Berrettini finisce la benzina: vince Fritz e l'Italia saluta le Finali di Coppa Davis

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Berrettini finisce la benzina: vince Fritz e l’Italia saluta le Finali di Coppa Davis

MADRID – Matteo Berrettini parte bene, perde il tie break del secondo set e poi cede alla distanza. Gli Stati Uniti vincono anche il doppio, azzurri eliminati dalle Finali di Coppa Davis

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Matteo Berrettini alle Davis Cup Finals 2019 a Madrid (foto Kosmos Tennis)
 

La situazione aggiornata dei gironi con tutti i risultati

ITALIA-USA 1-2 (da Madrid, il nostro inviato)

T. Fritz [USA] b. M. Berrettini [ITA] 5-7 7-6(5) 6-1

Non riesce a Matteo Berrettini di portare all’Italia il 2-0 contro gli USA nella sfida che chiude il girone F e che ci avrebbe consentito di sperare ancora nella qualificazione. Fritz vince in tre set in rimonta e porta gli USA sull’1-1. Non abbiamo ancora la certezza matematica della nostra eliminazione, che sarà probabilmente certificata solo domattina dopo gli ultimi incontri dei gironi eliminatori, ma per come è andato il match è stato davvero un peccato. È mancato il guizzo finale a Matteo, un po’ come nel match con Shapovalov nella prima sfida. Un minimo di freschezza fisica e mentale che dopo una stagione lunga, faticosa ed esaltante può anche mancare. Vanno comunque fatti i complimenti a Berrettini per quanto fatto in questo splendido 2019 e che tanta soddisfazione ha portato agli appassionati italiani.

Così come vanno fatti i complimenti a Taylor Fritz che ha giocato una gran partita, mostrando una gran caparbietà ed una tenuta fisica non da poco. La sfida tra Italia e USA sarà ora decisa dal doppio ma è probabile che entrambe le squadre siano eliminate dalla competizione.

Berrettini vince il sorteggio e decide di ricevere. Fritz va sotto 15-30 ma poi tiene la battuta. Serve Matteo, Fritz è molto intraprendente e risponde a tono alle violente accelerazioni del nostro tennista, palla break per lui sul 30-40. Berrettini la annulla e tiene la battuta. Il match è molto difficile, Fritz gioca quasi alla Berrettini, solido servizio e gran ritmo sia di diritto che di rovescio. Matteo non trova sempre la prima e ha difficoltà a sfondare con il diritto. Fritz però non è un mostro di regolarità e nel quinto gioco concede ben 3 palle break, 2 sul 15-40 ed una subito dopo. Ma l’americano piazza un servizio vincente e poi approfitta di 3 gratuiti di diritto del suo avversario per tenere la battuta.

I servizi si assestano, i giochi vanno via velocemente. Fritz ha circa 70 km orari medi di differenza tra prima e seconda (220/150) e Matteo dovrebbe cercare di capitalizzare questa particolarità del suo avversario quando possibile. Berrettini serve per rimanere nel set sul 4-5 e non concede niente giocando con molta attenzione. Va al servizio Fritz, commette tre gratuiti di diritto ed arriva il primo break del match. Ora la prima dell’Italiano funziona, arrivano due ace ed il primo set finisce 7-5 per Berrettini dopo 49 minuti. Molto bravo il tennista italiano a conquistare un parziale molto complicato.

Si riparte con Fritz al servizio, tutto regolare sino al 3 pari, poi nel settimo gioco un doppio fallo ed un gratuito di diritto americano concedono una palla break a Berrettini. Non basta il “Vai ora” gridato a più riprese da Barazzutti, Fritz trova un servizio vincente e poi tiene la battuta. Nessuna altra emozione fino al 6 pari, si decide il set al tie break dove Matteo ci arriva avendo perso solo cinque punti al servizio. Ma il numero 1 italiano sbaglia una volée non impossibile di diritto e manda avanti di un minibreak Fritz che sale fino al 4-1. Bravissimo Berrettini a risalire sino al 4 pari, ma sul 5 pari sbaglia un diritto e Fritz sfrutta il successivo set point. Si decide il match al terzo ma soprattutto (sempre ipotizzando una nostra vittoria) saremmo comunque una seconda peggiore rispetto alla Russia per il quoziente set, quindi il posto per i quarti rimane uno solo.

