38 anni dopo, un Borg giocherà Wimbledon: Leo ha ricevuto una wild card

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38 anni dopo, un Borg giocherà Wimbledon: Leo ha ricevuto una wild card

Il figlio 16enne di Bjorn Borg, Leo, disputerà le qualificazioni del torneo juniores. Saranno esattamente 13879 giorni dall’ultima volta che un Borg ha giocato a Wimbledon. E quella partita la ricordate tutti…

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13879 giorni. 456 mesi. Trentotto anni esatti. Tanti ne saranno trascorsi giovedì 4 luglio 2019, quando uno svedese che fa Borg di cognome tornerà a calcare l’erba di Wimbledon dall’ultima volta che era successo.

L’ultima volta, neanche dirlo, risale alla finale del 1981, l’ultima giocata e persa da papà Bjorn contro John McEnroe. Di lì a un paio d’anni – nei quale avrebbe giocato poco e nulla – lo svedese avrebbe scelto di abbandonare l’attività agonistica, senza fare ritorno sui prati di Wimbledon.

Certe eredità, però, non può spezzarle neanche il tempo. Dopo aver interpretato proprio la parte del padre adolescente nel film ‘Borg/McEnroe’, il figlio Leo tornerà nei luoghi che hanno consegnato suo papà alla Storia. Non esattamente sui prati di Wimbledon, o comunque non ancora, se è vero che secondo i portali svedesi
Aftonbladet e Expressen l’organizzazione del torneo juniores 2019 avrebbe deciso di assegnare al ragazzino (classe 2003) una wild card per il torneo di qualificazione che si disputerà a Roehampton, dove anche i grandi cercano gloria per entrare nel tabellone principale.

Il mini-torneo cadetto comincerà proprio il 4 luglio, a 38 anni esatti dall’ultima apparizione di un Borg a Wimbledon. Si direbbe un segno del destino, non fosse che finora il pur talentuoso Leo non ha ancora dimostrato di poter aspirare alla grandezza del padre. La sua attività internazionale è iniziata nel 2017, e da allora il sedicenne Borg – il cui aspetto ricorda tremendamente quello del babbo, questo va detto – non ha certo fatto saltare il banco, pur vincendo i campionati svedesi under 14 nel 2017 e trionfando nella categoria under 16 l’anno successivo. Non troppi tornei fuori dalla Svezia e appena una partecipazione a livello Grade 2, il terzo per importanza nel circuito giovanile.

Con l’invito per i Championships dei piccoli, Leo avrà l’occasione di misurarsi per la prima volta con un torneo Grade A. Ma per conquistare a tutti gli effetti i prati di Wimbledon, percorrendo le cinque miglia che separano Roehampton dagli imponenti cancelli di Church Road, dovrà superare le qualificazioni. Il cognome, purtroppo per lui, non ha potuto di più. Tutto il resto dovrà guadagnarselo, come ha fatto il papà.

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