Djokovic di poche parole: "Thiem perfetto, posso solo congratularmi"

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Djokovic di poche parole: “Thiem perfetto, posso solo congratularmi”

Il serbo lascia la sala stampa in fretta e furia dopo la sconfitta contro Thiem, ma riconosce i meriti dell’avversario. Si giocherà la qualificazione con Federer nel replay della finale di Wimbledon

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Novak Djokovic - ATP Finals 2019 (foto Roberto Zanettin)
 

Ha giocato l’intera partita con la stessa intensità del match point, posso solo congratularmi con lui“. Novak Djokovic non si dilunga nell’analizzare, a caldo, la sconfitta subita da Dominic Thiem. L’austriaco si è messo al collo il pass per le semifinali con una prestazione sontuosa (Dominic è già sicuro anche del primo posto nel Gruppo Borg), che il numero due del mondo giudica talmente perfetta da non poterne trarre una tendenza: “Mi risulta difficile giudicare il suo livello da questo match, non credo di aver vissuto molte partite in cui il mio avversario ha colpito sempre fortissimo e gli è entrato sempre tutto. Se dovesse continuare su questi livelli, chapeau, c’è poco da dire. Di sicuro sta giocando un tennis fantastico“.

Thiem sarà l’avversario di Berrettini nella sfida che si giocherà giovedì alle 15. Per l’azzurro, già eliminato, rimane comunque il forte stimolo di provare a centrare il primo successo di un tennista italiano nel Masters di fine anno (impresa non riuscita a Panatta e Barazzutti).

COME UN QUARTO DI FINALE – L’analisi di Djokovic (che intanto vede complicarsi la corsa al numero uno, per tutti gli scenari vi rimandiamo a questo articolo) prosegue coerente sulla stessa linea: Thiem è stato troppo bravo. “Ha colto ogni occasione per colpire la pallina fortissimo, di rovesci lungolinea ne ha sbagliati davvero pochi. Sono contento di essere riuscito a risalire quando è andato a servire per il match sul 6-5 nel terzo set, trascinandolo al tie break. Poi lì sul 4-1 avrei dovuto forse essere più aggressivo“.

Il posto in semifinale il serbo se lo giocherà nello scontro diretto con Roger Federer (giovedì alle 21), terza giornata del round robin che però ha il significato di un’eliminazione diretta. Sarà la rivincita della straordinaria finale di Wimbledon, che rimane il miglior match a cui abbiamo assistito in questo 2019. “Ma non importa, davvero“, chiude il discorso Nole quando gli viene chiesto se il nuovo incrocio con lo svizzero potesse avere particolari significati. Come testimoniato dal direttore Ubaldo Scanagatta, Djokovic ha lasciato così la sala stampa in fretta e furia. Prima che venissero interpellati i giornalisti serbi. Serata di poche parole.

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