Una risposta sciocca e maleducata di Nadal. Ora attendo le sue scuse

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Una risposta sciocca e maleducata di Nadal. Ora attendo le sue scuse

LONDRA – Una mia domanda innocente sul suo recente matrimonio è stata così male interpretata da Rafa Nadal che alla fine è sbottato in un offensivo: “Questa è una stronzata!”

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Rafael Nadal - ATP Finals 2019 (foto Roberto Zanettin)
 

da Londra, il direttore

NOTA PER I LETTORI – C’è stato un franco chiarimento con Rafa Nadal subito dopo la sua partita con Medvedev. Ci siamo entrambi spiegati i motivi che hanno portato al reciproco equivoco e a espressioni non consone, in buona parte dovuto all’inglese imperfetto – in particolare in questo episodio – di entrambi per reciproca ammissione. Basta così. Cambiamo argomento con soddisfazione generale e, fra Nadal e il sottoscritto, permane la immutata stima di sempre. Quanto ai lettori pensino, come sempre, quel che si sentono di pensare, ma a questo punto ogni ulteriore commento mi parrebbe davvero superfluo, con buona pace per tutti. Grazie a tutti per la partecipazione.

Mi ha stupito davvero molto la reazione di Rafa Nadal a una domanda che era più che legittima e assolutamente innocente. Una reazione che giudico non degna di lui, ma sciocca e maleducata. E a seguito della quale mi auguro che voglia farmi avere, personalmente e non tramite interposta persona, le sue scuse. Il rispetto non deve mancare mai, tu sia campione o l’ultimo arrivato. Nei confronti di tutti, Rafa mi ha incomprensibilmente mancato di rispetto.

Non avevo più visto Rafa dalla Laver Cup a Ginevra. Nel frattempo fra un torneo e l’altro… si era anche sposato. Non avevo la minima intenzione di fare né una domanda particolarmente originale né di fare, come ho già letto in qualche tweet, il ‘fenomeno’. Tanto meno il provocatore. Magari la domanda non sarà uscita fuori benissimo perché c’è sempre l’esigenza di farla breve e non puoi metterti a spiegare mille cose, ma il senso era semplicemente che mi spiegasse se quei giorni fossero stati emotivamente importanti, diversi dalla normale routine di chi solitamente deve pensare a tutt’altro. Tutto qua, nessuna malevola insinuazione, nessuna voglia di essere provocatorio né originale. Ma una banalissima curiosità legata a quella che io consideravo un momento speciale della sua vita. Sposarsi, per solito, non è come bere un bicchier d’acqua, neppure quando c’è tutto quel contorno, anche organizzativo – sebbene io possa presumere che dell’organizzazione Rafa non si sia fortunatamente dovuto preoccupare troppo – che ha accompagnato il weekend delle sue nozze.

Mi dispiace raccontare un episodio conseguente a un comportamento sbagliato proprio da Rafa Nadal, un campione, e prima ancora un ragazzo, che ho sempre stimato e con il quale ho sempre avuto un ottimo rapporto dacché l’ho visto giocare una delle prime volte a 17 anni a Montecarlo contro Albert Costa fino a notte fonda e con i riflettori, fra pochi intimi, quando la maggior parte dei colleghi era andata via per presenziare alla tradizionale soirée del Country Club di Montecarlo, “La notte delle stelle” allo Sporting Club, accanto al celebre Jimmy’z.

Questi i fatti e lo scambio di frasi avvenute a fine della sua conferenza stampa in inglese, prima di quella con i colleghi spagnoli. La mia domanda comincia al minuto 10:50.

In sostanza, ho chiesto a Rafa se per caso il matrimonio fosse stato magari un fattore, certo importante, distraente nella sua routine. Questa la trascrizione/traduzione del nostro scambio.

  • (Scanagatta) Mi piacerebbe sapere, poiché il matrimonio è un evento molto importante e certo distraente (nella vita di un uomo e di una donna, era sottinteso, ndU), sia prima del matrimonio, sia durante, sia dopo, vorrei sapere se la tua abituale concentrazione nella tua vita di tennista ne è stata un po’ intaccata, è stata un po’ diversa… e ciò anche se stavi con la tua ragazza da molti, molti anni (come per dire, sottinteso, non è stato un colpo di fulmine, quindi capisco che non si sia rivoluzionata la tua vita ma insomma un qualche effetto distraente potrebbe averlo avuto, c’era perfino il Re…. Non è che sia stato un matrimonio per pochi intimi, ndU).
  • (Nadal) Onestamente mi chiedi questo? È una domanda seria o uno scherzo? È seria?
  • (Scanagatta) Sì che è seria, non è che ci si sposa tutti i giorni (ho replicato senza microfono quindi il transcript non lo riporta, ndU), delle forti emozioni si possono anche provare, te, lei, i tuoi…
  • (Nadal) Okay, per me è una gran sorpresa che tu mi faccia questa domanda dopo che sono stato con la mia ragazza per 15 anni e abbiamo una vita molto normale e stabile. Non importa se tu metti un anello a un dito o no. A mio modo sono una persona molto normale. Forse per te è stato(voleva aggiungere diverso?, ndU)… Quanti anni sei stato con tua moglie?
  • (Scanagatta) 30 anni quest’anno…
  • (Nadal) E prima?
  • (Scanagatta) 5 anni
  • (Nadal) Ah forse (sottintende, per te è stato diverso…, ndU) perché non eri sicuro – qui sorride verso il resto della sala stampa, più che a me, e aggiunge – Ok, passiamo allo spagnolo perché questa è una stronzata (dice letteralmente ‘that’s bullshit’).

