momenti di tennis pregevole. Ma interviene un crollo di nervi e di lucidità – questa volta letale – a generare l’errore in volée di Thiem, che perde illegalmente il servizio nell’undicesimo game mandando l’avversario a servire per il match (6-5). La terza resurrezione non gli riesce. Thiem, come l’anno scorso (ko con Fognini), saluta Roma appena al secondo turno. Verdasco – che non sarà fresco come un fiore – nel pomeriggio è atteso da un riposato Khachanov per gli ottavi. Occhio però: si sono affrontati appena una settimana fa a Madrid, a spuntarla è stato il vecchio pirata.

LA SFURIATA IN CONFERENZA STAMPA (da Roma, Ubaldo Scanagatta)

Thiem ha un nervo per capello e si rifiuta categoricamente di parlare del match appena perso. “Il modo in cui vengono trattati i giocatori in questo torneo è inaccettabile. Tutti sapevano che ieri avrebbe piovuto tutto il giorno, e ci hanno tenuti qui fino alle 19:30. Tutti sapevano da chissà quanto tempo che ci sarebbe stata una partita di calcio ieri sera (la finale di Coppa Italia tra Atalanta e Lazio, ndr). Il tragitto fino all’hotel è durato un’ora e mezza. Ho cenato e non ho potuto neanche fare dei massaggi altrimenti non avrei dormito abbastanza, considerato che mi hanno programmato alle 10 oggi. Non credo sia accettabile. Poi c’è dell’altro: sono arrivato domenica a mezzanotte da Madrid, lunedì ho dovuto fare delle cose per il torneo e non sono riuscito ad allenarmi per più di un’ora da solo. Sicuramente questa è una delle ragioni per le quali ho perso oggi. Sono molto incazzato e non sto affatto pensando alla partita“.

Gli chiedo allora: “Puoi dirci quello che secondo te avrebbe dovuto essere fatto?”. “Beh, poiché tutti sanno che pioverà tutto il giorno, che si consenta ai giocatori di lasciare il Foro Italico alle 14 o alle 15 quando non ci sono problemi di traffico, quando non ci sono tifosi che si picchiano per le strade. Possiamo andare a casa, avere il trattamento fisico che ci serve, prepararci per oggi. Non c’è problema se piove, non c’è problema se dobbiamo giocare due o tre match al giorno per recuperare. Succede talvolta. Ma allora il torneo dovrebbe aiutarci un pochino… Non parlo solo per me. Ieri sera (per il match notturno) hanno portato Shapovalov e Djokovic qui, c’è voluto un’ora e mezzo, sapevano che nessuna palla sarebbe stata mai giocata. L’altra cosa – già detta – è che sono arrivato tardi domenica e dovevo fare tante di quelle cose per il torneo… e allora come minimo dovrebbero darsi da fare per trovarmi un campo per un’ora e mezzo per consentirmi di allenarmi adeguatamente. Ero stanco, esausto oggi, per via di tutte queste cose di merda”.

Dopo di che si alza furibondo e se ne va. A Sergio Palmieri saranno fischiate le orecchie. Ad Angelo Binaghi non si sa.

Risultati:

F. Verdasco b. [5] D. Thiem 4-6 6-4 7-5

Il tabellone completo

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