US Open: Zverev, altro quinto set ma piega Tiafoe. Wawrinka e Medvedev in quattro

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US Open: Zverev, altro quinto set ma piega Tiafoe. Wawrinka e Medvedev in quattro

Nel ‘Manic Thursday’ di Flushing Meadows Sascha vince un’altra maratona sull’Ashe. Chardy e Dellien impegnano più del previsto Stan e il campione di Cincinnati

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Alexander Zverev - US Open 2019 (foto via Twitter, @usopen)
 

Cambiano gli Slam, ma non cambiano le abitudini per Alexander Zverev. Nella quarta giornata dell’US Open la testa di serie numero 6 è stata costretta a un altro quinto set da Frances Tiafoe, ma come accaduto nel primo turno contro Radu Albot Sascha ha guadagnato un vantaggio iniziale nel parziale decisivo che ha saputo ben amministrare fino in fondo. Il record al quinto del tedesco recita ora 13 vittorie contro 6 sconfitte (nove vinte delle ultime dieci), mentre non può vantare una statistica così rosea Tiafoe (1-8).

Tra gli spalti poco gremiti dell’Arthur Ashe il match inizia con il tedesco in grande spolvero: 10 punti a zero per partire col break e primo set incamerato con sorprendente facilità. La reazione di Tiafoe si è fatta attendere. All’inizio del secondo set è ancora Zverev a comandare, ma sul 2-2 manca una palla break. Lo statunitense prende tutto d’un tratto vigore dopo il rischio corso sul suo servizio e aggredisce in risposta. Sascha si irrigidisce alla prima difficoltà, commette doppio fallo sulla palla break e dopo 75 minuti il match è in parità.

Frances non approfitta del momento negativo del suo avversario, pur andando ai vantaggi nel game d’apertura. Nel secondo game cede il servizio e perde le misure col campo fino all’1-4 0-40, ma dopo essersi salvato si guadagna una palla break che Zverev salva e con l’aiuto della battuta vince con autorità un game pesante e brekka nel turno successivo per il 6-2 finale. Tuttavia Tiafoe ricambia con la stessa moneta. Di rientro da un lungo toilet break che infastidisce Sascha, Tiafoe trova un break nel primo gioco. Il tedesco è in evidente difficoltà e il quinto set è dietro l’angolo. La sua fortuna è trovare dall’altro lato del campo un giocatore che a tratti fa molta più confusione di lui e come già accaduto due volte nei set precedenti, Zverev va avanti di un break nel secondo game ritrovando come d’incanto il feeling con il dritto e soprattutto con il servizio. Dopo 3 ore e 9 minuti il numeor sei del seeding può tirare un sospiro di sollievo: può essere ancora lui l’antagonista di Rafa Nadal nella parte bassa del mian draw.

Alexander Zverev and Frances Tiafoe, pic by Jo Vinci

Fiducia è la parole chiave. Quella che va cercando Sascha sin da gennaio. Il match di secondo turno contro Tiafoe spiega tutte le difficoltà mentali del campione Masters 2018: i tre set vinti (primo, terzo e quinto) hanno avuto lo stesso identico andamento. Break nel secondo game, turni di battuta in cui l’americano raccoglie le briciole e agevole 6-3 finale. Nel secondo e quarto set, quando Tiafoe ha guadagnato vantaggio e metri sul campo, si è vista la peggiore versione di Zverev, con il dritto insicuro e il doppio fallo facile. La tranquillità mentale è la vera chiave per il tedesco, al di là di ogni tecnicismo o tatticismo. Ma non potrà continuare a giocare maratone nei primi turni degli Slam se vorrà -un giorno- sperare di metterne uno in bacheca.

Sul campo 17 anche il campione del 2016 Stan Wawrinka ha avuto qualche difficoltà nell’accedere al terzo turno. Sfidava per la sesta volta in carriera Jeremy Chardy e nel primo e nel secondo set ha dovuto prendersi uno spavento prima di scuotersi e alzare il livello del suo gioco. Sul 4-4 del set d’apertura annulla una palla break con un passante di dritto e contemporaneamente slitta sul cemento di New York finendo per terra, ma vince comunque il game e poco dopo chiude 6-4 il parziale. Qualche minuto più tardi accade lo stesso: salva il turno di battuta sul 2-2 e piazza l’allungo decisivo nel sesto game che gli permette di andare sopra due set a zero. Chardy è comunque presente e dopo un set dominato dai servizi gioca un tie-break impeccabile (soprattutto col dritto) per accorciare le distanze. Stan nel quarto resta sul pezzo e cerca il break con insistenza. Alla fine è lui a spuntarla in quattro set: la sfida con Djokovic agli ottavi.

Spera di incontrare (e possibilmente battere) il numero uno del mondo anche Daniil Medvedev, il giocatore che ha convinto di più nel corso degli US Open Series. Tuttavia il match di secondo turno contro Hugo Dellien, rinviato ieri a causa della pioggia, non è stato altrettanto convincente. Il russo è partito col piede giusto portandosi avanti di due break: si limita a tenere il palleggio a ritmo sostenuto e il boliviano sbaglia spesso per primo tentando di interrompere lo scambio con delle soluzioni ad alto coefficiente di rischio. Dopo sei tentativi falliti -soprattutto per suoi demeriti- Daniil chiude 6-3 un brutto primo set, ma nel secondo il feeling con la partita non migliora. Disintegra una racchetta quando perde la battuta sul 3-3, salvo riprendersi subito dopo e chiudere 7-5 il secondo parziale.

Dellien si conferma però un grande lottatore e a furia di remare, dopo cinque palle break salvate, riesce a strappare il servizio a un fallosissimo Medvedev sul 5-5 e a chiudere il set con tanto merito. Nel quarto set dal 2-1 in poi arrivano cinque break consecutivi, a conferma delle grandi difficoltà del numero 5 del mondo a trovare la continuità e il ritmo necessario per prevalere contro un avversario nettamente inferiore. Servono due ore e 44 minuti a Medvedev per chiudere la pratica, ma servirà ben altro per poter arrivare in fondo anche qui. Al terzo round lo attende Feliciano Lopez.

Ha conosciuto il suo prossimo avversario anche Roger Federer. Non ci sarà la rivincita del terzo turno di Wimbledon contro Lucas Pouille: il francese ha ceduto in quattro set (e poteva perdere anche più sonoramente) contro Dan Evans. Roger ha già sfidato il britannico quest’anno agli Australian Open, vincendo in tre set. Sulla strada dello svizzero c’è anche un ispirato David Goffin che ha dominato il francese Barrere e con un triplice 6-2 ha guadagnato il terzo round. Novak Djokovic dovrà invece vedersela con lo statunitense Denis Kudla, che nei primi due round ha eliminato due connazionali di Nole (Tipsarevic e Lajovic), ma ora affronta il più forte dei serbi (anche se un po’ acciaccato).

Il tabellone maschile completo (con tutti i risultati aggiornati)

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