Purtroppo, essendoci stati mormorii nella sala, io non ho sentito quel ‘bullshit’ li per li, l’ho solo letto più tardi nel transcript, dopo che alcuni colleghi mi hanno avvertito della sua mancanza di rispetto. Infatti non appena sono rientrato in sala stampa, tutti i colleghi, francesi, svizzeri, perfino spagnoli, mi hanno espresso la loro solidarietà perché la mia domanda era perfettamente legittima, non era minimamente provocatoria, maligna, imbarazzante, indelicata. Tant’è che quando Rafa mi ha chiesto se fosse uno scherzo o una domanda seria, io non mi sono posto il minimo dubbio e ho immediatamente replicato “Si, è seria”. Mi stupivo anzi che lui me lo chiedesse.

Il fatto che Rafa stia da 15 anni con Cisca, Francisca, Maria Francisca o Meri, non significa che per giorni quel matrimonio, in una localita esclusiva con 500 invitati, tanti amici, il re Juan Carlos, campioni del basket (Pau Gasol), del tennis e di atri sport, sia stato – ribadisco – come bere un bicchier d’acqua, una roba da niente. Io non so, perché non c’ero, se i genitori di Rafa, di Meri, i parenti e gli amici più stretti, hanno pianto, si sono commossi, hanno provato quelle forti emozioni che per solito si accompagnano a ogni matrimonio.

Se lui, Rafa, non le ha provate solo perché sta da 15 anni con la stessa ragazza, è un problema suo. Per me, sarò magari più romantico o più… ‘rinco’, era normale che qualche emozione, qualche sensazione forte, nel dire sì, nel ricevere un sì, nel legarsi ufficialmente alla persona amata di fronte a tantissima gente, era o doveva essere una cosa importante, di quelle che non si dimenticano e che non è neppure giusto dimenticare. Le persone di solito vivono quel giorno come un giorno molto particolare. Se per Rafa, che in campo quando vince o fa un gran punto non lesina emozioni ed espressività – ben al di là dei suoi Vamos e dei suoi salti con i pugni levati al cielo – il giorno del matrimonio è stata un’esperienza banale, per nulla coinvolgente ma semplicemente la formalizzazione di una unione estrinsecata solamente col mettere un anello a una sposa e mettendone un altro a un suo dito… beh mi dispiace molto per Rafa. Non so che cosa ne pensi Xisca. Dalla risposta di Rafa è parso quasi che per il fatto di essersi accompagnato alla stessa donna per 15 anni non ci dovesse esser quasi entusiasmo, partecipazione emotiva capace di turbare un minimo la sua routine. Addirittura Rafa si sorprende che qualcuno, io nel caso specifico, possa ipotizzare delle emozioni capaci di turbarlo. Mah, francamente allibisco. Non facendone un casus belli, ma tuttavia sottolineandolo perché non mi è andato giù come si è permesso di trattarmi.

Io, molto semplicemente e serenamente, non credevo possibile che pur anche dopo 15 anni di relazione sentimentale… i giorni antecedenti e successivi a un matrimonio potessero essere normale, ordinaria routine, banale amministrazione. Per questo motivo ho fatto la domanda che ho fatto senza pensare che potesse essere male interpretata, considerata uno scherzo, né tanto meno essere valutata come una stronzata.

Può essere che Rafa fosse nervoso per aver appena perso (6-2 6-4 senza aver conquistato una sola palla break) da un avversario, Zverev, sempre battuto cinque volte su cinque, anche se per la verità alle domande precedenti non aveva dato modo di pensarlo, ma questo in parte può solo giustificarlo un pochino. L’ho sempre considerato una persona intelligente. Ma talvolta anche le persone intelligenti sbagliano e dicono sciocchezze. Poi però se ne scusano. Spero che Rafa prima o poi lo faccia. Se non lo farà pazienza. Ma non avrà fatto certamente una bella figura. Con me e con tutti i colleghi. Compreso gli spagnoli di Puntodebreak e di Eurosport che sono poi venuti a intervistarmi. E ai quali ho detto esattamente quel che ho scritto qui. Ripeto infine che la mia curiosità per come avesse potuto reagire a un periodo comunque importante della sua vita, che non credevo fosse un puro adempimento formale, era del tutto innocente. Lui non l’ha capito, evidentemente, spero che qualcuno glielo spieghi, anche se certo non sarà un episodio importante della sua vita. È vero peraltro che ci conosciamo e in qualche modo frequentiamo fino ad oggi con reciproco rispetto, da 15 anni.

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