Il fenomeno Gauff stupisce gli USA (e Roger Federer)

Rubriche

Il fenomeno Gauff stupisce gli USA (e Roger Federer)

Per “Coco” Gauff, la quindicenne che ha sconfitto Venus Williams a Wimbledon, si prospetta un impegnativo secondo turno contro Magdalena Rybarikova

Pubblicato

il

Cori Gauff - Wimbledon 2019 (photo Art Seitz c2019)
 

da Londra, il nostro inviato

Sorteggio del tabellone, primo turno di Wimbledon: Venus Williams affronta la sua erede designata Cori “Coco” Gauff. Che sia il semplice frutto del caso, oppure no (come pensano i “complottisti” e i più maliziosi) questo match ha suscitato grande attenzione. Non solo tra gli appassionati di tennis, ma anche fra i media generalisti.

Già la partita era interessante di per sé, figuriamoci poi dopo il successo della quindicenne Gauff. Soprattutto negli Stati Uniti si sono sbizzarriti con notizie e curiosità su di lei, anche se per la verità molte di queste informazioni le avevano già date su Ubitennis Luca Baldissera (vedi QUI) e Vanni Gibertini (vedi QUI).

L’eco dell’impresa di Gauff ha raggiunto anche Roger Federer, che ha conosciuto Gauff di persona. Gli è stato chiesto un parere e Roger non si è tirato indietro, anche perché aveva seguito l’intero match. Ecco le sue parole: “Ho avuto l’occasione di conoscerla un po’ in Australia. È davvero molto carina e gentile. Penso che ieri abbia giocato alla grande. Ho visto l’intera partita: stavo avendo un trattamento fisico e ho potuto seguire tutto. Una situazione straordinaria, non è certo di tutti giorni uno scarto di 24 anni tra chi scende in campo”.

“Penso che per lei sia stato fantastico, e ha gestito tutto alla grande. Voleva un campo importante. Voleva giocare contro il suo idolo. Sono le situazioni in cui emergono i tennisti di qualità”.

E poi:Le ho parlato in Australia ma non penso di avere avuto un impatto importante sulla sua carriera. Mi conoscete: non cerco per forza di prendere da parte le persone per dar loro consigli dicendo ‘non farti prendere dal panico, non preoccuparti, o cose simili’. Ma se lascio comunque una traccia, sono felice che accada. In ogni caso non posso davvero prendermi il merito di niente. Non ho voluto andare a trovarla prima della partita con Venus, perché questo è un compito dei suoi genitori e dal suo team. Naturalmente, sono stato molto felice per lei, che avesse vissuto un giorno da sogno del genere”.

Per i giornalisti avere a che fare con una quindicenne offre un vantaggio: deve viaggiare accompagnata. Nel caso di Coco da tutta la famiglia: significa più persone che possono essere intervistate. I genitori, come si sa, sono entrambi ex sportivi: il padre Corey è stato una point guard del basket, la madre Candi una eptathleta. Tramite loro abbiamo scoperto qualche nuovo aneddoto sulla infanzia della figlia. Papà Corey, che oggi le fa da allenatore, ha raccontato perché, fra tutti gli sport, abbia scelto il tennis. Lo ha fatto per due ragioni piuttosto diverse:Era una grande tifosa delle sorelle Williams. E poi le piacevano molto i completini da tennis”.

La mamma Candi ha spiegato che uno dei suoi obiettivi di educatrice è quello di cercare di non far perdere la bussola a Coco, pur di fronte ai risultati fenomenali che sin da piccola ha sempre raggiunto. Prima dei match “le dicevo di immaginarsi di giocare come se fosse nel campo del parco sotto casa, contro il suo solito hitting partner”.

Sin da quando Coco ha otto anni, prima di ogni match prega insieme al padre. Come lei stessa ha spiegato: “Non chiediamo di vincere il match, chiediamo che io e la mia avversaria possiamo concludere la partita perfettamente sane, senza infortuni o problemi fisici di alcun genere”.

Gauff in passato aveva “sfiorato” solo una volta le sorelle Williams. Nel 2018 in occasione di un turno di Fed Cup, era stata invitata a seguire da esterna la squadra titolare. Mentre loro giocavano, lei però aveva solo potuto partecipare alla cena del team e fare il tifo durante i match.

L’altro collegamento tra Coco e Williams è l’accademia di Patrick Mouratoglou, il coach di Serena. Gauff ha partecipato a degli stage di perfezionamento, e proprio durante un viaggio verso l’Academy in Francia ha ricevuto la notizia da Wimbledon in cui le comunicavano che era stata scelta come wild card per il torneo di qualificazione.

Oggi però la situazione è evoluta ulteriormente. Le qualificazioni (superate senza perdere un set) sono ormai alle spalle. Ha esordito nel torneo più importante del mondo, e lo ha fatto contro la cinque volte vincitrice dei Championships Venus Williams. E ha vinto. Quindi il suo impegno prosegue: al secondo turno la attende Magdalena Rybarikova, che lunedì ha superato la testa di serie numero 10 Sabalenka per 6-2, 6-4.

Rybarikova non è una tennista qualsiasi, a Wimbledon due anni fa aveva raggiunto la semifinale (sconfitta dalla futura vincitrice Muguruza) e lungo il suo cammino aveva battuto una eccezionale colpitrice dal fisico longilineo come Karolina Pliskova.

Sarà un confronto probante per Gauff. Innanzitutto perché scopriremo se è riuscita a metabolizzare tutto quanto le è accaduto nelle ultime ore: e già questo non è così semplice. E poi perché Rybarikova sarà un’avversaria molto “tricky”, di quelle cioè che conoscono ogni espediente del tennis su erba, ed è in grado di rendere il match tecnicamente e tatticamente molto complesso.

Rybarikova prepara i colpi con gesti rapidi e questo le permette, quando è in condizione, di gestire l’alta velocità di palla dei prati. In più possiede una grande manualità (che emerge nei drop-shot e nelle volèe) e questo fa sì che sappia muovere con fluidità lo scambio sulla verticale. Significa obbligare spesso l’avversaria a rincorse in avanti, e per chì ha le leve lunghe come Gauff non è sempre così facile mettersi in moto su una superficie scivolosa come l’erba per raggiungere le palle nei pressi della rete.

E poi Magdalena fa spesso ricorso allo slice di rovescio, che fa rimbalzare la palla molto bassa obbligando le avversarie a piegarsi ancora di più di quanto già normalmente l’erba richieda sui topspin. E anche questa è una insidia in particolare per le tenniste longilinee, che normalmente si trovano meglio su parabole a rimbalzo più alto.

Insomma, per Gauff dopo l’exploit contro Venus la cosiddetta “prova del nove” si prospetta impegnativa. Contro Venus ha lasciato intravedere interessanti alternative rispetto al classico confronto di potenza in topspin: nelle fasi di difficoltà ha fatto ricorso a palle più lente e a qualche back per recuperare tempi di gioco quando rischiava di farsi cogliere fuori posizione. Contro Rybarikova tutti questi aspetti verranno ancora di più sollecitati. Non resta che attendere poche ore per scoprire se sarà nuovamente all’altezza dell’impegno.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement