Next Gen Finals: Kecmanovic e de Minaur guidano il Gruppo A

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Next Gen Finals: Kecmanovic e de Minaur guidano il Gruppo A

Prima giornata nella Nuvola del Palalido: il N.1 del tabellone deve sudarsela contro Davidovich Fokina, il serbo batte il suo amico Casper Ruud in un match deciso su pochi punti

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Alex De Minaur alle ATP NextGen Finals 2019 di Milano (foto Cristina Criswald)
 

dal nostro inviato a Milano

[5] M. Kecmanovic b. [4] C. Ruud 4-3(5) 4-3(5) 4-2

MIOMIR PRIMO VINCITORE – Le Next Gen ATP Finals 2019 cominciano con una vittoria in tre set ma molto molto lottati di Miomir Kecmanovic che supera il più noto Casper Ruud in un match deciso di fatto su tre punti. La curiosità maggiore era senza dubbio per il rinnovato impianto, lo storico Palalido di Milano oggi denominato Allianz Cloud. Ebbene l’atmosfera è senza dubbio più adatta al grande tennis, l’acustica è quella di un vero palazzo dello sport e trasmette anche più emozioni ai giocatori. Lo svantaggio ovviamente si trova negli spazi ridotti per tutto ciò che è collaterale al gioco e all’evento perché qui non ci sono certamente gli enormi spazi garantiti dal padiglione 1 della Fiera a Rho. Niente di inatteso comunque ed è un prezzo che si paga volentieri per poter riportare il tennis in città dopo quasi 15 anni.

Miomir Kecmanovic alle NextGen ATP Finals 2019 a Milano (foto Cristina Criswald)

Gli incontri della sessione diurna riguardavano esclusivamente il Gruppo A e come detto Kecmanovic, arrivato qui molto in sordina e l’unico a indossare il dispositivo elettronico che cattura informazioni fisiche e tecniche sui giocatori. I primi due set si sono decisi al tie-break entrambi vinti da Kecmanovic per 7 punti a 5 con mini-break decisivo sul 5 pari. Nel terzo set Ruud cede il servizio a 15 sul 2-2, un break che è segno di resa. Entrambi i ragazzi hanno servito benissimo, Ruud 12 ace ma è stato il serbo a dominare con la prima: 34 punti su 37 (92%). A fine match il serbo non nasconde la sua soddisfazione facendo notare il suo gradimento per il format “veloce” che già aveva conosciuto in alcune competizioni giovanili negli Stati Uniti. Essendo coetaneo di Ruud i due sono amici e hanno giocato spesso in doppio: “Beh di certo fa effetto giocare contro un amico, ma siamo professionisti“.

[1] A. de Minaur b. [7] A. Davidovich Fokina 4-2 3-4(5) 4-1 4-1

ALEX IN 4 – Il grande favorito del torneo e finalista della scorsa edizione Alex de Minaur si prende un piccolo spavento contro quello che teoricamente dovrebbe essere il più debole degli otto protagonisti di quest’anno. Invece Alejandro Davidovich Fokina, che ha preso all’ultimo momento il posto di Denis Shapovalov, ha mostrato il suo talento vincendo un bel tie-break del secondo set e prendendo un break iniziale nel terzo.

Nel game successivo due doppi falli lo condannano a restituirlo e il diavoletto australiano comincia a macinare il suo tennis fatto di strepitosa velocità di piedi ma anche di grande capacità di chiudere il punto in tempi rapidi come aveva già mostrato a Basilea e Bercy, due tornei giocati in modo brillante. Da lì in avanti è un assolo con gli ultimi due set che si chiudono 4-1 per una chiusura in 1h32. Il pubblico di Milano gli vuole bene dopo l’ottima prova dello scorso anno, e abbiamo già il sospetto che solo il nostro Sinner lo supererà nella scala dell’applausometro.

La situazione aggiornata dei gironi

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