Laver Cup, Federer e Nadal: "Non parliamo del record". Kyrgios spavaldo: "Li ho battuti tutti"

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Laver Cup, Federer e Nadal: “Non parliamo del record”. Kyrgios spavaldo: “Li ho battuti tutti”

I due rivali protagonisti della conferenza stampa pre torneo. Borg sul doppio Roger/Rafa: “Buone possibilità”. Ma Nadal è in dubbio per un problema al polso. McEnroe spera: “Vogliamo prenderli a calci nel sedere”

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Roger Federer e Rafa Nadal - Laver Cup 2019 (foto via Twitter, @LaverCup)
 

Per la terza stagione di fila il mondo del tennis è pronto a rivivere le emozioni di un evento atipico e, per questo, affascinante. La Laver Cup 2019 a Ginevra parte, neanche a dirlo, nel segno di Roger Federer e Rafael Nadal, 39 Major in due, compagni di squadra nelle file del Team Europe, uniti nell’obiettivo di piegare la resistenza del Team World. Non c’è da biasimarli, ma Roger e Rafa se non hanno già oscurato tutto ciò che li circonda al Palexpo di Ginevra, poco ci manca. E sembra che entrambi gradiscano quest’atmosfera, scambiandosi abbracci e frasi d’affetto reciproco.

Tuttavia c’è una notizia dell’ultim’ora. Non è certo che Nadal prenda parte al torneo: Eurosport parla di un fastidio al polso che potrebbe fermare Rafa (che non ha match in programma nel day 1) anche nella seconda giornata. In tal caso il maiorchino non potrebbe scendere in campo nemmeno nel day 3, perché da regolamento i sei membri del team devono tutti giocare un match di singolare nei primi due giorni. Se un giocatore non può scendere in campo, viene rimpiazzato dalla riserva (Roberto Bautista Agut per gli europei).

Nella conferenza stampa pre torneo, le domande dei giornalisti sono state per la maggior parte rivolte a Roger e Rafa o, se rivolte ad altri, sempre su loro due. Ovviamente, con Nadal a un passo dal record di Slam detenuto dallo svizzero, la domanda più scottante riguarda proprio quel primato. Ora che i due sono in squadra assieme, avranno affrontato vis à vis l’argomento? “Non abbiamo parlato d’altro!” esclama divertito Federer, che si ricompone subito: No, non ne abbiamo parlato. Forse alle nostre spalle ne hanno parlato, ma non lo so. Ho un grande rispetto per Rafa e per ciò che ha fatto, ma anche per Borg, Djokovic e Sampras. Queste sono cose su cui non hai molto controllo se non quando affronti il tuo diretto avversario. Ma non è questo il punto, provi a vincere per te stesso, per i tuoi fan e per il tuo team. Ma forse Rafa ha una risposta completamente diversa…” (ride).

Il campione degli US Open la pensa come il suo amico: “Penso che ognuno percorra la sua strada. Non passo il giorno e la notte a pensare che devo raggiungere un numero in particolare. Voglio divertirmi a giocare a tennis, che non è solo Grand Slam. Sono molto importanti, ma non sono tutto. Allo stesso tempo il numero di Slam che io, Roger e Novak abbiamo vinto, penso che renda la nostra generazione un po’ più speciale”.

Nel weekend più particolare del calendario tennistico, tutti si chiedono se Nadal e Federer giocheranno il doppio assieme, come accadde due stagioni fa. Ha risposto alla domanda il capitano del Team Europe, Bjorn Borg: “Beh, sinora è l’unico doppio che abbiamo vinto nelle due edizioni del torneo (Roger lo guarda incredulo: “Cosa!?”). C’è una buona possibilità che possano giocare. Abbiamo sei, sette giocatori e valutiamo assieme chi gioca il doppio. È molto importante conquistare i punti del doppio tutti e tre i giorni”.

Sull’altra panchina non c’è spazio per le smancerie. John McEnroe, capitano del Team World, spera di riuscire a schiacciare la squadra dei due rivali per alzare la sua prima Laver Cup. Anche a lui è stato chiesto chi la spunterà alla fine nella corsa al record Slam: “Stiamo ammirando i più forti di ogni epoca. Nessuno può rispondere a questa domanda. Perché non ne parliamo tra uno o due anni? Avremo un’idea migliore. Prima o poi si fermeranno, magari già dopo questo weekend (risate). Potrebbe essere il giorno in cui li prendiamo a calci nel sedere. Sarebbe una storia incredibile e sorprendente. Noi vorremmo farne parte”.

Accetta con piacere la sfida anche Nick Kyrgios, che si esalta su questi palcoscenici. L’australiano non ha nessun timore reverenziale verso i quasi quaranta Slam che siedono sulla panchina del Team Europe: C’è molto più spirito di squadra tra noi rispetto all’Europa. Siamo un gruppo unito e mi piace stare con i miei compagni di squadra. Io ho battuto ogni singolo membro del team Europe e nella mia squadra ci sono giocatori che ci hanno vinto in passato. Sulla carta partiamo sfavoriti, ma negli anni passati siamo stati vicini alla vittoria e credo che quest’anno possiamo vincere. Ok, c’è il ranking, ma il ranking è la cosa più sopravvalutata di sempre“.

Apriranno il programma della prima giornata alle ore 13 italiane Dominic Thiem e Denis Shapovalov. L’austriaco arriva da una sconfitta pesante in Coppa Davis contro il numero 163 ATP, mentre Shapo viene da un buon US Open. Ha parlato così delle condizioni di gioco, che potrebbero favorirlo contro il finalista del Roland Garros: La superficie è piuttosto veloce, si può giocare in maniera rapida e questo a me piace. Ho avuto un paio di giorni per adattarmi e ora mi sto trovando a mio agio qua. Lui è un gran giocatore ma su questa superficie ho un piccolo vantaggio“.

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