Vondrousova è la kryptonite di Halep, passano le altre favorite: ottavi serviti a Roma

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Vondrousova è la kryptonite di Halep, passano le altre favorite: ottavi serviti a Roma

La giocatrice ceca è sempre più una realtà e stordisce di palle corte l’ex numero uno del mondo. Ottima anche Mladenovic, passano Osaka e Kvitova

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A Indian Wells la scansione dei set fu diversa, l’esito il medesimo: Marketa Vondrousova estromette anche dal torneo di Roma Simona Halep, terza favorita del seeding e finalista delle ultime due edizioni. Degnamente incorniciata dal pubblico del Pietrangeli, la partita ha regalato sprazzi di ottimo tennis ed è arrivata in discreto equilibrio al terzo, dopo lo sfoggio di esemplare – e chirurgica – calma della mancina ceca che ha breakkato sul finire del secondo. Nel set decisivo Halep ha accusato anche un problema al tendine del ginocchio che l’ha costretta a chiamare un medical time out che ha interrotto per qualche minuto la tempesta di palle corte riversate in campo da Vondrousova, sempre lucida nella scelta dei colpi da eseguire. Questa vittoria, che le permetterà di giocare – da favorita – l’ottavo contro Daria Kasatkina (altra tennista dotata di tanto fosforo, ma immensamente meno in fiducia) è la conferma di una crescita costante. Vondrousova compirà 20 anni tra poco più di un mese ed è già finita sui taccuini di tutti. E a poche spanne dalle statue del Pietrangeli, ognuna delle quali simboleggia uno sport differente, anche i fotografi lottano per conquistare un’immagine della ceca. Anche a costo di rischiare un capitombolo per il precario equilibrio.

Naomi Osaka ha risolto con meno problemi del previsto l’esordio teoricamente insidioso contro Dominica Cibulkova; il compito le è stao probabilmente agevolato dalla recente sfida di Madrid, nella quale la giapponese aveva sofferto solo nel secondo set. La numero 1 del mondo è scesa in campo alle 10 su un Campo Centrale riservato solamente ai possessori del biglietto diurno di ieri, o perlomeno coloro i quali non hanno optato per il rimborso: circa duemila persone. C’era gran curiosità nel vederla giocare sulla terra, soprattutto per verificare eventuali passi avanti in termini di adattamento alla superficie, ma è evidente come la scivolata non sia ancora nelle sue corde. Cibulkova infatti ha sfruttato molto questo aspetto e di palle corte se ne sono viste a iosa, soprattutto nella fase iniziale, ma il servizio largamente attaccabile della slovacca ha di fatto spostato gli equilibri della partita verso il Giappone. Osaka adesso incrocerà Buzarnescu, che ha approfittato del ritiro di Goerges sul 4-4 del terzo set per un problema alla coscia destra.

Sempre nell’alveo dei ‘no surprises‘, Kvitova lascia un solo game a Putintseva e poco dopo le 15 si siede in poltrona per guardare Kontaveit-Sakkari, che promuoverà la sua avversaria nell’incontro conclusivo sul campo centrale (non prima delle 21).

Tutt’altra fatica per Kiki Bertens, dominatrice di Madrid, a cui non è stata fatale per un soffio l’esuberanza di Amanda Anisimova, ripescata in tabellone dopo il forfait di Vekic. Fisico poderoso e colpi profondi e pesanti da fondo per entrambe, alla fine ha pesato il dettaglio più prevedibile: l’inesperienza al momento del dunque e un pizzico di sciatteria a rete per la statunitense, che ha scelto una palla corta estremamente inopportuna nel momento più sbagliato, quando avrebbe potuto guadagnare la rete e un’occasione per condurre 6-5 e servizio nel set decisivo. A sfidare Suarez Navarro sarà invece l’olandese, che ormai si sta confermando una tennista di vertice a tutti gli effetti.

Fuori Stephens contro una Konta che sembra aver improvvisamente capito come giocare con profitto sulla terra battuta, merita ogni elogio la ‘nuova’ Kiki Mladenovic che Sascha Bajin sembra aver già riconsegnato al circuito in un solo mese di lavoro. Nel tennis non è mai corretto escludere alcune parti dell’incontro, che va sempre analizzato nella sua interezza, ma il primo e il terzo set contro Belinda Bencic – una delle tenniste migliori del 2019 – sono stati di altissimo livello, stretti parenti della versione della giocatrice francese che aveva raggiunto la top 10. Ordinata, servizio (ri)miglioratissimo, nessuna scelta avventata. Ne sapremo di più agli ottavi contro Barty, ma sembra che Bajin abbia già toccato le corde giuste.

Risultati:

[Q] K. Mladenovic vs B. Bencic 6-2 2-6 6-1
[6] K. Bertens b. [LL] A. Anisimova 6-2 4-6 7-5
G. Muguruza b. D. Collins 6-4 4-6 6-2
J. Konta b. [7] S. Stephens 6-7(3) 6-4 6-1
M. Buzarnescu b. [16] J. Goerges 6-4 3-6 4-4 RIT.
[1] N. Osaka b. D. Cibulkova 6-3 6-3
C. Suarez Navarro b. [Q] A. Cornet 6-3 3-0 RIT.
D. Kasatkina b. K. Siniakova 2-6 6-4 6-1
S. Kenin b. [13] M. Keys 6-7(2) 6-3 6-4
M. Vondrousova b. [3] S. Halep 2-6 7-5 6-3
[Q] M. Sakkari b. [14] A. Kontaveit 6-3 6-2
[2] P. Kvitova b. Y. Putintseva 6-0 6-1

Il tabellone completo

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