Van Uytvanck e Minnen: gioco, partita, bacio. Un bel modo di finire un incontro

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Van Uytvanck e Minnen: gioco, partita, bacio. Un bel modo di finire un incontro

Alison Van Uytvanck e Greet Minnen, coppia nella vita, per la prima volta sono scese in campo da avversarie. E dopo l’incontro si sono salutate nel modo più bello

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A volte, un incontro di tennis è qualcosa di più di una semplice (o complessa) sfida per aggiudicarsi l’ultimo punto e accedere al turno successivo. Sicuramente, il match fra Alison Van Uytvanck e Greet Minnen al WTA 125k di Karlsruhe dello scorso lunedì rientra in questa categoria. Le due ragazze, infatti, fanno occasionalmente coppia in campo (quest’anno hanno disputato i tornei di doppio a Wimbledon e Rabat) e coppia fissa nella vita da tre anni. Il doppio sodalizio ha dato i suoi frutti lo scorso ottobre con la vittoria in doppio all’International di Lussemburgo. “Ci divertiamo moltissimo in campo” ha avuto occasione di dire Van Uytvanck, “è uno spasso giocare con lei. Proviamo cose e questo ci aiuta a migliorare il nostro gioco”.

Alison e Greet sono fra le tenniste del Tour WTA apertamente lesbiche: ancora tra le poche, in verità, ma va sempre meglio rispetto al circuito maschile dove si tirano comodini ma tuttora si attende che qualcuno “esca dall’armadio”. Ad augurarsi che ciò avvenga presto è Kevin Anderson, secondo il quale il primo a fare coming out “potrebbe spianare la strada agli altri”. Chissà, ora che il Player Council dell’ATP è rimasto orfano di Sergiy Stakhovsky, il clima dovrebbe risentirne positivamente…

Lasciando però da parte le tematiche LGBT e il più ampio discorso sui diritti civili, rimane l’eccezionalità dell’evento: la sorte che le ha volute una contro l’altra per la prima volta ha prodotto uno scontro tennistico più unico che raro fra due partner. È un po’ come se Elina Svitolina dovesse giocarsi l’accesso al secondo turno contro Gael Monfils (non un sorteggio fortunato per l’ucraina, diciamolo), però nel caso delle due belghe la sfida è stata ad armi pari.

Almeno un precedente, tuttavia, c’è: due anni fa a Rabat, Conny Perrin (all’epoca n. 152 WTA) batté 6-1 6-2 la fidanzata Tara Moore (n. 199). Anche la sfida del 1991 fra Conchita Martinez e la statunitense Gigi Fernandez (vinta dalla spagnola) potrebbe essere stata uno scontro di coppia. Le due tenniste non erano ufficialmente fidanzate ma, oltre vent’anni fa, la Gazzetta dello Sport scriveva che Martinez era stata “lasciata dall’amica del cuore” Gigi; inoltre, a un tweet che domandava se quella tra Alison e Greet potesse essere una prima volta, la stessa Fernandez è stata lestissima nel rispondere “assolutamente no!”.

Senza per questo voler spernacchiare strette di mano infastidite e scortesi o grondanti improbabili simpatie, l’abbraccio di consolazione alla fine del match da parte di Alison e il bacio a stampo sulle labbra riconciliano con la vita reale.

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