Berrettini serve a inizio terzo set e concede subito una palla break complici un paio di gratuiti poi però si salva con il servizio. L’impressione è però che il tennista italiano abbia finito la benzina. Fritz invece saltella di qua e di là e prende tutto come ad inizio partita. Arrivano quattro giochi consecutivi a stelle e strisce con due break, Matteo si gira verso la panchina e dice “Non ce la faccio più “, difficile chiedergli di più in un match che ha superato le due ore oltre la mezzanotte. Fritz prosegue senza problemi e porta il punto dell’1-1 chiudendo la partita con un troppo severo 6-1. Italia virtualmente fuori, deciderà il doppio la sfida con gli USA.

 

FRITZ DOPO LA PARTITA“Il momento decisivo? Il tie break, poteva andare in tutti e due i sensi. E poi nel terzo ho cominciato a sentirmi molto meglio, il dritto cominciava a girare e riuscivo anche a leggere meglio il servizio di Berrettini, mentre all’inizio del primo set ho avuto la possibilità di breakkare subito ma non ci sono riuscito. Abbiamo provato a immaginare un po’ i differenti scenari, ma alla fine l’unica cosa che contava era vincere e ci siamo concentrati su questo“.

DOPPIO DI NOTTE

S. Querrey/J. Sock [USA] b. S. Bolelli/F. Fognini [ITA] 6-7(4) 7-6(2) 6-4

Nonostante la sostanziale ininfluenza sul risultato, i doppisti di Italia e USA si sono dati battaglia fino alle 4.05 del mattino. Sarebbe stato il match finito ad ora più tarda nella storia del tennis se non fosse per il terzo turno dell’Australian Open 2008 tra Lleyton Hewitt e Marcos Baghdatis che terminò alle 4.35 del mattino (anche se quello era un incontro tre set su cinque). Con questo risultato entrambe le squadre sono eliminate dalla Coppa Davis.

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Coppa Davis: ufficializzati i calendari dei raggruppamenti di Manchester e Valencia

Le fasi finali di Davis cominceranno con Francia-Svizzera in Inghilterra e Serbia-Corea del Sud in Spagna

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Canada - Davis Cup 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
Canada - Davis Cup 2022 (foto Roberto dell'Olivo)

Ufficializzati i calendari dei gironi “B” e “C” delle fasi finali di Coppa Davis che si terranno dal 12 al 17 settembre 2023.

Gran Bretagna, Australia, Francia e Svizzera sono inserite nel raggruppamento “B”. In palio c’è un posto per le Final Eight di Coppa Davis di tennis maschile. Si giocherà a Manchester in casa dei britannici secondi classificati nel 2022 nel raggruppamento di Glasgow, alle spalle degli Stati Uniti. La Gran Bretagna cercherà di far valere il fattore campo e di tornare a essere protagonista nelle fasi finali della competizione. Per la Svizzera si tratta della prima partecipazione alle fasi finali di Coppa Davis, mentre Australia e Francia cercheranno di migliorare quanto fatto l’anno scorso. De Minaur e compagni persero la finale di Davis contro il Canada, mentre i francesi finirono terzi nel raggruppamento di Malaga.  

Manchester non ospitava una manifestazione di Coppa Davis dal luglio 1994, quando la Gran Bretagna affrontò la Romania al Northern Lawn Tennis Club.

 

Ecco il calendario degli incontri:

Martedì 12 settembre, Francia – Svizzera (14° incontro di Coppa Davis; Francia in vantaggio 10-3).

Mercoledì 13 settembre, Australia – Gran Bretagna (14° incontro di Coppa Davis; Australia in vantaggio 8-5)

Giovedì 14 settembre, Australia – Francia (17° incontro di Coppa Davis; Australia in vantaggio 11-5)

Venerdì 15 settembre, Gran Bretagna – Svizzera (5° incontro di Coppa Davis, Gran Bretagna in vantaggio 3-1)

Sabato 16 settembre, Australia – Svizzera (6° incontro di Coppa Davis, Australia in vantaggio 4-1)

Domenica 17 settembre, Gran Bretagna – Francia (24° incontro di Coppa Davis, Gran Bretagna in vantaggio 13-10).

Ufficializzato anche il calendario del raggruppamento “C” che si disputerà a Valencia e vedrà protagonisti i padroni di casa della Spagna sfidarsi con Serbia, Repubblica Ceca e Corea del Sud.

Eccolo il programma completo:

Martedì 12 settembre, Serbia – Corea del Sud (2° incontro di Coppa Davis; Serbia in vantaggio 1-0)

Mercoledì 13 settembre, Spagna – Repubblica Ceca (7° incontro di Coppa Davis; Spagna in vantaggio 4-3)

Giovedì 14 settembre, Repubblica Ceca – Corea del Sud (primo incontro di Coppa Davis)

Venerdì 15 settembre, Spagna – Serbia (12° incontro di Coppa Davis; Spagna in vantaggio 8-3)

Sabato 16 settembre, Serbia – Repubblica Ceca (13° incontro di Coppa Davis; Repubblica Ceca in vantaggio 7-5)

Domenica 17 settembre, Spagna – Corea del Sud (3° incontro di Coppa Davis; Spagna in vantaggio 2-0)

Nei prossimi giorni verrà ufficializzato il calendario dell’Italia, inserita nel gruppo “A” in programma a Bologna con i campioni in carica canadesi, Svezia e Cile, e di quello “D” con Croazia, Olanda, Stati Uniti e Finlandia, esordiente alla fase finale di Davis.

Gli eventi della fase a gironi si giocheranno in un girone all’italiana con le prime due squadre di ogni gruppo che accederanno alle Final 8 a Malaga (21-26 Novembre).

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La Croazia e l’ITF sfogliano la margherita. Si giocherà a Spalato la Coppa Davis?

Tramontata l’ipotesi Zara, Spalato è in pole position per ospitare il girone delle Davis Cup Finals che si disputerà in Croazia. Ma con il palazzetto più bello della città al momento chiuso per debiti

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La Spaladium Arena (fonte: Wikipedia)

Lo scorso marzo, subito dopo il sorteggio della fase a gironi delle Davis Cup Finals 2023, furono subito rese note le sedi di tre dei quattro raggruppamenti da cui usciranno le otto finaliste: Bologna, Valencia e Manchester. La nazione prescelta per ospitare il quarto raggruppamento, la Croazia, si riservò invece il diritto di comunicare in un secondo momento dove, dal 12 al 17 settembre prossimi, la squadra di casa avrebbe affrontato USA, Olanda e Finlandia. 

È passato quasi un mese e mezzo e quel momento non è ancora arrivato. Però dovremmo essere in dirittura d’arrivo: qualche settimana fa c’è stata infatti la visita della delegazione dell’ITF in Croazia, per la precisione a Spalato, per verificare che ci siano le condizioni richieste per l’organizzazione dell’evento. È infatti la città che ha dato i natali a tanti dei più grandi giocatori della penisola balcanica (partendo dagli anni 70 con Niki Pilic e Zeljko Franulovic, passando per gli anni 90 e gli anni 2000 con Goran Ivanisevic e Mario Ancic, ed arrivando sino ad oggi con Mate Pavic e Petra Martic, ma anche con la grande promessa del tennis croato, il vincitore di Wimbledon juniores 2022 Mili Poljicak) la favorita per l’assegnazione.

La prima scelta della federtennis croata era stata in realtà Zara, ultima città croata ad ospitare un tie della Davis nel formato tradizionale, la semifinale Croazia-USA dell’edizione 2018. Edizione poi vinta proprio dalla nazione balcanica, battendo in finale la Francia. Purtroppo il Palazzetto dello Sport “Krešimir Čosič” – intitolato al leggendario giocatore di basket, cresciuto nella cittadina dalmata, che vinse tutto con la nazionale jugoslava, ma che anche gli appassionati italiani ricordano per i due scudetti di fila con la Virtus Bologna, di cui fu poi anche allenatore per una stagione –  non è disponibile in quel periodo, in quanto già da tempo prenotato per una fiera nautica.

 

Metà settembre significa ancora estate, in particolare in Dalmazia, ed allora l’intenzione dei vertici del tennis (ma anche del ministero del turismo) croato era di quello di offrire ai tifosi al seguito delle proprie nazionali un pacchetto turistico interessante, unendo al tennis della Coppa Davis il mare e le coste della Dalmazia. Di conseguenza, tramontata l’ipotesi Zara la scelta più logica non poteva che essere Spalato. Ed è per questo che la delegazione ITF, o meglio di emotion group, la società austriaca a cui la federazione internazionale ha appaltato le attività operative di organizzazione, ha fatto tappa nella città dalmata. Gli ispettori austriaci hanno visitato l’Arena Gripa, la struttura sportiva cittadina che in teoria dovrebbe ospitare l’evento. Diciamo in teoria perché gli ispettori sono andati a vedere anche ad un altro impianto sportivo della città di Diocleziano, la Spaladium Arena. Come mai? Perché dal punto di vista del confort e delle dimensioni, quest’ultima si lascia nettamente preferire. Per capirci: è stata inaugurata nel 2008 e le tribune del campo centrale hanno una capienza di 10.000 posti; quelle dell’Arena Gripa, aperta al pubblico nel 1979, arrivano a 6.000. Il problema è che la struttura è inutilizzata dal punto di vista sportivo dallo scorso settembre, da quando si sono tenuti gli Europei di pallanuoto, e da allora è stata solo la sede di due concerti ed una fiera. I problemi sono esclusivamente economici, ma non di poco conto: la società che la gestiva è in bancarotta ed ha un debito di oltre 3 milioni di euro con il comune di Spalato (e non solo). Ed è per questo che la struttura è chiusa.

Il fatto che di solito il comune sede del tie di Davis sia co-organizzatore o comunque main sponsor dell’evento, potrebbe essere una delle chiavi per aprire le porte della struttura per la manifestazione. I media locali non hanno informazioni ufficiali al riguardo, ma si vocifera che ci sia la volontà delle istituzioni di cercare una soluzione per consentire la riapertura della Spaladium Arena per un evento sportivo dopo che saranno passati dodici mesi dall’ultima volta. Forse anche per scaramanzia, dato che gli Europei di pallanuoto di settembre sono stati infatti vinti proprio dalla Croazia.

I media locali riportano inoltre che c’è un altro punto di attenzione: entrambi gli impianti avrebbero infatti bisogno di qualche adeguamento per rispondere ai requisiti previsti dall’ITF. Ricordiamo, ad esempio, che oltre al terreno di gioco dove si disputeranno i match devono essere disponibili anche altri due campi per il riscaldamento e gli allenamenti (entrambe le strutture hanno comunque già un campo secondario con le tribune). Comunque sia, a breve l’ITF dovrebbe comunicare l’esito della visita ispettiva e si saprà quindi se Spalato tornerà ad ospitare la Davis dopo tredici anni (dal luglio 2010, quarti di finale del Gruppo Mondiale: vinse la Serbia per 4-1 sui padroni di casa) e, nello specifico, quale impianto è stato scelto. La federtennis croata ha comunque pronto il piano B (o meglio C, considerando Zara) qualora gli ispettori fossero stati molto fiscali e soprattutto scettici sulle possibilità degli impianti spalatini di adeguarsi in tempo: la capitale Zagabria, con il suo “Dom Sportova”, che ha ospitato la finale persa dalla nazionale di casa nel 2016 contro l’Argentina, e più di recente, nel 2020, il match di qualificazione vinto contro l’India.

