Samsonova, russa d’Italia arrivata dal Circolo polare (Paolo Vannini, Corriere dello Sport)
Dal Circolo polare artico al caldo di Palermo, dove oggi giocherà i suoi primi quarti di finale Wta in carriera. Passando per Sanremo, e adesso Anzio, dove si allena sotto la guida dei fratelli Piccaci. Storia sportivo-burocratica di Liudmila Samsonova, russa che vive in Italia ma non ha mai dimenticato le proprie origini. E in ogni caso i suoi approcci con l’azzurro e la Federazione non sono stati felici: «Amo questo Paese, dove vivo da quando avevo un anno – dice Liudmila, rispondendo in perfetto italiano – ma mi sento ancora russa per educazione e abitudini. Allenandomi qui, nel 2017 mi ero rivolta alla Federazione per avere un aiuto a ottenere il passaporto italiano che mi sarebbe molto utile, dato che per il tennis viaggio in continuazione. Ma non ho trovato grande collaborazione, in pratica mi è stato detto di sbrigarmela da sola. Non ho capito il perché, osservo solo che nelle altre nazioni quando c’è un’atleta nelle mie condizioni il problema riescono a risolverlo facilmente. La risposta che mi sono data è che evidentemente non interessavo». Ora però la Samsonova, 20 anni, comincia a vincere e forse qualche dubbio ai funzionari inizierà a venire. Ma adesso è lei che allontana l’ipotesi: «Non giocherei la Fed Cup con l’Italia, mi sento russa. Anche se da voi vivo benissimo». Nata a Olenegotsk, nella penisola di Kola, vicina al circolo polare, arriva a Sanremo da bambina per seguire il padre Dimitri che gioca da professionista del tennistavolo. La sua formazione sportiva diventa di fatto italiana e finalmente i 30.simi Ladies Open di Palermo sembrano la sua occasione. Originata, come spesso capita, da una sconfitta: «Nel secondo turno delle qualificazioni ho giocato una brutta partita. Da lucky loser ho avuto un’altra chance, ho capito gli errori che avevo commesso e li ho corretti». Con due vittorie di fila. Approderà comunque alla sua miglior classifica, salendo almeno al numero 135 del ranking, ma oggi vivrà un test molto duro affrontando la scatenata francese Ferro, che viene da sette vittorie consecutive, titolo di Losanna compreso. «Non voglio pormi obiettivi di classifica, punto a giocare il più possibile per riuscire ad esprimermi nel modo migliore». […]
