Come a Chicago, Zverev regala la Laver Cup all'Europa

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Come a Chicago, Zverev regala la Laver Cup all’Europa

GINEVRA – Il tedesco vince al super tie-break il match decisivo contro Raonic dopo che Federer aveva battuto Isner. L’edizione 2020 si giocherà a Boston

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Alexander Zverev - Laver Cup 2019 (via Twitter, @LaverCup)
 

Team Europe b. Team World 13-11 (da Ginevra, la nostra inviata)

A. Zverev [E] b. M. Raonic [W] 6-4 3-6 [10-4]

Per il terzo anno di fila, la Laver Cup viene sollevata al cielo dal Team Europe, che vince 13-11 contro il Resto del Mondo. Un epilogo perfetto per Roger Federer, l’anima della squadra e della competizione che, dopo Praga e Chicago, trionfa anche a Ginevra, nella sua Svizzera. Decisiva la prestazione di Alexander Zverev. Centrato, attento e aggressivo, il tedesco non fallisce l’ultima partita dell’edizione 2019 della competizione a squadre dedicata alla leggenda australiana Rod Laver e regala a Federer, Nadal, Tsitsipas, Thiem, Fognini, Bautista Agut e al loro capitano Borg, la terza Laver Cup.

Adrenalina a mille fino all’ultimo punto, fino all’ultima goccia di sudore. Raonic e Zverev (rispettivamente n. 24 e n. 6 del mondo ma entrambi ex n. 3 in classifica; 2-1 per Raonic nei precedenti e 2 centimetri d’altezza di differenza), si giocano il tutto per tutto.

Un momento cruciale per Zverev è il break sul 3-3 del primo set. Il tedesco poi allunga il passo sul 5-3 ma Raonic tiene a zero il servizio e si avvicina ancora sul 4-5. Dopo 34 minuti, però è Sasha ad esultare poiché intasca la prima frazione per 6-4. Tra i compagni, oltre a Federer e Nadal, ad incitarlo con più pathos è lo stesso Thiem, perdente con la sorpresa Fritz.

Nel secondo set, i due mantengono un certo equilibrio fino al 2-2. Poi, sul 3-2, il canadese spinge e incalza il tedesco che, cacciando a rete il rovescio, gli consegna il break e l’ulteriore vantaggio del 4-2. Raonic sale ancora 5-2, si dimostra aggressivo e, nonostante le 18 (finora) discese a rete, mette a segno soltanto la metà dei punti. Sul 5-3, Raonic, dopo aver annullato due palle break, fa doppio fallo e ne concede una terza. Ma si salva ancora, con un attacco e l’ennesima volé. Ma non è finita perché c’è un quarto breakpoint, ancora prontamente salvato. Il servizio viene ancora in aiuto al canadese che, con il settimo ace, trasforma il secondo setpoint a disposizione chiudendo la seconda frazione con lo score di 6-3.

Il super tie-break per la coppa. Il primo punto è tedesco. Bruttissimo errore di Raonic che fa morire a rete il dritto. 2-0 Europa. Arriva il primo punto per il canadese. Zverev sale 3-2. Ogni punto è una scarica di adrenalina pazzesca. Pressato da Zverev a rete, Milos commette ancora due errori sanguinosi di rovescio e permette all’avversario di allontanarsi sul 5-2 e poi sul 6-2. Doppio fallo di Sasha, 6-3. Zverev sale ancora 7-4. Match point Europa, 9-4. Ed è finita. Tre vittorie in tre edizioni per il Team Europe e Roger Federer può festeggiare nel suo giardino. I ragazzi scoppiano dalla gioia, tutti a terra ad abbracciare l’eroe di Ginevra, Sasha. Anche a Chicago, contro Kevin Anderson, era stato proprio il tedesco a portare il punto decisivo all’Europa e anche in quell’occasione nel tie-break finale.

Bellissima e commovente la cerimonia di premiazione. Leggende del passato e del presente festeggiano l’amore per il tennis. “Borg mi ha battuto ancora una volta!” scherza uno spigliatissimo John McEnroe. 

Intanto sappiamo già che l’edizione 2020 si giocherà al TD Garden di Boston dal 25 al 27 settembre


R. Federer [E] b. J. Isner [W] 6-4 7-6(3)

Il Team Europe è nelle mani anzi, nelle corde, di Roger Federer. Battendo John Isner in due set, lo svizzero ha regalato alla squadra europea la possibilità di giocarsi una vittoria finale che sembrava sfumata dopo l’assolo statunitense del trio Isner-Sock-Fritz. Recital del tennista di Basilea nel primo set (7-2 per Roger i precedenti con Isner): con una musica incessante da discoteca, gli spettatori saltano ad ogni suo punto e, ad ogni cambio di campo, cominciano a ballare e a cantare sugli spalti. Dritti fulminanti, passanti e servizi. Roger mette in campo tutto il suo repertorio per andare a vincere il primo set 6-4.

Continuamente incitato da Kyrgios e i compagni, Isner prova a tenergli testa nel secondo parziale. Sul 3-3, lo svizzero ha la possibilità di breakkarlo ma, come spesso gli accade, l’occasione sfuma e l’americano fa un passo in avanti sul 4-3. Sul 4-4, Federer vince 10 punti a rete su 17 discese, John 5 su 9. L’americano è sempre aggressivo, pericoloso con il dritto che affonda con successo per portarsi in vantaggio 5-4. Il n. 3 del mondo è impeccabile e pareggia. Ma Isner sente di non avere il diritto di arrendersi e sale ancora 6-5. Con una fucilata tra le gambe di Roger, Big John va a prendersi un set point, prontamente annullato dallo svizzero con un dritto profondissimo e fulmineo. Ed è pareggio. Ed è tie-break.

Federer si porta sul 2-1; poi è Isner a passare in vantaggio 3-2 per essere nuovamente raggiunto da Roger sul 3-3. Ed ecco che arriva il minibreak dell’elevetico sul 4-3. Sfortunatissimo John, a cui il nastro fa uscire un dritto che porta Federer a match point sul 6-3. È fatta. Un Federer pazzo di gioia con pugni chiusi – forse neanche durante uno Slam esulta così! – salta, urla e va ad abbracciare i compagni, festeggiando il 6-3 7-6(3). Ricordiamo che Roger non ha mai perso un incontro di singolare in Laver Cup. Con la vittoria di Roger, la squadra europea si porta a una sola lunghezza dal Resto del Mondo, che prima dell’ultimo e decisivo singolare conduce 10-11. Il prossimo match tra Milos Raonic e Sasha Zverev designerà la squadra campione della Laver Cup 2019.

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