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Coppa Davis

Volandri: “Sinner è cresciuto in tutto. Berrettini e Musetti? Così analizzo i loro momenti” [ESCLUSIVA]

Il capitano della nazionale italiana di Coppa Davis in un’intervista esclusiva con il direttore di Ubitennis: “Un orgoglio vedere Jannik battere Alcaraz in un match così a Miami”

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Dal grande Sinner di Miami ai momenti complicati di Musetti e Berrettini: nel giorno della presentazione degli Internazionali d’Italia 2023 il capitano della nazionale italiana di Coppa Davis Filippo Volandri ha concesso un’intervista al direttore di Ubitennis, Ubaldo Scanagatta. Ecco le sue parole.

Nel 2007 a Roma hai battuto il numero uno del mondo, Roger Federer. Che effetto ti ha fatto vedere Sinner replicare la stessa impresa contro Alcaraz a Miami?

“Un orgoglio vedere Jannik andare così vicino a portare a casa il primo Masters 1000 ed è stato pazzesco vederlo battere Alcaraz. Siamo contenti di avere un altro giocatore che sta scrivendo la storia del nostro tennis. Sta migliorando su tanti aspetti a vista d’occhio: dall’adattabilità alle diverse superfici alla sua fisicità. Il suo tennis sta evolvendo grazie a competenze nuove, siamo orgogliosi di lui”.

 

Dove pensi che possa arrivare Sinner?

“Sta lavorando per diventare il numero uno del mondo, per portare a casa Slam e Masters 1000, ne ha tutte le possibilità. Dobbiamo dargli il tempo per poter lavorare serenamente, ma sono sicuro che ha grandi potenzialità”.

Come capitano di Coppa Davis sei preoccupato per le difficoltà che stanno avendo Musetti e Berrettini?

“Preoccupato non è la parola giusta, so che lavoro stanno facendo con i loro team, si stanno rimboccando le maniche. Sanno di essere in maniera diversa in un momento di difficoltà ma era inevitabile che arrivasse per Lorenzo, che è giovanissimo ed è cresciuto così rapidamente da far pensare che prima o poi un momento così potesse arrivare. Matteo in passato è stato capace di tornare a vincere subito dopo uno stop di due mesi, ma questo rimane qualcosa di straordinario. Sta lavorando su sé stesso, sono assolutamente fiducioso del fatto che nelle prossime settimane vedremo un giocatore migliore”.

A Montecarlo Musetti o Berrettini potrebbero riscattarsi? Chi dei due ha la mentalità per combattere una crisi di fiducia?

“Per Matteo e per Lorenzo occorre fare due discorsi diversi perché diverse sono le caratteristiche. Musetti ha nella terra battuta la superficie preferita ma ha dimostrato di poter fare benissimo anche indoor. Sono sicuro che entrambi faranno bene. A Montecarlo un bel risultato potrebbe arrivare per entrambi, io sono fiducioso”.

Lo scorso anno a Malaga Sonego fu protagonista delle partite più belle. Lui è rientrato nei primi 50 del mondo, il suo potenziale quale è?

“Sta attraversando un ottimo periodo fin dalle finali Davis dello scorso anno. Ha fatto un’ottima preparazione invernale e nelle prime settimane della stagione ha raccolto meno di quanto seminato, ma da Dubai ha iniziato a fare bene. Lui è arrivato al numero 20 del mondo, ha avuto una crescita continua senza nessuno stop e anche lui ha avuto una normale battuta d’arresto lo scorso anno. Ora sono strafelice che sia tornato a competere a livelli altissimi e sono sicuro che anche la sua classifica migliorerà”.

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