Superare i limiti è senza dubbio una specialità della casa, anche fuori dal campo. Per Cori Gauff, già accreditata di contratti di sponsorizzazione da top player, non è stato difficile arrivare dritto al cuore dell’ex first lady della Casa Bianca, Michelle Obama. Un’amicizia – definiamola così – nata con il tweet di complimenti che la moglie dell’ex presidente USA ha riservato alla quindicenne durante la sua straordinaria cavalcata a Wimbledon (fermata solo agli ottavi dalla campionessa del torneo, Simona Halep). “Coco is terrific!”, ha cinguettato una delle donne più influenti del pianeta dopo il successo di Gauff su Polona Hercog che le valse un posto tra le migliori 16 dello Slam londinese.
La giovane campionessa è sembrata gradire, al punto da rispondere: “Si tratta di uno dei miei modelli di riferimento nella vita, è stato bello vedere che sa che esisto”. Tanta stima – nata anche nel segno delle comuni origini afroamericane – si è tramutata, durante la settimana appena trascorsa a Washington, nell’occasione per conoscersi di persona.
Gauff è stata ricevuta in un incontro testimoniato da uno scambio di doni e – anche in questo caso – di tweet. La tennista ha ricevuto in omaggio la biografia della signora Obama, contraccambiando con una racchetta autografata. A conoscenza avvenuta, l’ex first lady ha scritto sui suoi social: “Entusiasta di aver ricevuto la visita di una giovane donna meravigliosa, che sta dimostrando come non dobbiamo aspettare per vedere cosa può fare la nuova generazione“.
Gauff ha replicato: “Oggi ho incontrato una donna che per me è un idolo: le sue parole e la sua saggezza rimarranno con me sul campo nel corso della mia carriera. I have never arrived, I am always becoming!” (citando così il titolo del libro che le è stato regalato, ndr). Nel torneo della capitale statunitense, l’attesissima Cori è stata eliminata – un po’ a sorpresa – al primo turno da Zarina Diyas in singolare, ma ha centrato il successo in doppio insieme alla diciassettenne Catherine McNally.
